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Pierfelice Rosato
Ruolo
Ricercatore
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Scienze dell'Economia
Area Scientifica
Area 13 - Scienze economiche e statistiche
Settore Scientifico Disciplinare
SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH1 Individuals, Markets and Organisations: Economics, finance and management
Settore ERC 3° livello
SH1_10 Management; marketing; organisational behaviour; operations management
Within destination marketing activities, in recent years substantial efforts have been directed towards accurately assessing the ideas, or perceptions, travelers hold about a tourist destination, in terms of destination image measurement. This, in particular when dealing with long-haul tourist markets, where geographical and cultural distance makes harder for DMO marketers to convey the specific identity of a place, highlighting those aspects that distinguish the destination from its competitors. The goal of this study is to identify and qualify the main features that define Italy’s destination image in the Russian outbound leisure travel market. To this end, new insights on the Echtner and Ritchie model are suggested, by introducing a fourth continuum (Encouraging vs. Discouraging) where more emphasis is paid on the role of distance and travel constraints in experiencing the tourist product. Findings highlight that overall Russian outbound tourists’ perceptions of Italy are of relax, warmness, happiness, enjoyment and fun, especially connected to food, culture and fashion.
The web is increasingly ranged as one of the options available to agri-food small and medium-sized enterprises (SMEs) in order to face the challenge on how to provide personal taste experiences and manage differentiation in a global market. This research aims at analysing users’ lexical choices in unstructured web sources, identifying the essential determinants in the local products web communication, while highlighting the latter’s contribution to both consumer empowerment and SMEs’ competitiveness. A content analysis of Italian and English-language agri-food blogs was done, in order to retrieve the most frequent concepts from and detect the language used in such sources, thus guiding SMEs in their market decisions. Managerial implications are discussed, due to the sector’s role in the development of the whole Mediterranean area and its ability to gain local preservation and territorial sustainable development.
Among the factors determining the attractiveness and competitiveness of a tourism destinations, the variety of available resources, both tangible and intangible, emerged as a driving factor. As a prerequisite, the correct perception of the contribution given by the different equipment of the destination is need, even though this results hard for what concerns intangibles. For this reason, the present research aims: 1) to identify the role of intangible assets in destination competitiveness; 2) to verify the degree of adoption of plans based on the development of intangible assets; 3) to observe the role played by the involvement of the various actors, and thus the activation of a network, in intangibles’ development. Results, deriving from semi-structured interviews with the managers of 13 European Destination Cities, highlights the perception DMO managers about the role of intangible assets for destination competiteness, while the development of proper networks within the destination still lacks.
The substantial changes currently affecting competition and value creation processes have led to a significant reassessment of the role of the brand (Collesei et al., 2001). Namely, from a “lovemark” (Roberts, 2005), understood as “something that is loved” in that it is the expression of precise inspirational values, the brand has evolved into a “wikibrand” (Moffit and Dover, 2012), i.e. “something in which one participates”, an incontrovertible sign of interaction/integration with the consumer, able to bring benefits in terms of distinctiveness, profitability, and the ability to develop innovation and generate memorable experiences (Pencarelli and Gregori, 2009).
L’affermazione dei nuovi modelli di business ha comportato la necessità, da parte delle destinazioni turistiche, di ricorrere a strumenti di costruzione e promozione della propria identità basati su socialità, emozionalità, interazione e connettività. Obiettivo del presente lavoro è approfondire determinanti e pratiche di storytelling nei processi di management delle destinazioni turistiche (“destination telling”). L’indagine è stata condotta seguendo la metodologia qualitativa del multiple case study.
Lo sviluppo delle nuove tecnologie dell’informazione e le potenzialità della rete Internet hanno determinato un’evoluzione nella morfologia e nei meccanismi di gestione della comunicazione aziendale che da verticale è divenuta sempre più orizzontale. In tale ambito, gli strumenti digitali del web 2.0 evidenziano potenzialità che possono modificare le tradizionali strategie di marketing delle imprese grazie allo sviluppo di piattaforme virtuali caratterizzate da interazione, condivisione e rigenerazione dei loro contenuti. L’indagine empirica condotta sulle imprese italiane del settore vinicolo ha consentito di osservare la loro attitudine all’impiego dei predetti strumenti digitali nonché l’eventuale grado di integrazione tra gli stessi.
In anni recenti la letteratura manageriale ha dedicato crescente attenzione allo studio del settore crocieristico. Esso, in particolare, è stato studiato con riferimento a tre tematiche principali: l’impatto sui porti d’imbarco e di sbarco, il significativo processo di trasformazione che ha interessato la supply chain e il comportamento del consumatore, con specifico riferimento agli attributi che caratterizzano i momenti della scelta e della fruizione della crociera. Considerata la rilevanza che quest’ultima tematica rive- ste per lo sviluppo del settore, la presente ricerca si pone un duplice obiettivo. Il primo è analizzare il comportamento del crocierista, con particolare riferimento all’analisi dei criteri di scelta della vacanza in nave; alle fonti informative e ai fattori che maggiormente influenzano gli atteggiamenti di consumo; ai tempi, i canali e gli strumenti a supporto dell’acquisto. Il secondo è fornire una rappresentazione delle leve di comunicazione utilizzate dalle due principali compagnie operanti nel settore a livello nazionale (MSC e Costa), allo scopo di valutarne l’appropriatezza con riferimento ai segmenti individuati nella prima fase dell’indagine. Per tali ragioni, si è adottata una duplice prospettive d’indagine, di natura sia quantitativa, mediante factor e cluster analysis, che qualitativa, mediante applicazione del quadrato semiotico. I risultati così ottenuti possono considerarsi significativi dal punto di vista manageriale, in quanto in grado di fornire alle imprese crocieristiche attive sul mercato italiano informazioni utili per la complessiva gestione della relazione con il crocierista e, in particolare, per definire efficaci strategie di comunicazione.
Nell’attuale contesto competitivo, il territorio si configura come l’alveo nell’ambito del quale si sviluppano le imprese: se, infatti, esso ha l’humus adatto – in termini di conoscenza, relazioni e capitale sociale – queste cre- scono e si sviluppano, altrimenti vivono con difficoltà e rischiano di scom- parire. Ai fini dell’attivazione di tali processi co-evolutivi sinergici, un ruo- lo significativo è rivestito dalle politiche di comunicazione, in quanto capa- ci di veicolare un’immagine unica e in grado di rammentare le specificità di un territorio e dei suoi prodotti. Lo sviluppo delle nuove tecnologie dell’informazione e, in particolare, le potenzialità del Web 2.0 hanno determinato un’evoluzione nella morfo- logia e nei meccanismi di gestione della comunicazione aziendale permet- tendo, da una parte, l’accesso del consumatore a un patrimonio informativo diffuso che ha acquisito peso crescente nel processo di acquisto; dall’altra, hanno costituito la base per l’implementazione e la diffusione di piattafor- me virtuali, caratterizzate da interazione, condivisione e cogenerazione dei loro contenuti (Constantinides e Fountain 2008). Per tali ragioni, le imprese – soprattutto se di piccole dimensioni – sono sempre più chiamate a un impiego consapevole e mirato delle applicazioni web, in quanto capaci di valorizzare le potenzialità connesse alla modifica dei modelli relazionali con la clientela e di apportare, in ottica di sostenibi- lità, benefici al complessivo sistema territoriale e aziendale. Alla luce di queste considerazioni, con il presente lavoro si è cercato di giungere alla costruzione di un datasetdikeywordsin lingua italiana ingrado di supportare le PMI dell’agroalimentare nell’acquisizione di compe- tenze semantico-lessicali per la comunicazione dei propri prodotti sul web.
Il presente lavoro intende presentare la struttura e le dinamiche competitive del sistema produttivo dell'Aerospazio in Campania. Dopo un'analisi on desk, si è proceduto ad effettuare interviste in profondità con stakeholders territoriali qualificati allo scopo di ricostruire le dinamiche relazionali in atto tra le imprese del settore e i loro principali mercati di sbocco.Specifica attenzione viene riservata al rapporto con i centri di ricerca del territorio, anche ai fini della creazione di capitale umano specializzato. Dopo un quadro delle politiche pubbliche a supporto del settore, si propongono alcune riflessioni di sintesi sulle prospettive di sviluppo dello specifico sistema produttivo.
L’obiettivo principale della ricerca consiste nell’individuare gli attributi che qualificano l’immagine delle destinazioni enoturistiche ed analizzarne il ruolo nella percezione dei wine tourist. Facendo propri i principi della letteratura manageriale in materia di Destination Management e, nello specifico, di Destination Image si è inteso adottare a livello metodologico il modello di misurazione proposto da Echtner e Ritchie (1991). Si è pervenuti ad una mappatura delle risorse che contribuiscono a qualificare l’immagine di una destinazione enoturistica, verificandone la rilevanza assegnata dagli enoturisti, con uno specifico focus sulle principali destinazioni enoturistiche internazionali. La mappatura generale alla quale si è pervenuti può costituire, se opportunamente contestualizzata, uno strumento per valutare l’ampiezza del percorso che un’area deve intraprendere per valorizzare i prerequisiti di base fino a renderli identificabili come un sistema enoturistico dai wine tourist.
La presenza di un sistema di attrattori materiali è una condizione necessaria ma non sufficiente per assicurare la competitività di una destinazione turistica. Prova ne sia la presenza di destinazioni che, pur con attrattori di particolare notorietà, evidenziano livelli non soddisfacenti di competitività. Per tali ragioni, viene analizzato l’apporto, in termini di attrattività e competitività, delle risorse immateriali in una destinazione turistica e se ne ipotizza una sistematizzazione teorica.
From the perspective of destination management policy and strategy, the present research aims to: 1) identify the role of intangibles – in the perception of destination management – in supporting the achievement of a DMO’s institutional goals; 2) verify the adoption of programs that effectively recognize intangibles as a source of equitable development; 3) identify the main elements that may positively affect network development in terms of collaborative project management, strategic planning, organizational focus and fostering cooperation among destination actors. After identifying and categorizing the intangibles that differentiate a tourism destination and make it more competitive, the paper presents a quali-quantitive analysis based on in-depth interviews with DMO managers and stakeholders, and an examination of projects that DMOs have developed, financed or participated in over the past five years.
This study aims at providing a better understanding on how Chinese leisure travelers perceive Italy as a vacation destination. The authors attempted to measure Italy’s destination image by both identifying major features of the Italy travel brand and the associations among them, and by finding out what aspects encourage, or discourage, a trip to Italy. The methodology proposed by Echtner and Ritchie (1993) was enriched by using a combination of quali-quantitative analyses. The obtained knowledge is critical for destination positioning and competitive strategies, in order to provide useful guidance on alliance building and travel itinerary design.
This study aims to measure the image of Italy as a tourism destination on the Chinese leisure traveller market. To this end, Echtner & Ritchie’s model (1991) is applied; however, compared to its original formulation, it is implemented with greater consideration of the experiential dimension and potential travel constraints affecting the perception of the range of tourism goods and services on offer. This enables not just a denotative, but also and above all a connotative measurement of the image, thereby reducing the risk of ambiguity in the interpretation of the most significant attributes that emerged during the analysis. Adopting a hypothetical segmentation of the market in question, it was also possible to the elements that act as encouraging and discouraging factors regarding a holiday in Italy are highlight, identifying tailor-made approaches to the construction and promotion/commercialisation of tourism products designed to be attractive to the specific segment of interest.
The aim of this paper is to investigate the role of brand awareness in the industry/trade relationships of the real estate sector in order to describe the strategic options of construction firms. The authors intend to study precisely what determines the sales choice of construction firms and the role played by brand in the relationship between firms and real estate agents.
Il volume contiene i risultati di una ricerca che verifica le potenzialità sistemiche presenti nella realtà agroalimentare pugliese, alla luce delle teorie distrettuali opportunamente revisionate e contestualizzate nell'ambito di osservazione.
Nell'attuale contesto economico, caratterizzato da una crescente attenzione degli esperti di management per l'analisi delle determinanti delle performance, la letteratura manageriale nazionale ed internazionale ha sentito l'esigenza di affrontare il tema dell'analisi delle performance con riferimento al settore alberghiero. Su tale presupposto, l'obiettivo del lavoro è consistito nel condurre un'analisi sulle performance finanziarie degli alberghi a 5 stelle presenti nelle principali città d'arte italiane durante gli anni 2008 - 2012. Sono stati considerati EBITDA, ROA, ROE, ROS, net debt, Debt/equity ratio, cash flow come indicatori per misurare le performance finanziarie di 107 hotel a 5 stelle italiani, pari ad oltre il 50% del totale.Tale indicatori di performance sono stati correlati con quei fattoti strategici del business alberghiero ritenuti strategici nel determinare le performance alberghiere.In particolare, si sono assunte le seguenti variabili: la dimensione, la localizzazione, il sistema di prodotto, la struttura della proprietà e il grado di esperienza. I principali risultati mostrano significatività per la variabile "dimensione". In particolare, la significatività è negativa con riferimento alla dimensione misurata attraverso il numero dei dipendenti e positiva laddove misurata utilizzando il numero di stanze. Tali risultati, per quanto possano apparire in contrasto, evidenziano che le performance alberghiere sono positivamente correlate alla dimensione intesa come numero di stanze disponibili per ottimizzare la vendita attraverso specifiche politiche di yield management.
L’obiettivo principale della ricerca consiste nell’analizzare il ruolo che le risorse immateriali assumono nelle determinanti d’immagine delle destinazioni enoturistiche. Facendo propri i principi della letteratura manageriale in materia di Destination Management e, nello specifico,di Destination Image si è inteso adottare a livello metodologico il modello di misurazione proposto da Echtner e Ritchie (1991). Si è pervenuti ad una mappatura delle risorse che contribuiscono a qualificare l’immagine di una destinazione enoturistica, verificandone la rilevanza assegnata dagli enoturisti e si è condotta un’analisi dell’immagine delle principali destinazioni enoturistiche internazionali. La mappatura generale alla quale si è pervenuti può costituire, se opportunamente contestualizzata, uno strumento per valutare l’ampiezza del percorso che un’area deve intraprendere per valorizzare i prerequisiti di base fino a renderli identificabili come un sistema enoturistico dai wine tourist. Il principale elemento di originalità attiene alla scelta di applicare una metodologia di analisi consolidata in tema di immagine della destinazione ad un ambito, quello enoturistico, di crescente rilevanza in chiave di sviluppo turistico, ma ancora poco studiato ed approfondito, pur con il limite derivante dalla difficoltà di definire il campione secondo idonee regole statistiche che permettano una generalizzazione dei risultati.
The rise of new business models based on shared content and experience has required tourism destinations to adopt appropriate tools for the construction and promotion of their identity based on sociality, emotions, interaction and connectivity. The aim of this paper is to analyse actors, actions, processes and relations related to the adoption and development of storytelling practices in tourism destination management, analysing critical aspects linked to the generation of content and the narration of territories. As an attempt to understand the processes of innovation and value-creation underlying the development of storytelling in destination management (“destination telling”), the Service Dominant Logic, and the actor-network theory interpretative framework have been adopted. The study was conducted following the qualitative methodology of multiple case studies. In view of the interviews and the analyses conducted, Destination Telling preconditions, contents, managerial criteria and outcomes have been identified, in reference to each of the three stages (“planning”, “narration” and “assessment”) the process has to be split. Finally, managerial implications for an involving construction and sharing of stories to happen have been examined and discussed.
This document intends to provide a discussion of issues related to tourism and local development in Apulia region (Italy), an assessment of the strengths and weaknesses of current practices in related policy implementation, and recommendations and guidance on how the Apulia Government can establish and implement a successful sustainable tourism and local development strategy in the Region.
The development of Web 2.0 lead to an evolution in the Enterprise – Customerrelationship, allowing the latter to access a wide range of information with a growingimportance in the purchaseprocess. Enterprises – particularly the small ones – havebeenrequired to use the web with greaterawareness and a sense of observation to deal with consumers’ empowerment and to generatesustainable benefits to both the territorial and business systems. In the light of these considerations, this study aims at highlighting the contribution of web communication to agri-food Small and Medium Enterprises’ (SMEs’) competitiveness and atanalysing agri-foodSMEs’ web communication patterns. In line with these goals, a fieldresearchon Italian- and English-language websites has been conducted to identify the essential determinants in the "brand-land-product" web communicationaswellas the most common verbal contents adopted by agri- foodSMEs and their transmission through the Internet. Managerial implications are indicated in the possibility for Mediterranean agri-food business SMEs to acquiredeepersemantic and lexical expertises in communicating their products on the web, in support of their competitiveness, by filling the gap between their opportunities and capabilities to compete on the global scene.
Il presente lavoro si pone l’obiettivo di fornire alcune riflessioni inerenti l’opportunità e le modalità attraverso le quali consentire l’emersione in Puglia di un Sistema Turistico di Prodotto fondato sull’enogastronomia (successivamente denominato STP “Puglia Food&Wine”). L’ipotesi di costituire un STP enogastronomico in Puglia trova fondamento nelle seguenti considerazioni: - la Puglia detiene una significativa dotazione di base in termini di risorse specifiche nell’ambito dell’enogastronomia. Ci si riferisce ad attrattori, spesso di natura potenziale, i quali potrebbero trovare una compiuta forma di valorizzazione anche attraverso il connubio “enogastronomia-turismo”; - la normativa regionale della Puglia (R.R. 4/2009) prevede il riconoscimento, nell’ambito dei Sistemi Turistici Locali (STL), dei Sistemi Turistici di Prodotto (STP). Le linee guida per il riconoscimento del STP rimandano ai distretti produttivi, rendendo perciò indispensabile definire le peculiarità di tale tipologia di sistemi turistici; - l’interesse dimostrato dalle Istituzioni e dalle associazioni di categoria degli imprenditori. Le due domande di ricerca a cui si tenterà di rispondere sono pertanto: 1. quali sono le specificità del STP e come possono essere impiegate al fine di incrementare la competitività della Puglia a fini turistici? 2. quale può essere il modello concettuale per l’emersione del STP “Puglia Food&Wine”?
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