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Gaetano Dammacco
Ruolo
Professore Ordinario
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
Area Scientifica
AREA 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/11 - Diritto Canonico e Diritto Ecclesiastico
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Cibo e ambiente costituiscono temi sui quali negli ultimi tempi la sensibilità e la consapevolezza di persone, società e Stati si sono fatte più attente a livello mondiale, anche perché è diffuso il convincimento che è a rischio il futuro dell’umanità. Infatti, sempre più viva è la sensazione che, per evitare la catastrofe ecologica, si debba mutare in qualche modo la condotta umana. Per questo si moltiplicano i vari appuntamenti, pur constatando che il miglioramento non è così fruttuoso e rapido come si vorrebbe. Nell’anno 2000 n. 193 stati membri dell'ONU sottoscrissero una dichiarazione definita "Obiettivi del Millennio" (Millennium Development Goals o MDG), con la quale si impegnavano a raggiungere per l'anno 2015 otto risultati, tra i quali vi erano quello di sradicare la povertà estrema e la fame nel mondo e di garantire la sostenibilità ambientale. Ciascuno degli obiettivi ha specifici target e date precise per il loro raggiungimento degli stessi e per rendere più rapido il progresso nei programmi i ministri delle Finanze dei paesi del G8 hanno deciso nel giugno 2005 di fornire fondi sufficienti alla Banca Mondiale, al Fondo monetario internazionale (FMI) e alla African Development Bank (ADB) anche al fine di ridurre il debito dei Paesi poveri e consentire un miglioramento rispetto agli obiettivi. Tuttavia, i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi non sono stati uniformi e sono, comunque, lenti in uno scenario geopolitico mondiale, che ha sconvolto molte situazioni. Rispetto ai due punti del cibo e dell’ambiente i progressi conseguiti non rispondono alle ampie aspettative iniziali, a causa delle resistenze poste in essere dagli Stati e dalla mentalità corrente orientata ancora al consumismo. La buona alimentazione e un ambiente salubre costituiscono anche diritti umani fondamentali, che esigono costante e crescente tutela, soprattutto, per costruire un progresso morale e sociale che non sia contro l’uomo. Ma, se da un lato crescono le iniziative per recuperare il miglioramento del benessere sociale e personale, dall’altro si moltiplicano le sofisticazioni del cibo e le forme di inquinamento ambientale che danneggiano quella che papa Francesco chiama la “casa comune”, mentre l’avanzare della “cultura dello scarto” compromette gradualmente l’ecosistema. Non è un caso se, per accrescere consapevolezza e responsabailità a questi temi sono dedicati due grandi eventi di fine anno, come l’expo di Milano 2015 (maggio-ottobre 2015) e la XXI conferenza internazionale sul clima di Parigi (30 novembre-11 dicembre 2015), organizzata dalla Convenzione quadro delle nazioni unite sui cambiamenti climatici (Unfccc). Tra le numerose iniziative, l’expo di Milano ha varato un documento, chiamato “Carta di Milano”, partecipato e condiviso da cittadini, associazioni, imprese, istituzioni con cui ognuno si assume la propria responsabilità per garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo, diritto umano fondamentale. Quando è negato l’accesso a << cibo sano, sufficiente e nutriente, acqua pulita ed energia>>, si legge nella carta, è evidente la <<violazione della dignità umana>>. Per questo la Carta propone una <<azione collettiva in quanto cittadine e cittadini, assieme alla società civile, alle imprese e alle istituzioni locali, nazionali e internazionali>> per <<vincere le grandi sfide connesse al cibo: combattere la denutrizione e la malnutrizione, promuovere un equo accesso alle risorse naturali, garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi>>. Quanto alla Conferenza sul clima, voluto dalla Conferenza sull’ambiente e sullo sviluppo delle Nazioni unite (Unced) dopo oltre 20 anni di mediazioni e protocolli, l’obiettivo è costituito dalla formalizzazione di un accordo condiviso e accettato da tutte le nazioni, ma soprattutto effettivo all’interno dei singoli Paesi. Tuttav
La buona alimentazione e un ambiente salubre costituiscono anche diritti umani fondamentali, che esigono costante e crescente tutela, soprattutto, per costruire un progresso morale e sociale che non sia contro l’uomo. Ma, se da un lato crescono le iniziative per recuperare il miglioramento del benessere sociale e personale, dall’altro si moltiplicano le sofisticazioni del cibo e le forme di inquinamento ambientale che danneggiano quella che papa Francesco chiama la “casa comune”, mentre l’avanzare della “cultura dello scarto” compromette gradualmente l’ecosistema. Non è un caso se, per accrescere consapevolezza e responsabailità a questi temi sono dedicati due grandi eventi di fine anno, come l’expo di Milano 2015 (maggio-ottobre 2015) e la XXI conferenza internazionale sul clima di Parigi (30 novembre-11 dicembre 2015), organizzata dalla Convenzione quadro delle nazioni unite sui cambiamenti climatici (Unfccc). Tra le numerose iniziative, l’expo di Milano ha varato un documento, chiamato “Carta di Milano”, partecipato e condiviso da cittadini, associazioni, imprese, istituzioni con cui ognuno si assume la propria responsabilità per garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo, diritto umano fondamentale. Quando è negato l’accesso a << cibo sano, sufficiente e nutriente, acqua pulita ed energia>>, si legge nella carta, è evidente la <<violazione della dignità umana>>. Per questo la Carta propone una <<azione collettiva in quanto cittadine e cittadini, assieme alla società civile, alle imprese e alle istituzioni locali, nazionali e internazionali>> per <<vincere le grandi sfide connesse al cibo: combattere la denutrizione e la malnutrizione, promuovere un equo accesso alle risorse naturali, garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi>>. Quanto alla Conferenza sul clima, voluto dalla Conferenza sull’ambiente e sullo sviluppo delle Nazioni unite (Unced) dopo oltre 20 anni di mediazioni e protocolli, l’obiettivo è costituito dalla formalizzazione di un accordo condiviso e accettato da tutte le nazioni, ma soprattutto effettivo all’interno dei singoli Paesi. Tuttavia, è ben evidente che ogni cambiamento sarà possibile solo se saranno individuate soluzioni integrali e se si sarà in grado di dar vita a un nuovo umanesimo, che <<fa appello aidiversi saperi..per una visione più integrale e integrante>> (Laudato si’, n.141). In questo scenario culturale, la prospettiva del diritto canonico è uno dei saperi che può contribuire a far crescere consapevolezza e responsabilità. Il diritto canonico, parte viva e attuale della vita e della storia della chiesa cattolica, possiede una forza motivante che apre nuovi orizzonti nel panorama del dialogo tra fede e scienza, sostenendo la concretezza dei principi etici, che possono essere <<espressi con linguaggi differenti>> (Laudato si’, n.199). Lo studio delle norme del diritto canonico relative al cibo e al contrasto delle sue contaminazioni nella sua prospettiva spazio-temporale ed ecclesiale offre una diversa valenza del cibo, come valore primario per la tutela della salute e del benessere anche spirituale delle persone. Così come la visione religiosa dell’ambiente e della sua tutela qualificano il contrasto alle forme di inquinamento nella logica del peccato e della riconciliazione verso un “umanesimo ecologico”. Le analisi proposte in questo saggio si muovono, quindi, nella direzione di una più diffusa comprensione dei principi giuridici e del dialogo tra le scienze, affinché possa essere contrastata quella cattiva conoscenza, che ha consentito (e consente) a persone, società e Stati di giustificare ogni forma di abuso e manipolazione del cibo e dell’ambiente. Alimentazione e ambiente hanno valore nella misura in cui, emancipandosi dai miti della modernità, favoriscono lo sviluppo e la promozione dei popoli, recuperan
Crisi economica e necessità di un nuovo umanesimo. La dimensione etica dell'economia e la prospettiva del nuovo umanesimo nella sollecitudine sociale della chiesa. La crisi come rinnovo di una scelta tra Dio e mammona. La sfide dell'etica: fede e opere per un umanesimo di giustizia. L'umanesimo dell'economia
Gli Enti Ecclesiastici, sopperendo alle deficienze del comparto sanitario pubblico italiano, si sono spesso ritrovati ad assolvere un ruolo di primaria importanza nella società civile. Il ricorso a strutture imprenditoriali autonome come quelle ospedaliere avrebbe dovuto dotare tali enti di autosufficienza economica, ma le inefficienze operative e gestionali dei vertici e la carenza dei sistemi di controllo esterni ha inevitabilmente segnato la crisi del sistema. Sul piano giuridico, constatata la qualificazione di imprenditore commerciale in capo agli Enti Ecclesiastici ospedalieri, il richiamo all'applicazione delle regole della responsabilità patrimoniale e dell'assoggettamento alle procedure concorsuali, è incontrovertibile.
Il saggio espone il percorso scientifico e didattico fatto dalla Facoltà di Diritto e Amministrazione dell'Università Warma e Mazuria di Olsztyn (Polonia), rimarcando le scelte intorno a principi giuridici europei, nuiovi per una Facoltà, che dopo la caduta del comunismo si affacciava a una realtà europea e a una collaborazione scientifica con l'Ateneo di Bari
Nel paesaggio fisico come in quello umano, il Mediterraneo crocevia, il Mediterraneo eteroclito si presenta al nostro ricordo come un’immagine coerente, un sistema in cui tutto si fonde e si ricompone in un’unità originale. […] Il Mediterraneo è una buona occasione per presentare un “altro” modo di accostarsi alla storia (F. Braudel, Il Mediterraneo. Lo spazio, la storia, gli uomini, le tradizioni, Bompiani, Milano 1987, p.9). La storia del Mediterraneo è una secolare storia di migrazioni e di mescolanze, interrotta di recente e per breve tempo da uno statico sistema bipolare, che sorto sulle strategie della guerra fredda ci ha fatto credere all’esistenza di un’Europa chiusa nelle mura della “sua” civiltà. La caduta di questo sistema e l’attentato alle Twin Towers nel settembre del 2001 hanno restituito centralità al mar Mediterraneo e al contempo hanno generato profonde lacerazioni politiche, economiche e umanitarie. Il Mediterraneo è diventato sempre più un crocevia di grande instabilità, dove si confrontano e scontrano società, economie, religioni, popoli. E’ un’area sottoposta a stress continui, dove mancano giustizia e pace mentre crescono violenti conflitti per controllare territori e risorse naturali a beneficio di gruppi di potere e di una economia di guerra. Popoli, spinti da disperazione, sofferenze, paure per la propria vita, migrano sempre più numerosi verso l’Europa, vista come luogo di pace e di benessere, ma non sempre capace di capire e agire. Eppure, i cambiamenti, sebbene violenti, denotano vitalità e voglia di progresso. che rischiano di essere soffocate. È necessario riscoprire in cosa consista l’eredità del Mediterraneo, apprezzandone il valore di spazio multidimensionale dove pluralismo multiculturale e multireligioso sono all’origine di una possibile cultura della coabitazione, dove esiste una comune eredità, dove le diverse religioni hanno una comune missione di pace, dove è possibile costruire un comune umanesimo.
La storia insegna che nel Mediterraneo la pluralità (di religioni, di culture, di economie, di ordinamenti) e la coesistenza (tra popoli e culture diverse) ne costituiscono le caratteristiche dominanti. Ciò significa che non esiste un modo né unico nè prevalente di affrontare i problemi: le diverse visioni hanno un fondamento e possono spiegare, con sufficiente ragionevolezza e verità, la dinamica dei rapporti sociali, politici, economici, religiosi. Tuttavia, esse da sole non sono in grado di fornire soluzioni esaustive ed ultime. Inoltre, esiste una difficoltà culturale di carattere assorbente e generale, e cioè la difficoltà, e forse l'impossibilità, di individuare elementi interpretativi globali per il Mediterraneo, che dopo la caduta dell'Impero romano non ha più conosciuto un assetto geopolitico unitario e globale.La mancanza di un progetto geopolitico globale costituisce ad un tempo un limite e la ricchezza dei Paesi mediterranei.
1 - The complex reasons of the economic crisis. The need for a new humanism. 2 - The ethical dimension of the economy and the prospect of a new humanism. 3 - the market in the logic of ethical, spiritual and religious. 4 - The humanism of the economy. The mission of religions and the "meaning" of the economy. The market of religions. 1-The current economic crisis has revealed all its character of complexity and the existence of a strong connection between the spiritual and ethical values and actions in the economy. The crisis is not only economic, but also a crisis of values, world political development, a humanism. Has shown the weakness of a solid model of development without reference to the human person and based only on speculation the economic processes, such as those derived from the economics of debt
The paper discusses the concept of sustainable development and the right to environment in the light of human exploitation.
principali istituzioni del governo della Chiesa nella sua dimensione universale e nella sua dimensione particolare, comprendendo quale rapporto di derivazione esiste tra la natura della Chiesa, che è anche una peculiare società visibile legata dal vincolo della comunione tra i suoi fedeli, e le strutture necessarie per il suo governo. L’esposizione della disciplina giuridica si riferisce alla attuale normativa di governo (a cominciare da quella del codice di diritto canonico), di cui si offre una sintetica esposizione, con riguardo alle esigenze di cambiamento e di adattamento alla missione della Chiesa, avendo cura di trattare anche di alcuni temi che interessano gli aspetti giuridici, come 12 Governare la Chiesa quelli del potere, della democrazia, del laicato, della peculiare funzione della diplomazia e con particolare riferimento alla riforma avviata da Papa Francesco relativamente agli atti che si riferiscono alla curia romana, allo Ior, alla struttura economico-amministrativa della Santa Sede, alla prevenzione ed al contrasto del riciclaggio.
L’idéalisme juridique italien comme recherche de la concretude. L’idéalisme face à la Constitution italienne. La contribution des religions à la réflexion juridique sur l’idéalisme dans les crises contemporaines. L’idéalisme et le débat sur la modernité: société plus juste et plus sécuritaires. Humanisme dans le troisième millénaire en tant que catégorie mondiale
riflessioni giuridiche su alcuni argomenti specifici riguardanti il matrimonio e la famiglia in occasione del sinodo straordinario dei vescovi del 2014
Il volume, diviso in due parti, raccoglie saggi giuridici di studiosi italiani, polacchi, spagnoli, slovacchi, albanesi sul tema della incidenza delle politiche di vicinato sul dirittoe sull'economia. Le lingue usate sono italiano, inglese, polacco.
LE CRITICITA' RELATIVE AI CORSI DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO RISPETTO AL CONTENUTO DELLA PROMESSA DI MATRIMONIO E ALLE PROPRIETA' DEL MATRIMONIO CANONICO. RISCOPERTA DEL CONTENUTO DEL PRIVILEGIO PAOLINO
Il saggio esamina le varie forme di incidenza delle religioni, sia nella loro organizzazione sia come fatto di appartenenza, sul sistema economico. Si tratta di una incidenza diretta, poiché le stesse religioni generano un mercato del sacro, sia indiretta poiché le religioni dettano le regole etiche della visione di vita dei fedeli e, quindi, influenzano il loro comportyamento anche nell'ambito economico
1. Le criticità della carenza di una cultura digitale. - 2. La costruzione di un senso di appartenenza attraverso la rete. - 3. I processi di new democracy. - 4. I giovani, la politica e internet. - 5. Il diritto di accesso e di uso di internet come diritto democratico.
Le asimmetrie linguistiche della società multiculturale costituiscono un problema sociale che induce a ridefinire il rapporto tra linguaggio e diritto, in considerazione delle differenze esistenti all'interno di uno stesso contesto sociale e della necessità di individuare forme di integrazione. In questa prospettiva occorre conoscere le premesse teologiche e culturali ispirate dalle religioni del libro. I diversi, ma non contrastanti, significati che le parole monoteismo, pace, giustizia assumono nelle religioni rivelate e nelle comunità dei fedeli, in un contesto multiculturale, devono essere conosciuti al fine di indirizzare la convivenza verso forme di dialogo per costruire una società armonica. La sfida posta alla società contemporanea consiste nella nuova dimensione da dare all'armonia della convivenza.
1- La rilevanza di tre livelli di osservazione e analisi; 2- il rapporto istituzionale: da scontro tra poteri a collaborazione per il bene della persona umana e del paese; 3- l’azione riformatrice della giurisprudenza costituzionale. La laicità come riscoperta di una nuova dimensione; 4- l’interesse debole del Parlamento italiano.
1) Missione della chiesa e Ordine giudiziario. 2) L’indagine pregiudiziale e pastorale. 3) Idoneità e competenza di chi svolge l’indagine pregiudiziale. 4) - Il legame tra l’indagine preliminare e la preparazione al matrimonio. 5) La preparazione al matrimonio come atto ecclesiale. 6) - Gli accertamenti preliminari al matrimonio. 7) La funzione del parroco e le attività di preparazione al matrimonio.
Il saggio analizza la condizione giuridica della donna nelle religioni del Libro e confronta la disciplina con le norme di tutela dei diritti fondamentali della persona, considerando che la migliore protezione giuridica della donna anche all'interno delle singole religioni è migliore nella misura in cui le religioni assumono l'impegno di affermare i diritti umani al loro interno.,
1. La pirateria informatica come forma estrema di furto e manifestazione di multiforme illiceità e illegalità. - 2. La duplice natura del danno da pirateria informatica. I pericoli dell’uso di internet a sfondo sessuale. - 3. La perseguibilità giuridica delle illegalità e la protezione della persona umana. Il ruolo delle istituzioni pubbliche: prevenzione e repressione. - 4. Le azioni di contrasto alla pirateria informatica come necessaria tutela della persona umana e non solo delle regole di mercato. Il ruolo e
1 - Communication is a right?; 2 - The legal framework: A) in Italy; b) the initiative of UNESCO, and C) in the EU; 3 - The Charter of Rights of Communication 4 - The incidence of factor religious communication; 5- Communication as a right of religion against the Member; 6) Dialogue and security
La presente pubblicazione è il frutto di una ricerca sul rapporto tra i giovani e il mondo del digitale, realtà che manifesta una crescente complessità e ha introdotto notevoli cambiamenti nello stile di vita delle persone, introducendo problematiche talvolta imprevedibili. Obiettivo principale della ricerca era quello di indagare alcuni tra i principali effetti che si riproducono nel comportamento giovanile rispetto alle opportunità offerte dalla rete e indagare su talune criticità che derivano dall'uso del digitale.
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