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Pierangelo Buongiorno
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Scienze Giuridiche
Area Scientifica
Area 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/18 - Diritto Romano e Diritti dell'Antichita'
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH2 Institutions, Values, Environment and Space: Political science, law, sustainability science, geography, regional studies and planning
Settore ERC 3° livello
SH2_4 Legal studies, constitutions, comparative law
Sommario: 1. Premessa. – 2. Una traccia nella letteratura giurisprudenziale. – 3. Questioni aperte. – 4. Etimologia. – 5. Origini dell’istituto. – 6. La procedura di ‘sectio’. – 7. Modalità di pagamento del prezzo all’aerarium populi Romani. – 8. L’oggetto dell’addictio questoria: acquisto del dominium ex iure Quiritium da parte del sector e inesistenza di un obbligo alla rivendita. – 9. Esclusione dell’esistenza di una successio in universum ius da parte del sector. – 10. Finalità della ‘sectio’. – 11. Tutela del sector e interdictum sectorium.
Con la sua narrazione degli eventi dal 180 al 238 d.C., lo storico Erodiano è una delle fonti guida per il denso sessantennio che va dalla morte dell’imperatore Marco Aurelio agli esordi della Soldatenkaiserzeit, passando attraverso l’epopea della dinastia severiana. Pare tuttavia che la pur nutrita dottrina su Erodiano abbia per ampia parte lasciato in ombra il potenziale contributo che questo autore può dare alla Rechtsgeschichte, e in particolare a talune linee di indagine nell’ambito del diritto pubblico romano: in primo luogo la definizione delle vicende del potere imperiale, e il ruolo svolto dal senato nella sua trasmissione, sul finire dell’epoca del principato. Nel presente contributo ci si propone pertanto di procedere ad un primo esame del testo di Erodiano rispetto a tale direttrice, con l’auspicio di delineare nuovi spunti di riflessione. Si auspica inoltre che future ricerche possano affrontare il contributo erodianeo allo studio di altri aspetti del diritto pubblico, come ad es. il ius senatorium (con uno sguardo, quindi, a competenze e meccanismi di funzionamento dell’assemblea senatoria).
The extensive research on Herodian has so far failed to adequately investigate the potential contribution of this author to the History of Law, particularly in the field of Roman public law: He primarily provides information on two aspects, namely the definition of imperial succession at the end of the imperial age and on the role played by the senate in this process. This paper attempts to offer a novel interpretation of Herodian’s text in order to investigate the relations between ceremony and legitimacy of imperial power in the prodromal phase of the ‘Crisis of the Third Century’, seen mainly from Herodian’s perspective.
Pubblicazione di lettera inedita di Edoardo Volterra Mario Bretone sulle vicende di Schulz, Pringsheim e dello stesso Volterra nel 1939
The research investigates the contents of the enigmatic lex Glitia, whose comment the Antonine jurist Gaius discussed in a liber singularis of which only a fragment survives (in D. 5,2,4). In this regard, after the examination of this gaian text and of its placement in the economy of the title 5,2 of the Digest, the A. discusses: the prosopography of the gens Glitia of Falerii Novi, the consular Fasti of the first Tiberian age (and therefore the date of the lex Glitia), and finally the elusive evidence relating to judicial bodies dealing out justice extra ordinem with regard to testamenta inofficiosa (eg. the septemviral college). It is concluded that the lex Glitia (21 or 22 AD) would probably have given an initial regulation to the cognitory querela with a structure which, however, is not known in detail.
This paper is an attempt to outline the points of contact between agro- ecology and the sciences of antiquity, with particular regard to the contribution that the reflection on the models of ancient (especially Roman) law can give agroeco- logical research. In this regard, some examples are outlined, such as the regulation of deserted lands (agri deserti) between ancient and modern experiences, the complex problem of the commons, the epistemological debate to the contribution of history to the other research fields.
Il contributo indaga le radici ideologiche e gli argomenti storici adottati per la costruzione della legittimazione politica nel periodo tra la fine di Nerone e l'ascesa di Vespasiano. In questa prospettiva sono indagate le fasi di avvento di Galba, Otone, Vitellio e Vespasiano, come pure le vicende di Verginio Rufo e Calpurnio analizzando infine le modifiche del panorama valoriale politico nel 69 d.C.
Il contibuto è finalizzato all'edizione di una lettera di Vincenzo Arangio Ruiz a Edoardo Volterra sugli effetti regolativi dei decreti senatorii nell'ultimo periodo della repubblica romana. Secondo Vincenzo Arangio Ruiz un ruolo centrale è giocato dall'imperium dei magistrati romani. La lettera è analizzata nel suo contesto, con riguardo agli interessi scientifici dell'autore e, in particolare del destinatario della stessa
Nel contributo si esamina la documentazione relativa alla gens Glitia di Falerii (con particolare riguardo al magistrato rogatore della omonima lex), sviluppando quindi i profili ricostruttivi dei Fasti consulares dei lacunosi anni 18, 21 e 22 d.C.
The paper contains the revised text of a lecture held in lecce in 2015. retracing the sources about the different phases of the interpretation (by senatorial decrees) of augustus’ legislation on marriages, the paper comes principally to investigate the dialectic between senatus consulta and leges about Eherecht in the Tiberian age. On the basis of this investigation, the paper finally suggests a new interpretation of the lacking text of gaius, inst. 1, 136: this text, related to Tac. ann. 4, 16, 3, could contain a reference to a decretum of the consules of 11 BC about the civil effects of the marriage of the flamen Dialis. This decretum could have been the basis of a lex Asinia Antistia passed in the year 23 AD.
The paper aims to analyze the effective relevance of instituta and leges maiorum, as also of exempla maiorum, in the senatorial discussions and in the senatorial normative production, for the time from Tiberius to Nero.
Lo studio sistematico della documentazione inerente agli Ateii Capitones permette di ricostruire struttura, origo, tribus, ruolo nella lotta politica di età tardo-repubblicana, di questa gens. In particolare, oltre ai rapporti di parentela fra i vari personaggi noti dalle fonti, è possibile appurare la provenienza della gens da Castrum Novum in Etruria, la sua originaria iscrizione nella tribus Voltinia, e il successivo passaggio del L. Ateius Capito padre del giurista di età augustea nella tribus Aniensis (verosimilmente in seguito al successo, come accusatore, in un processo criminale de repetundis). Si può da ultimo verificare come gli Ateii Capitones, da posizioni originariamente sillane, siano transitati – nella generazione successiva – su posizioni cesariane.
Il contributo delinea la biografia politica del giurista Ateio Capitone (console suffetto 5 d.C.). Dopo un primo saggio (in IVRA 2011), l'autore prosegue le sue ricerche su Gaio Ateio Capitone in vista di un'edizione critica dei frammenti superstiti di questo giurista.
L'analisi dei contenuti di CIL X 1401 (SC 'Osidiano') permette di effettuare valutazioni di insieme sulla struttura testuale delle deliberazioni senatorie fra età repubblicana e II sec. d.C.
Biografia dell'imperatore Claudio, con particolare attenzione agli aspetti storico-giuridici e con una ricostruzione della produzione normativa del suo principato (41-54 d.C.).
Oggetto del presente contributo è lo studio dell’evoluzione della disciplina, nell’ordinamento italiano, delle iscrizioni premiali dei professori universitari negli albi forensi. Prendendo le mosse dalle leggi del regno sabaudo e poi dell’età liberale, l’A. si sofferma sulle riforme occorse in età fascista, sino ad affrontare le più recenti novelle legislative a cavaliere fra il secolo scorso e l’attuale. Da ultimo, l’A. analizza la disciplina introdotta dalla più recente riforma (l. 247/2012), discutendone le criticità, evidenziandone il discostarsi dalla ratio che ha informato l’operato del legislatore in tutti gli interventi precedenti, e delineando infine le possibili prospettive de iure condendo.
Lo studio esamina la lacuna centrale della terza colonna del celebre papiro BGU II 611 (contenente un'orazione dell'imperatore Claudio inerente a diverse riforme giudiziarie presentate in senato) e propone - anche sulla base di una nuova autopsia del papiro - un'integrazione che permette di acclarare la definizione della calunnia processuale alla metà del I secolo d.C., anche in relazione alla corrispondente clausola dell'editto del pretore urbano.
Il presente contributo rielabora (con l’aggiunta di essenziali bibliografia e corredo di note) la traccia di una comunicazione svolta a Lecce l’8 maggio 2014 nell’ambito del convegno internazionale The Woodlands and Forests as Frontiers of Dialogue between Law and Life Sciences. In esso si compendiano le prime risultanze e suggestioni di una ricerca più ampia e ancora in corso, dedicata alla definizione e classificazione delle differenti tipologie di bosco nell’esperienza romana e, nello specifico, nella letteratura giuridica.
Un recente intervento di Antonio Guarino ha fornito lo spunto per riesaminare le vicende della composizione delle Juris civilis Amoenitates di Gilles Ménage e della loro ripubblicazione nel contesto giurisdizionalista della Napoli della seconda metà di XIX secolo.
Ricostruzione del provvedimento di età claudiana che avrebbe concesso allo schiavo esposto la libertà e la Latinitas Iuniana.
The purpose of this paper is to analyse the powers conferred on Flavius Maternianus in 217 AD during Caracalla’s Parthian campaign. The paper starts with an examination of Herodian’s (4.12.4) and Xiphylin’s (337, 19 ff. R.St. = Dio 78.4.2 Boissevain) accounts. Then a survey is presented of the main extant manuscript and epigraphic sources describing the granting of imperia to members of the senatorial order in the absence of the princeps. The paper concludes by suggesting that Maternianus’s powers were granted to him in the form of an imperium in order to enable him to manage (as long as Caracalla was absent) both the current political affairs and the troops near Rome who were not involved in the Parthian campaign.
This brief paper aims to reconstruct the events of the memoria of the emperor Ser. Sulpicius Galba from 69 AD until the Trajan’s age, also in order to explain the absence of any reference to Galba in the so called lex de imperio Vespasiani and its mention in the municipal statutes of the Flavian period (first of all in the lex Irnitana). The main these of the paper is that, after his murder, Galba was subjected to a damnatio memoriae, then revoked by a senatorial decree of January 70 AD. Then Vespasian abolished the decree in October 70 AD, so restoring the effects of the damnatio. Titus finally did a restitutio of Galba during his short principate, also because of the good remembrance of this emperor: his memoria still persisted indeed during the Trajan’s age.
Studio lessicografico sulla terminologia per indicare i nati da unioni impari.
La rinnovata analisi di CIL VI, 877a e l’autopsia di Eph. Ep. VIII, 302 = CIL VI, 32325a-c permettono di ridefinire la nostra conoscenza della documentazione relativa ai ludi saeculares del 47 d.C.
Il contributo prende le mosse da una lettura critica degli atti del recente Convegno romano su "La lex de imperio Vespasiani e la Roma dei Flavi" (Roma 2009) per riesaminare le principali posizioni storiografiche sul complesso testo epigrafico di età flavia.
Dopo un intenso dibattito durato più di mezzo secolo, la sentenza 91/1973 della Corte Costituzionale cancellò dal codice civile italiano il divieto di donazione fra coniugi, risalente al diritto romano. Affermatosi in via consuetudinaria nel corso del II secolo a.C., infatti, tale divieto era sopravvis- suto fino alla compilazione giustinianea, per passare poi in alcune legislazioni di tradizione romanistica. In età preclassica e fino alle riforme di età severiana, tuttavia, il divieto era stato ridimensionato da una serie di eccezioni elaborate con il con- sueto approccio casistico nella riflessione dei giuristi romani, eccezioni che avevano portato a rendere più malleabile l’applicazione del divieto e a ridimensionarne la portata. I tempi sono ormai maturi per tornare a riflettere in prospettiva storica sulle ragioni di tale divieto grazie agli strumenti ermeneutici acquisiti negli ultimi anni alla ricerca romanistica e senza lasciarsi condizionare dal dibattito sul diritto positivo, ormai definitivamente sopito a distanza di quasi mezzo secolo dalla sua abrogazione nell’ordinamento italiano. Prefazione al volume di Luigi Capogrossi Colognesi.
Commento a Tac. ann. 12.5-7 e ricostruzione del dibattito culturale sotteso al senatoconsulto del 49 d.C. che ammise le nozze tra zio paterno e nipote
Nel contributo si tratteggia l’attività scientifica di Otto Gradenwitz tra il 1883 e il 1887, con particolare attenzione alla seconda, vittoriosa, procedura di abilitazione berlinese e alle cause del suo diverso esito rispetto al primo tentativo a Heidelberg, grazie al confronto tra gli inediti verbali dei differenti procedimenti e le opere a stampa prodotte dallo studioso in quel periodo. Contrariamente alla vulgata diffusasi nella storiografia più recente, l’abilitazione non aveva a oggetto l’opera alla quale il giurista deve la sua fama, Interpolationen in den Pandekten, bensì ampliava la tesi sul sc. Velleianum che Gradenwitz aveva presentato a Heidelberg nel 1883, ma che non aveva incontrato il favore di Karlowa. Il contributo analizza infine diffusamente l’influsso prodotto sulla storiografia romanistica da Die Ungültigkeit obligatorischer Rechtsgeschäfte, pubblicato lo stesso anno del suo libro più famoso, e che raccoglie fedelmente il contenuto della Habilitationsschrift.
Il 15 marzo del 44 a.C., Giulio Cesare cadeva sotto le ventitré pugnalate dei congiurati. Si apriva, per la res publica e per le sue istituzioni, un lungo periodo di transizione, che si sarebbe concluso solo dopo oltre un decennio, con le battaglie di Azio e di Alessandria e la riconosciuta supremazia di Ottaviano, destinata a sfociare nel principato. Agli inizi di questa transizione, sino alla sua morte (avvenuta, come è noto, il 7 dicembre del 43), Marco Tullio Cicerone, reliquus consularis, avrebbe tentato di catalizzare intorno alla sua persona multi boni viri, intenzionati a opporsi all’ascesa di alcune delle frange cesariane e, in particolar modo, di Marco Antonio. Il preservarsi di 14 delle orazioni Philippicae, pronunciate in senato e presso il popolo riunito in contiones fra il 2 settembre 44 e il 21 aprile 43, e di oltre 200 epistole (su un corpus complessivo di circa 900) dall’aprile 44 al luglio 43, offre una poderosa quantità di materiale utile a ricostruire, dalla prospettiva di Cicerone, gli eventi e soprattutto le dinamiche politiche del biennio 44-43. Inoltre, la dialettica che spesso emerge fra l’epistolario e le orazioni ‘pubbliche’, permette di cogliere una divaricazione fra la prospettiva del Cicerone pubblico e di quello, per così dire, ‘privato’. Nonostante il fiorire di una recente bibliografia, riguardante in particolar modo le Philippicae, non risulta ancora adeguatamente indagato tanto l’uso che Cicerone fa della lex nel dibattito politico successivo alla morte di Cesare (sia nell’argomentazione delle opinioni espresse in senato, sia nella tessitura della sua alternativa di potere quale emerge dall’epistolario), quanto la percezione che mostra di avere della lex stessa, quale fondamento della res publica.
This collective volume is the outcome of an experiment in transdisciplinary scientific research started in 2012 with the creation at the University of Salento (Italy) of a group of researchers called LAIR (an acronym for “Law and Agroecology – Ius et Rus”), and continued in 2013 with the organisation of an International Conference in Lecce entitled "Agroecology and Law: A Transdisciplinary Dialogue". On the level of the academic training of the authors, the approach based on transdisciplinarity explains why in the volume are included, besides legal scholars, also scholars of ecology, landscape ecology, agronomy, food governance, chemistry, engineering, history of agroecosystems and political institutions, rural sociology, and ethics. Among the legal scholars are representatives of various fields: from Roman law to international and comparative law; from constitutional, public, and administrative law to private and agricultural law; from environmental and landscape law to consumer law. There is a growing awareness of profound changes in the socioeconomic paradigm that have taken place in agriculture. Agriculture has evolved from the monofunctional perspective, referring exclusively to the production of goods for private use (raw materials to be used for food or industrial purposes) and to the remuneration of producers for those goods, towards a multifunctional vision. It is recognised that agriculture provides fundamental ecosystem services, inspired by the principle of sustainable development and conforming to the rule of environmental cross-compliance. This process of transformation has been accompanied by the emergence of a vibrant and expanding field of international research, namely agroecology. Agroecology has progressively integrated the points of view of various disciplines: agronomy, ecology, environmental sciences, geography, sociology, anthropology, history, economics, ethics, and political science. Agroecology has evolved through overcoming the traditional frontiers between “natural” and “social” sciences and examining the concept of agroecosystem viewed as a socio-ecological system. Law, however, has remained separate and very far from the debate within agroecology. This book proposes to explore, for the first time in a direct and broad-spectrum way, the relationship between law and agroecology. These two branches of knowledge that hitherto have not really communicated with each other are now called upon to become reciprocally acquainted, giving rise to a process of coevolution. On the one hand, agroecology is called upon to integrate within itself the point of view of law. This means studying the complexities of agri-food systems also in the light of normative and institutional variables, with the lens of categories such as rights, duties, powers, responsibilities, and procedural safeguards. On the other hand, law is called upon to review its own “internal geometries,” confronting them with the agroecological paradigm. In this sense, it must address the necessity of overcoming the divisive approach that so far has kept separate, on the disciplinary level, agricultural law and environmental law and, more generally, has disarticulated the legal regulation of closely linked matters, such as agriculture, environment, landscape, and food. This volume intends to allow an open exchange between legal and non-legal systems of thought with regard to agroecology. At the same time, it deals with the experiences of different countries, in order to start up a fertile dialogue destined to continue into the future. On a structural level, the volume is composed of three parts. The first part addresses the methodological issues entailed in linking agroecology to law. The second part aims to identify some concrete challenges that agroecology presents to law, highlighting the correspondence between multifunctionality of agriculture and multidimensionality of the relationships bet
Ancora oggi insegnato in un discreto numero di Atenei, e al centro degli interessi di ricerca di un numero non irrilevante di studiosi, il diritto bizantino costituisce uno dei pilastri della storia della romanistica italiana, ed è in questi anni protagonista di una nuova stagione di studi. Manca tuttavia, in tale ambito, un volume, di taglio manualistico, sulle fonti del diritto bizantino, che si ponga nel solco delle oramai risalenti opere didascaliche di Luigi Siciliano Villanueva, Aldo Albertoni, Antonio d’Emilia, o delle pagine di Mario Amelotti (nei ‘Lineamenti’ diretti da Mario Talamanca). Per tali ragioni, è parso opportuno sottoporre all’attenzione della comunità scientifica una traduzione dal neogreco della terza edizione, accresciuta e aggiornata, de ‘Οι Πηγές του Βυζαντινού Δικαίου’, recente ed importante manuale (quasi un trattato) sulle fonti del diritto bizantino scritto da Spyros N. Troianos. La traduzione persegue pertanto finalità sia didattiche – ossia (in)formare nuove generazioni di studenti italiani sulle vicende delle fonti del diritto bizantino – sia scientifiche: si propone cioè di fornire agli studiosi uno strumento di pronta consultazione, con agevoli rinvii alle edizioni dei testi giuridici bizantini e alla dottrina più rilevante e/o recente, puntualmente annotata (e di sovente discussa) al- l’interno dell’apparato critico.
Esame della legge di età tiberiana che avrebbe disciplinato taluni profili della damnatio ad bestias
Esame della legge, di data incerta, che sanciva che i nati da unioni miste tra Romani e peregrini o Latini sprovvisti di connubium seguissero in ogni caso la deterioris parentis condicio.
Il presente contributo si inserisce tra le ricerche in corso di svolgimento nell’ambito del progetto “Palingenesie der römischen Senatsbeschlüsse (509 v.Chr. – 284 n.Chr.)”, finanziato dalla Alexander von Humboldt-Stiftung con un Sofja Kovalevskaja-Preis presso la Wilhelms-Westfälische-Universität Münster. Scopo primario del progetto è la restituzione palingenetica, dotata di un commento storico-giuridico, dei senatus consulta approvati negli otto secoli che vanno dalla fondazione della res publica romana sino all’ascesa di Diocleziano. Su un piano metodologico, la ricerca si richiama agli studi palingenetici condotti dal sottoscritto sulle deliberazioni senatorie dell’età di Claudio. In questa sede, ho ritenuto di sottoporre alla comunità scientifica un primo, circoscritto risultato della ricerca, dedicato a una prima ricostruzione dell’attività deliberativa del senato nel principato di Caligola. Un’epoca per la quale l’attenzione ai profili istituzionali risulta spesso negletta, essendo gli storici e gli storici del diritto vieppiù attratti dalla svolta dispotica del principato di Caligola e dalle vicende inerenti alla sua pretesa follia.
Sono tracciati i fondamenti e le linee essenziali del Progetto di ricerca PAROS
Esame delle principali deliberazioni senatorie inerenti alla disciplina della tutela processuale delle manomissioni fedecommissarie.
Attraverso un esame sistematico delle fonti, soprattutto di quelle epigrafiche, contenenti i verba di senatoconsulti approvati in età repubblicana e nel primo principato, il contributo tenta di analizzare la struttura e le formulazioni linguistiche dei senatoconsulti nell'esperienza romana. Questo approccio permette di esaminare l'evoluzione di tale struttura, e in particolare le variazioni occorse nel corso del tempo. Infine, il contributo esamina il ruolo e il significato dei commentarii nella dialettica tra magistrati e senato fino al periodo della tarda repubblica e all'età augustea, con riferimento specifico al problematico 'commentarius' citato nella lex municipii di Troesmis.
Era sinora assente, nel panorama scientifico degli studi sull’età del principato, una compiuta analisi, con connessa palingenesia, dei senatoconsulti emanati nel corso del principato di Claudio. Più specificamente, mancava una ricostruzione organica dell’attività amministrativa, normativa e giudiziaria del senato per questo periodo, cruciale tanto per la storia del diritto quanto per quella politica e istituzionale. Oltre alla ricostruzione del tenore e alla realizzazione di un compiuto commento dei senatus consulta emanati nel periodo in esame, l’indagine ricostruttiva operata nel presente volume ha prodotto una serie di risultati innovativi, legati all’esame delle singole delibere senatorie. Fra essi l’innovativa datazione di alcuni provvedimenti, la precisazione di svariati aspetti concernenti le cognitiones senatus, la definizione dei poteri conferiti a L. Vitellius nel 43 d.C., la puntualizzazione di alcuni aspetti dell’Oratio Claudii contenuta nel papiro BGU II 611 e così via elencando. L’analisi sistematica dell’attività dell’organo senatorio sotto l’imperatore Claudio ha da un lato confermato il rilievo di questo torno di tempo per l’evolversi dei rapporti fra il princeps e l’assemblea dei patres; dall’altro, ha sfatato alcuni ‘luoghi comuni’ della storiografia, dimostrando un ruolo ancora attivo del senato e una sua funzione di custode delle tradizioni repubblicane, venuta a scemare solo in età successiva.
A new interpretation of Propert. 4.11.65-66 enables us to suggest a dating of the Lex Iulia de adulteriis to the beginning of the summer of 17 BC, after the Ludi saeculares and before the election of the consuls for the 16 BC. This dating suggests a more organic placement of the lex Iulia de adulteriis in the context of Augustan criminal reforms. The essay is derived from a scientific dialogue with the unforgettable Tullio Spagnuolo Vigorita.
Si discute il nuovo trattamento stipendiale dei ricercatori universitari non confermati al primo anno di servizio, in ragione dei profili problematici d'interpretazione dell'art. 16 del D.lgs. 19/2012
Dalla lettura comparativa di Cic. Att. 1.12.1, 1.13.6 ed 1.14.7 e di brani pliniani e dello Ps.-Dioscoride è possibile definire la partecipazione di Cicerone alle malversazioni di Caius Antonius Hybrida, proconsole in Macedonia nel 62-60 a.C.
Edizione e commento di di un biglietto su carta intestata della Reale Accademia d’Italia, contenente una dichiarazione autografa di Salvatore Riccobono, datata 1 maggio 1943, volta a trarre in salvo la biblioteca di Edoardo Volterra durante il periodo del collasso dello stato fascista.
Ricostruzione della vicenda intellettuale di Edoardo Volterra con particolare riguardo allo studio dei senatoconsulti intrapreso dall'autore per circa mezzo secolo
Studio della disciplina del servo dato in pegno
Discussione critica dell'omonimo seminario di studi di Trani (28-29 ottobre 2011)
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