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Anna Lucia Denitto
Ruolo
Professore Ordinario
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Storia Società e Studi sull'Uomo
Area Scientifica
Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Settore Scientifico Disciplinare
M-STO/04 - Storia Contemporanea
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
A partire dalle condizioni estreme della "Puglia sitibonda", le popolazioni, i saperi esperti e le classi dirigenti hanno dato luogo nel corso del tempo a un ventaglio di pratiche e di politiche pubbliche differenti, espressione di concezioni diverse del rapporto tra l'uomo e le risorse e di una diversa visione del problematico bilancio idrico regionale. In questo volume si ricostruiscono le tappe e i caratteri del tentativo perseguito negli ultimi due secoli di rompere l'atavica condizione di deficit idrico della regione, portando acqua dalle regioni vicine e sfruttando le acque sotterranee. Si analizzano le politiche di grande infrastrutturazione realizzate per il rifornimento idrico, ma anche l'esaurimento della loro funzione storica e l'emergere di nuove priorità sociali, ambientali e politiche.
Si presentano alcuni risultati di un progetto di ricerca più ampio, che ha come obiettivo finale la costruzione di un atlante storico-geografico del territorio e degli insediamenti pugliesi in età modrna e contemporanea mediante l'uso delle nuove tecnologie e consultabile su Web-GIS.
Riflessioni sul dibattito scientifico e sui temi più innovativi della storia contemporanea dibattuti nei "Cantieri di Storia" della SISSCO (2001-2013)
Il volume presenta il panorama delle attività scientifiche svolte in un’area del Mezzogiorno d’Italia. La ricerca si inserisce nel quadro delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e, dunque, può anche essere interpretata come il risultato degli investimenti che il Paese Italia ha assegnato al Meridione sin dalla sua costituzione. Nel volume si ricostruisce il contributo che l’Università del Salento ha dato al suo territorio nello sviluppo della ricerca, soprattutto negli anni ’60-’70, quando il sistema dell’alta formazione e della ricerca scientifico-tecnologica (applicata) risultava molto carente se paragonato ad altre realtà nazionali. Una sezione del volume è dedicata alla storia della scienza nel Salento e ai suoi personaggi più significativi, che sin dall’Ottocento hanno svolto un ruolo significativo sul piano della ricerca scientifica e dell'innovazione
After the Italian unification, ruling classes were called not only to administer the new structures of power in the country, but also to contribute, with their different backgrounds, to the nation building and the education of citizens. Two young graduates in medicine and surgery, trained in the Tuscan academic and cultural context, followed two different paths in their profession, at the service of the society and of the «new Italy». Based on an unpublished private correspondence, this paper reconstructs the professional paths of the two friends, their life plans and aspirations to contribute to the country's civil and social transformation through their work. Guido Mugnaini was a doctor in small towns between Pisa and Livorno, while Cosimo De Giorgi was a scientist, and a prominent character of the education and cultural life in Southern Italy.
Storia del Mezzogiorno, transizioni di regime in Italia, Unione Europea
Il volume presenta il panorama delle attività scientifiche svolte nel Salento, con particolare riferimento ai contributi offerti dalle Facoltà scientifiche dell'Università del Salento. Una sezione del volume riguarda la storia delle ricerche scientifiche svolte nel XIX secolo nel Salento e analizza i contributi offerti da alcuni tra i più significativi studiosi salentini.
il saggio analizza il tortuoso e contraddittorio processo di spinte e controspinte per ridefinire le circoscrizioni amministrative in Puglia, caratterizzato dai movimenti autonomistici dei diversi territori subregionali e al tempo stesso dal potenziamento dello spazio regionale, che investe la Puglia con maggior intensità dal primo dopoguerra alla Repubblica. Sono ricostruiti gli esiti differenti della mobilitazione dei territori, le modificazioni del disegno amministrativo periferico con la nascita di due nuove province durante il fascismo; le aspirazioni deluse per la costituzione di nuove regioni nelle due aree periferiche della Puglia, presentate e respinte in occasione del dibattito nell’Assemblea Costituente; l’impianto e il primo funzionamento della Regione. Una riflessione conclusiva è rivolta, infine, alla recente proposta di riordino territoriale all’interno della discussione sulle riforme costituzionali. Il caso Puglia conferma il ridimensionamento dello stereotipo dell’inerzia della maglia amministrativa italiana e dimostra la sua natura negoziata .
Il caso di Santa Cesare Terme, piccola località situata sulla costa adriatica del Basso Salento, viene studiato all’interno delle dinamiche più generali, che durante il XIX e XX secolo investirono i tanti centri termali e di soggiorno estivo presenti in Italia. In quel periodo si registrò una tendenza generalizzata alla crescita, anche se in contesti diversamente sviluppati e con flussi turistici differenziati per classi sociali e servizi erogati.
This paper reconstructs the time-frames and ways through which public policy in Apulia has, over the last two centuries, attempted to reclaim the land in order to quench the populations' thirst and irrigate the fields. The aim is to analyse the distribution and the intertwining of territorial powers called upon to govern water resources in Apulia during the 19th and 20th centuries. The article examines the two main forms of intervention adopted: (i) the construction of complex systems of water projects to transport water from neighbouring regions to this region; (ii) the search for and exploitation of groundwater, either by public authorities or by the population. It highlights the conflicts of jurisdiction between the different protagonists in the territory, and the careless abuse of groundwater, through the increasing use of boring. It finally invokes the need for a comprehensive approach to the different uses of water and to an integrated water system on a suitable territorial basis.
L’articolo esamina gli scritti di carattere civile e politico pubblicati nel corso degli anni Sessanta da Vittorio Bodini sulla stampa periodica italiana contro la dittatura franchista, tenendo presente il dibattito storiografico più recente sull’ultima fase del franchismo e sul processo di transizione dalla dittatura alla democrazia. Bodini, uno degli intellettuali meridionali di respiro europeo e di orientamento socialista, è già un affermato ispanista, poeta, narratore, operatore culturale. L’analisi sul regime di Franco, la denuncia della violenza e della repressione esercitata dal Generale, la lotta in difesa degli oppressi e dei perseguitati, in particolare dei poeti e degli intellettuali, s’inseriscono pienamente nel contesto culturale e politico che caratterizza la trasformazione ambigua, contraddittoria, difficile della Spagna franchista.
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