Effettua una ricerca
Ulrike Marie Reeg
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI LETTERE LINGUE ARTI ITALIANISTICA E CULTURE COMPARATE
Area Scientifica
AREA 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore Scientifico Disciplinare
L-LIN/14 - Lingua e Traduzione - Lingua Tedesca
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
In diesem Beitrag werden sprachliche Phänomene des Deutschen ins Blickfeld gerückt, die in besonderem Maße kulturell markiert sind, deren Bedeutung deshalb für Fremdsprachenlerner/innen schwerer zu erschließen ist und die im Rahmen kontaktkultureller Situationen eine wichtige Rolle spielen. Es handelt sich dabei einmal um Phraseme (vorallem sogenannte pragmatische Phraseme), zum anderen um kulturspezifische Wörter, die im Kontext der interkulturellen Fremdsprachendidaktik bisher vergelichsweise weniger beachtet worden sind. Die Probleme, die Lernende von Deutsch als Fremdsprache bei der Bedeutungserschließung von Phrasmen und Kulturspezifischen Wörtern haben und die daraus resultierenden Schweirigkeiten, diese in der interkulturellen INteraktion adäquat zu verwenden bzw. auszuhandeln, werden aus kognitionswissenschaftlicher Perspektive als ein Problem kulturspezifischer Konzeptualisierung sowie Abrufbarkeit aus dem mentalen Lexikon erörtert. In Bezug auf das Verstehen und die adäquate Verwendung von Phrasmen und kulturspezifischen Wörtern hrücken hierbei die jeweils unterschieldichen, weil ebenfalls kulturspezifischen, Wissensrepertoires des Sprachbenutzer als Zugriffsdomäne ins Blickfeld. Den Abschluss bilden Überlegunegn zur didaktischen Einbettung von Phrasmene und kulturspezifischen Wörtern in den DaF-Unterricht.
I contributi raccolti in questo volume si confrontano secondo le piu recenti prospettive della ricerca e della prassi didattica con l'importanza della lingua parlata nell'insegnamento del tedesco come lingua straniera. Per un verso si presentano ricerche recenti nel campo della linguistica di di sicura rilevanza per una didattica fondata su basi scientifiche. Per altro verso si tratta invece di discutere le problematiche inerenti alle forme e agli obiettivi attraverso i quali la lingua parlata possa essere trasmessa in una lezione interculturale.
Vor dem Hintergrund der Diskussion um die Zielsetzung eines interkulturell ausgerichteten Fremdsprachenunterrichts werden in diesem Beitrag kognitionswissenschaftliche Annahmen ueber Formen mentaler Repraesentation, Wissensverarbeitung und Bedeutungserschliessung (frames, scripts, Inferenzen) skizziert und in Ueberlegungen zur Gestaltung fremdsprachlicher Lehr-/Lernkontexten einbezogen. Unter Beruecksichtigung der besonderen Rolle von Lehrenden als Kulturtraeger/inne/n und des Fremdsprachenunterrichts als Simulationsraum wird dabei auf relevante didaktische Prinzipien sowie moegliche Trainingsformen verwiesen. // Prendendo le mosse dalla discussione riguardo le finalità dell'insegnamento delle lingue straniere in prospettiva interculturale, obiettivo del contributo è ripercorrere i risultati e le posizioni delle scienze cognitive rispetto alle forme di rappresentazione mentale, di elaborazione del sapere e di costruzione del significato (frames, scripts, inferenze) e metterle in relazione con la riflessione su come organizzare contesti di apprendimento delle lingue straniere in tal senso. In coniderazioen del particolare ruolo del docente come portatore di cultura e della lezione di lingua come spazio di simulazione si discutono principi didattici di particolare rilevanza e si presentano possibili modalità di training.
This article opens outlining the Peter Koch and Wulf Oesterreicher’s model of conceptual written and spoken language on a continuum of proximity to distance, which was first published in 1985 and updated in 1994. The model had a rippling effect and instigated wide academic debate and vast research on its application to computerbased communication; Christa Dürscheid’s modification of this model including the aspects of syncronization, quasi-syncronization and asyncronisation relevant to digital communication forms is an example of such a response. Following this there are also examples of e-mail, chat and weblog corpora which could demonstrate, through syntax, morphology, lexis, specific signs, such as “smileys”, etc., the users’ desire to communicate orally. This on-going research should create awarness in the reader of the further issues and questions that could arise in response to the study.//Questo articolo delinea il modello di Peter Koch e Wulf Oesterreicher, pubblicato nel 1985 e aggiornato nel 1994, che riguarda l'oralità e la scrittura concettuale posizionandole in un continuum tra prossimità e distanza. Il modello ha avuto una risonanza notevole e ha stimolato un approfondito dibattito a livello accademico e una vasta ricerca sulla sua applicazione nel campo della comunicazione virtuale. Le modifiche del modello, applicate in seguito da Christa Dürscheid, includono gli aspetti di sincronizzazione, quasi-sincronizzazione e asynchronizzazione che sono particolarmente significativi per la comunicazione digitale. In questo contesto si analizzano, come esempi, corpora di e-mail, chat e weblog. Molto spesso le loro specificità sintattiche, morfologiche, lessicali, e anche il frequente uso di segni particolari, come ad esempio i cosidetti "smileys", dimostrano la volontà degli interlocutori di comunicare oralmente.
The aim of this paper is to explore the possibilities of using fictional texts, which focus on the topic of politeness, for interculturally oriented lessons of German as a foreign language. The advantages of this material are that strategies of politeness are invariably contextualized culturally and socially, thus offering students an opportunity to understand them linguistically, specifically, and in their broader cultural relationships. Through the use of significant text excerpts several didactic possibilities are offered; their function is to increase understanding of the phenomena of politeness and to teach/increase linguistic competence in this direction.
Im Zentrum dieses Beitrags stehen Texte des in Brasilien geborenen Autors Zé do Rock. Anhand von fom winde ferfeelt (1997) und deutsch gutt sonst geld zuruck (2002) werden mit Bezug auf sprachbiografische Aspekte sowie Selbst- darstellungen des Autors exemplarisch Inszenierungen gesprochensprachlicher Phänomene, sprachlicher Varietäten sowie kontaktkultureller, mehrsprachiger Handlungssituationen aufgezeigt und aus linguistischer Perspektive erläutert. Im Anschluss daran werden kognitive Aspekte der Rezeption skizziert und schließlich vor diesem Hintergrund − mit Blick auf die sprachliche Gestaltung der beiden Texte − Thesen in Bezug auf den Prozess der Rezeption zur Diskussion gestellt.
Der Beitrag bietet einen Überblick über den Schreibprozess und die wichtigsten, auf Deutsch verfassten Prosawerke des italienischstämmigen Autors Franco Biondi. Im Zentrum steht dabei die Analyse seines „lebensgeschichtlichen“ Schreibens, für das die kontinuierliche, auch experimentelle Auseinandersetzung mit dem Deutschen, dem Italienischen samt dialektaler und umgangssprachlicher Varietäten von Bedeutung ist. Basierend auf sozialpsychologischen Theorien zur Identitätskonstruktion wird in diesem Beitrag der Zusammenhang von Sprache(n) und Identität(en) vor allem an Hand der zwischen 1991 und 2012 erschienen Romane ausführlich untersucht und interpretiert.// Questo contributo offre una sovravisione del processo di scrittura e delle opere piú importanti in lingua tedesca dello scrittore Franco Biondi, di provenienza italiana. Al centro della sua scrittura “biografica” figura l’analisi del continuo e sperimentale uso del tedesco, dell’italiano, delle rispettive varietà dialettali e delle forme di linguaggio quotidiano. Sulla base di recenti teorie sociologiche e psicologiche sulla costruzione di identità, questo saggio analizza e interpreta il rapporto tra Lingue e Identità in particolare nei romanzi di Franco Biondi pubblicati tra il 1991 e 2012.
Ausgehend von Überlegungen zum Erstspracherwerb sowie der fundamentalen Bedeutung von Gesprochener Sprache in allen Lebenszusammenhängen, wird in diesem Beitrag der Nutzen zeitgenössischer Theatertexte in einem interkulturell ausgerichteten Deutsch-als-Fremdspracheunterricht diskutiert. Ziel dabei ist es, aufzuzeigen, dass die Analyse gesprochensprachlicher Phänomene in den Theaterdialogen zusammen mit einer dramapädagogischen Bearbeitung nicht nur wertvolle Einsichten in Aspekte des gesprochenen Deutsch liefert, sondern dass das spielerische Experimentieren mit signifikanten mündlichen Äußerungsformen zu einer zusätzlichen, intensiven Spracherfahrung verhilft. Auf diese Weise werden Lernende auf kulturelle Begegnungssituationen vorbereitet und denkbaren Sprachhemmungen kann bereits im Vorfeld effektiv vorgebeugt werden.//Nel presente contributo,partendo da riflessioni teoriche sull'acquisizione della prima lingua e dall' importanza fondamentale della lingua parlata in tutti i contesti dell'esistenza, si discuterà dei vantaggi offerti da testi teatrali contemporanei in una lezione di tedesco come lingua straniera orientata in direzione interculturale. L'obiettivo è mostrare come l'analisi di fenomeni legati alla lingua parlata nei dialoghi teatrali insieme as un'elaborazione dramatica di impianto pedagogico conduca a preziose conoscenze sugli aspetti del tedesco parlato. La sperimentazione ludica con significative forme d'espressione orale aiuta inoltre, a vivere una ulteriore, intensa esperienza linguistica. In tal modo si preparano idiscenti a situazioni di incontro culturale affronrando con eficia in anticipo le prevedibili inibizioni linguistiche.
Der Beitrag beschäftigt sich vor dem Hintergrund sozialpsychologisch orientierter Identitätsforschung mit dem Problem der Konstruktion von Sprachidentität als Selbstidentifikation mit Sprache. Dabei wird Mehrsprachigkeit als didaktisches Prinzip reflektiert und Möglichkeiten des Aufbaus und der Aushandlung von Sprachidentität auch durch Formen der Selbstnarration und Selbstinszenierung im FRemdsprachenunterricht diskutiert.
In questo contributo si indaga sulla pubblicita come argomento di particolare rilievo nell'ambito dell'insegnamento di Lingua e Traduzione Tedesca nei corsi di Laurea Triennale delle universita italiane. In considerazione del recente dibattito in ambito europeo riguardo la necessita di fornire un approccio orientato alla pratica nell'insegnamento universitario, obbiettivo di questo articolo e di esporre le possibilita di acquisizione di competenze e conoscenze legate alla sfera professionale. Si analizza, inoltre, il potenziale didattico del linguaggio pubblicitario come riferimento centrale di una proposta formativa sviluppata in tal senso.
Condividi questo sito sui social