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Ferdinando Parente
Ruolo
Professore Ordinario
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE
Area Scientifica
AREA 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/01 - Diritto Privato
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Gli Enti Ecclesiastici, sopperendo alle deficienze del comparto sanitario pubblico italiano, si sono spesso ritrovati ad assolvere un ruolo di primaria importanza nella società civile. Il ricorso a strutture imprenditoriali autonome come quelle ospedaliere avrebbe dovuto dotare tali enti di autosufficienza economica, ma le inefficienze operative e gestionali dei vertici e la carenza dei sistemi di controllo esterni ha inevitabilmente segnato la crisi del sistema. Sul piano giuridico, constatata la qualificazione di imprenditore commerciale in capo agli Enti Ecclesiastici ospedalieri, il richiamo all'applicazione delle regole della responsabilità patrimoniale e dell'assoggettamento alle procedure concorsuali, è incontrovertibile.
From the perspective of the protection of individual and collective health, the Constitution regulates the legality of health activity on the body of the person on the distinction between the medical procedure that takes place within a compulsory treatment and health activity that goes from this category rules (art. 32, comma 2, cost.). The rule prescribed by the judicial system for administering system of cares and access to medical treatment, therefore, is based on the “consent” of those concerned: regardless of age, to intervene legitimately on the body, the physician must always obtain the prior consent of the patient or other qualified entities, unless the medical activity does not fall within the mandatory treatment. Over time, the regulatory system has accompanied the parameter of ‘consensus’ of a peculiar qualification: the adequacy of the information. Consent to medical procedure, therefore, became “ informed”: current sources state, it is no longer enough just a simple consensus, but it must be given by the person concerned knowingly, after appropriate medical information. Consensus is defined as informed only if the doctor provides the patient with all information related to treatment, so that the manifestation of the will to be conscious and aware. If the information provided by health care personnel are not adequate, the consent may not be congruent, neither aware nor lawful and give rise to liability. In the present case, the medical responsibility will not have basis in the absence of consent, but in the lack of information. As a matter of fact, violation of obligation to provide information and the provision of incomplete information do not allow the patient to express a free consensus, informed and aware, and therefore constitute a medical default, source of professional liability.
The phenomenon of globalization has accentuated the necessity to protect social rights. These rights are, alongside an economic globalization, a legal globalization with a human face, which places at the Centre of the development process and its values. It involves an organization model of personal relationships inspired social constitutionalism, which limited size that subjecting the sovereign power in function of the needs of social rights. In the Italian Constitution and in the universal human rights, solidarity is a fundamental value expressed in social gatherings of the person’s membership, against weak categories and State commitment to remove obstacles to economic and social order that restrict the development of the human person. The prospect confirms the multidimensional nature of human rights, characterized by a moral dimension and a legal dimension, and allows you to overcome the differences between the freedom and equality of individuals.
Il coinvolgimento del privato nell'azione di pianificazione e nell'individuazione delle finalità di pubblico interesse valorizza il parametro della concertazione degli interessi differenziati e rende il modello negoziale una figura di programmazione a fruibilità generale, sottoposta ai principi del codice civile in materia di obbligazioni e di contratti, nei limiti della compatibilità con il corretto esercizio della funzione pubblica.
La famiglia è un fenomeno metagiuridico, ossia una formazione sociale in cui si attua la dialettica dei legami parentali. In virtù dei mutamenti sociali, alla tradizionale configurazione della famiglia fondata sul principio di autorità, nel tempo, si sono affiancati altri modelli familiari, ispirati al principio di libertà. In questa dinamica, è risultata decisiva l’opera della Corte costituzionale, che ha cercato di adeguare le norme del codice civile ai principi della Costituzione. Nel divenire della realtà sociale, quindi, la famiglia, da società autoritaria, connotata dalla posizione di sudditanza della donna al marito, ha assunto sempre più la fisionomia di comunità aperta, funzionale al pieno e libero sviluppo della persona. In questo scenario, per tutelare la famiglia di fatto senza stravolgere i caratteri della famiglia matrimoniale, è necessario intervenire con un nuovo progetto identitario, diretto alla promozione della persona, nel rispetto della diversità di genere degli individui.
L'emersione valoriale della persona - all'interno dell'ordinamento giuridico - e l'accentuarsi dello sviluppo delle neuroscienze e delle biotecnologie applicate all'uomo sollecitano l'individuazione di nuove situazioni soggettive ad alta densità assiologica e di più incisivi strumenti normativi mirati alla salvaguardia della persona.
Il coordinamento tra le norme sui diritti civili e sociali e le disposizioni sui principi fondamentali dell'ordinamento consente di annoverare la libertà matrimoniale tra i diritti inviolabili dell'uomo per garantire la piena esplicazione della personalità, in ordine all'instaurazione del rapporto di coppia. La visuale è in linea con le disposizioni della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e con le norme della Carta di Nizza, sui diritti fondamentali dell'Unione europea. In questo quadro normativo, la libertà matrimoniale, dalla tradizionale connotazione di libertà di contrarre o non contrarre matrimonio, assume la nuova configurazione di libertà degli affetti e di autonomia di gestione delle relazioni personali e di coppia.
Negli ordinamenti giuridici moderni, basati sulla centralità del valore della persona, è essenziale un avanzato Stato sociale di diritto e prioritario l’obiettivo di coniugare la legalità dei comportamenti con l’effettività della giustizia sociale. Questo modello organizzativo, oltre a riconoscere i diritti individuali e i diritti sociali, richiede uno sviluppo pacifico delle relazioni tra gli Stati, che presuppone il diritto alla sicurezza. La prospettiva consente d’individuare una stretta relazione tra il sentimento di giustizia e la pace sociale, sia pure nella storicità dei principi e delle regole giuridiche. Difatti, sul piano storico, le problematiche legate all’ingiustizia sociale hanno avuto sempre come concausa manifestazioni di insoddisfazione e di impotenza, a fronte di bisogni esistenziali disattesi, di lesione dei diritti umani e di mancato rispetto della dignità della persona. Perciò, il fenomeno della pace assume non solo un valore giuridico, ma pure un rilievo economico, etico, religioso, morale e sociale. In questa prospettiva, il diritto alla pace, quale opus iustitiae, insieme ai tradizionali diritti della persona – la vita, l’integrità, la salute, la dignità, l’identità, la libertà, la solidarietà -, può farsi rientrare tra i diritti inviolabili dell’uomo (art. 2 cost.), meritevoli di una tutela assoluta ed incondizionata.
In forza delle Costituzioni del secondo dopoguerra e del processo di integrazione comunitaria, iniziato con il Trattato di Roma del 25 marzo 1957, proseguito con la Carta di Nizza del 7 dicembre 2000 e completato con il Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007, il passaggio da una concezione dell’individuo come “soggetto” di diritto alla nozione dell’individuo come “persona” si è imposto progressivamente negli ordinamenti nazionali e nel sistema comunitario tanto da orientare in maniera decisa la produzione normativa verso la tutela integrale della persona. Questa impostazione porta a ribadire che la persona è il valore fondante dell’ordine giuridico, centro di imputazione di interessi esistenziali, legati al dinamismo della vita dell’uomo.
Il crescente interesse delle istituzioni nazionali e sovranazionali per l'individuo e il riconoscimento delle libertà fondamentali a sostegno dello sviluppo della persona hanno indotto il legislatore ad adeguare il contenuto del sistema normativo alla nuova realtà sociale e a delineare i fenomeni individuali meritevoli di tutela nell'assetto della socialità. Nell'analisi della fenomenologia della soggettività, la constatazione ha suggerito un mutamento di ottica rispetto all'approccio tradizionale, che ha consentito di assegnare alla persona una posizione focale e rimodulare le relazioni intersoggettive e le tutele individuali, senza depotenziare i valori della solidarietà. Difatti, l'emersione valoriale della persona, all'interno dell'ordinamento giuridico, e l'accentuarsi dello sviluppo delle neuroscienze e delle biotecnologie applicate all'uomo hanno sollecitato l'individuazione di nuove situazioni soggettive ad alta densità assiologica e di più incisivi strumenti normativi mirati alla salvaguardia della persona, al di là dei vincoli territoriali, culturali e di razza.
Il lavoro prospetta una lettura unitaria del fenomeno assicurativo attraverso l'interrelazione con il codice del consumo, che valorizza il tuolo dei doveri di protezione nella tutela dell'assicurato, quale contraente-consumatore.
Nell'analisi della fenomenologia della soggettività, la centralità della persona nel sistema ordinamentale consente di rimodulare le relazioni intersoggettive e le tutele individuali senza depotenziare i valori della solidarietà.
Nella prospettiva embriologica, la vita dell’umano costituisce un continuum in ordine al quale non è concepibile un inizio giuridico diverso da quello naturale. Difatti, il processo di formazione dell’individuo è configurabile come unitario, non soggetto alla determinazione di una soglia che comporta un fattore ineliminabile di opinabilità.
In the category of social formations, since ancient times, the family has taken on the appearance of organic and peculiar social group, having the primary function of meeting the needs of its members and their sustenance and protection. By virtue of the social changes, the traditional configuration of the apical family, founded on the principle of authority, over time, have been joined by other models of aggregate family, inspired by the principle of freedom. In the vision of the family, therefore, under the thrust of times, has changed the structure of power, which, from a monocracy power, became diarchy power, even when not pluralistic. In this passage was decisive the role Constitutional Court, which has attempted to adapt the rules of the Civil Code and the rules related to the principles and values of the Constitution. In the diachronic sources and in the evolution of social reality, the family, from the closed society and authoritarian, characterized by the position of mere subjection of the woman to her husband, has increasingly assumed the character of an open community, in which the personality of the individual matures in a natural way, sometimes supported, but never oppressed by the state. The connotation has strengthened the primary function of the family as a place of suffering, feelings and solidarity.
Il crescente interesse delle istituzioni nazionali e sovranazionali per l'individuo e il riconoscimento delle libertà fondamentali a sostegno dello sviluppo della persona hanno indotto il legislatore ad adeguare il contenuto del sistema normativo alla nuova realtà sociale e a delineare i fenomeni individuali meritevoli di tutela nell'assetto della socialità. Nell'analisi della fenomenologia della soggettività, la constatazione ha suggerito un mutamento di ottica rispetto all'approccio tradizionale, che ha consentito di assegnare alla persona una posizione focale e rimodulare le relazioni intersoggettive e le tutele individuali, senza depotenziare i valori della solidarietà. Difatti, l'emersione valoriale della persona, all'interno dell'ordinamento giuridico, e l'accentuarsi dello sviluppo delle neuroscienze e delle biotecnologie applicate all'uomo hanno sollecitato l'individuazione di nuove situazioni soggettive ad alta densità assiologica e di più incisivi strumenti normativi mirati alla salvaguardia della persona, al di là dei vincoli territoriali, culturali e di razza.
To the Editor: Nonvalvular atrial fibrillation (NVAF) is the most common sustained arrhythmia encountered in clinical practice and is associated with a 5-fold increased risk for stroke (1). Moreover, patients with NVAF often suffer from atherosclerotic complications such as acute myocardial infarction (AMI) (2). Peripheral artery disease (PAD) is an established marker of systemic atherosclerosis but its prevalence in NVAF is still unclear. We reasoned that inclusion of ankle-brachial index (ABI), which is an established tool for diagnosis of PAD (3), in the CHA2DS2-VASc (4) score would better define the prevalence of vascular disease. Toaddress this issue, the ItalianSociety of InternalMedicine (SIMI) established an Italian registry documenting ABI inNVAF patients. The Atrial Fibrillation Registry for the ARAPACIS (Ankle- brachial Index Prevalence Assessment: Collaborative Italian Study) study is an independent research project involving all Regional Councils of SIMI. The first objective of the study was to estimate the prevalence of ABI 0.90 in NVAF patients. Consecutive patients with NVAF referred to internal medicine wards were eligible for the enrollment. Enrollment started in October 2010 and continued until October 30, 2012. Patients were enrolled if they were 18 years or older and had a diagnosis of NVAF, recording during the qualifying admission/consultation or in the preceding 12 months, and if it was possible to obtain the ABI measurement. Exclusion criteria included the following: acquired or congenital valvular AF, active cancer, disease with life expectancy <3 years, hyperthyroidism and pregnancy. We initially planned to include 3,000 patients. The Data and Safety Monitoring Board (Online Appendix) decided to perform an interim analysis to assess the prevalence of ABI in the enrolled populationsdas a higher than expected prevalence of low ABI was detecteddand decided to interrupt the patients’ enrollment. The sample size was amended as follows: a sample of 2,027 patients leads to the expected prevalence of 21% with a 95% confidence interval width of 3.5% (StataCorp LP, College Station, Texas). Among the 2,027 NVAF patients included in the study, hyper- tension was detected in 83%, diabetes mellitus in 23%, dyslipidemia in 39%, metabolic syndrome in 29%, and smoking in 15%. At least 1 atherosclerotic risk factor was detected in 90% of patients. The NVAF population was at high risk for stroke, with only 18% having a CHA2DS2-VASc score of 0 to 1, while 82% had a risk 2. Despite this, 16% were untreated with any antith- rombotic drug, 19% were treated with antiplatelet drugs (APs), and 61% with oral anticoagulants (OAC); 4% of patients were treated with both APs and OAC. Among the AF population, 428 patients (21%) had ABI 0.90 (69%); 204 patients (10%) had ABI 1.40 (Fig. 1). ABI recorded only in 1 leg was excluded from the analysis (n ¼ 14). ABI 0.90 progressively increased from paroxysmal to permanent NVAF (18%, tensive (88% vs. 82%; p ¼ 0.032), diabetic (34% vs. 20%; p < 0.0001), or smokers (20% vs. 14%; p ¼ 0.0008), or to have experi- enced transient ischemic attack or stroke (17% vs. 10%; p < 0.001). 21%, 24%; p ¼ 0.0315). NVAF patients with ABI 0.90 were more likely to be hyper- NVAF patients with ABI 0.90 had a higher percentage of CHA2DS2-VASc score 2 compared with those with ABI >0.90 (93% vs. 82%; p < 0.0001). significantly associated with a smoking habit (odds ratio [OR]: 1.99; 95% confidence interval [CI]: 1.48 to 2.66; p < 0.0001), diabetes (OR: 1.93; 95% CI: 1.51 to 2.46; p < 0.0001), age class 65 to 74 years (OR: 2.05; 95% CI: 1.40 to 3.07; p < 0.0001), age Logistic regression analysis demonstrated that ABI 0.90 was class 75 years (OR: 3.12; 95% CI: 2.16 to 4.61; p < 0.0001), and history of previous transient ischemic attack/stroke (OR: 1.64; 95% CI: 1.20 to 2.24; p ¼ 0.002). Vascul
La famiglia è un fenomeno metagiuridico, ossia una formazione sociale in cui si attua la dialettica dei legami parentali. In virtú dei mutamenti sociali, alla tradizionale configurazione della famiglia fondata sul principio di autorità, nel tempo, si sono affiancati altri modelli familiari, ispirati al principio di libertà. In questa dinamica, è risultata decisiva l’opera della Corte costituzionale, che ha cercato di adeguare le norme del codice civile ai principi della Costituzione. Nel divenire della realtà sociale, quindi, la famiglia, da società autoritaria, connotata dalla posizione di sudditanza della donna al marito, ha assunto sempre piú la fisionomia di comunità aperta, funzionale al pieno e libero sviluppo della persona. In questo scenario, per tutelare la famiglia di fatto senza stravolgere i caratteri della famiglia matrimoniale, è necessario intervenire con un nuovo progetto identitario, diretto alla promozione della persona, nel rispetto della diversità di genere degli individui.
The l. 27 January 2012, n. 3, entitled «Provisions on usury and extortion, as well as the settlement of over-indebtedness crisis», introduced in the legislative system a regulatory instrument that allows the debtor “not fallible” to pursue the effect release from debt, without renouncing to the needs of everyday life. The technical means for the settlement of the debt has been identified in the restructuring of the debt between the creditor and the debtor, entered into a “settlement procedure of the crisis”, which is regulated by the legislature in an analytical way. The prerequisite for access to the procedure of restructuring is the situation of over-indebtedness of the beneficiary, the legislature defined in terms of “persistent imbalance” between the obligations and the highly liquid assets of the debtor, that is, between the total mass of the debt and the part of assets, allowing you to regularly fulfill our obligations. The effectiveness of the restructuring agreement is subject to the approval of the court of the place of residence or registered office of the debtor and membership-based creditors representing at least seventy percent of the credits. At a time of deep economic and financial crisis, marked by a rise in unemployment, a decline in consumer spending, a rise in the tax burden and the cost of access to services, the restructuring agreement tends to reconcile the reasons for the creditor and those of the debtor to facilitate the fulfillment of the debt and ensure a dignified life to the debtor and his family.
La l. 27 gennaio 2012, n. 3, rubricata «Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento», ha introdotto nel sistema ordinamentale uno strumento normativo che consente al debitore «non fallibile» di perseguire l’effetto esdebitatorio, senza rinunziare alle esigenze della quotidianità. Il mezzo tecnico per il soddisfacimento del credito è stato individuato nell’accordo di ristrutturazione del debito tra il creditore e il debitore, inserito in una «procedura di composizione della crisi», disciplinata in modo analitico dal legislatore. Il presupposto per l’accesso alla procedura di ristrutturazione è nella situazione di sovraindebitamento del beneficiario, che il legislatore definisce in termini di «perdurante squilibrio» tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile del debitore, ossia tra la massa complessiva del debito e quella parte del compendio patrimoniale che consente di adempiere regolarmente le obbligazioni assunte. L’efficacia dell’accordo di ristrutturazione è subordinata all’omologazione del tribunale del luogo di residenza o della sede del debitore e presuppone l’adesione dei creditori che rappresentino almeno il settanta per cento dei crediti. In un momento di profonda crisi economica e finanziaria, segnata da un aumento della disoccupazione, da una contrazione dei consumi, da un innalzamento della pressione fiscale e dei costi di accesso ai servizi, l’accordo di ristrutturazione tende a contemperare le ragioni del creditore e quelle del debitore per agevolare l’adempimento del debito e assicurare una vita dignitosa all’indebitato e alla sua famiglia. *** The l. 27 January 2012, n. 3, entitled 'Provisions on usury and extortion, as well as the settlement of over-indebtedness crisis', introduced in the legislative system a regulatory instrument that allows the debtor "not infallible" to pursue the effect release from debt, without renouncing to the needs of everyday life. The technical means for the settlement of the debt has been identified in the restructuring of the debt between the creditor and the debtor, entered into a "settlement procedure of the crisis", which is regulated by the legislature in an analytical way. The prerequisite for access to the procedure of restructuring is in the situation of over-indebtedness of the beneficiary, the legislature defined in terms of "persistent imbalance" between the obligations and the highly liquid assets of the debtor, that is, between the total mass of the debt and the part of assets, allowing you to regularly fulfill our obligations. The effectiveness of the restructuring agreement is subject to the approval of the court of the place of residence or registered office of the debtor and membership-based creditors representing at least seventy percent of the credits. At a time of deep economic and financial crisis, marked by a rise in unemployment, a decline in consumer spending, a rise in the tax burden and the cost of access to services, the restructuring agreement tends to reconcile the reasons for the creditor and those of the debtor to facilitate the fulfillment of the debt and ensure a dignified life to the debtor and his family.
In modern judicial systems, based on the centrality of the value of the person, it is essential an advanced social state of law and it is a priority the objective of combining the legality of the behavior with the effectiveness of social justice. This organizational model, in addition to recognizing individual rights and social rights, requires a peaceful development of relations between states, which implies the right to security. The perspective allows to identify a close relationship between the sense of justice and social peace, even in the historicity of the principles and rules of law. As a result, from a historical point of view, the issues related to social injustice have always had as a contributory cause manifestations of dissatisfaction and helplessness, in the face of existential needs not respected, lesion of human rights and disrespect the dignity of the person. Therefore, the peace phenomenon takes not only a legal relief , but also an important economic, ethical, religious, moral and social one. In this perspective, the right to peace, as iustitiae opus, along with the traditional rights of the person –the life, integrity, health, dignity, identity, freedom, solidarity -, may be included among the fundamental human rights (article. 2 cost.), deserving of protection is absolute and unconditional.
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