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Francesco Giacomo Viterbo
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Scienze Giuridiche
Area Scientifica
Area 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/01 - Diritto Privato
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH2 Institutions, Values, Environment and Space: Political science, law, sustainability science, geography, regional studies and planning
Settore ERC 3° livello
SH2_4 Legal studies, constitutions, comparative law
L'Autore commenta il nuovo articolo del codice civile introdotto dalla l. n. 220 del 2012 che consente all'assemblea condominiale di deliberare con una specifica maggioranza l'installazione di un impianto di videosorveglianza sulle parti comuni dell'edificio. Tale articolo pone soprattutto il problema del giusto bilanciamento tra l'interesse a tutelare la sicurezza del condominio e l'interesse alla tutela della riservatezza e alla protezione dei dati delle persone che frequentano l'edificio.
Si propone una riflessione sulla progressiva rilevanza dei bisogni primari della persona nella costante evoluzione della disciplina condominiale. Il collegamento tra le regole di fruizione e gestione delle parti comuni condominiali e i diritti fondamentali dei condomini che a vario titolo vi partecipano pone il problema della delimitazione dei tradizionali ambiti di attuazione dell’autonomia collegiale dell’assemblea e individuale dei singoli partecipanti e del difficile bilanciamento tra interessi e valori in concorso e in competizione tra loro nei singoli casi pratici. La necessità di tutela degli interessi umani connessi all’abitare e alla fruizione di beni e servizi comuni per la soddisfazione di bisogni primari ed esistenziali giustifica la natura inderogabile di alcuni aspetti della disciplina condominiale introdotti o modificati dalla riforma del 2012.
Negli ultimi decenni la proprietà condominiale si è profondamente trasformata ed evoluta ed il sistema ordinamentale ha cercato di adeguarsi con la riforma introdotta dalla l. n. 220/12. Si propone una riflessione sulle nuove norme del Codice civile che pongono il problema del bilanciamento tra la tutela della proprietà e la necessità di tutela degli interessi umani connessi all’abitare e alla fruizione di beni e servizi comuni. L’analisi si indirizza sull’àmbito dei poteri dell’assemblea e dei singoli condomini in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche, all’installazione di sistemi di videosorveglianza, al possesso di animali domestici e ad altri bisogni primari della persona. La disciplina vigente dei rapporti di condominio attende ancora di essere compiutamente attuata a salvaguardia dei fondamentali diritti delle persone che a vario titolo vi partecipano. In recent decades, condominium models have been transformed and evolved and the legal system has tried to adapt to this, through the reform introduced by l. n. 220/2012. The Author remarks are addressed on the new Civil code provisions that raise the problem of the balancing test between estate ownership protection and the need for human interests protection related to housing and to fruition of common goods and services. The analysis focuses on the individual owners rights about removing “architectural barriers”, installing video-surveillance systems, cohabiting with pets and other personality basic needs. The current provisions on condominium relationships are still waiting to be fully implemented to safeguard fundamental personality rights.
L’Autore analizza i presupposti identificativi e le funzioni del servizio di consulenza in materia di investimenti, evidenziando le diverse fasi di evoluzione della disciplina del servizio in correlazione con la crescente complessità dei mercati finanziari. Particolare attenzione è dedicata alla differenziazione della consulenza in materia di investimenti rispetto agli altri servizi di investimento, alle altre figure di consulenza dell’economia finanziaria e ai contratti di consulenza diffusi nell’economia reale. Sono altresì analizzati i profili essenziali della corrispondente figura contrattuale, i cui effetti si riverberano sulla regolamentazione del rapporto tra intermediario e cliente e sulla qualità del servizio.
analisi della disciplina del condominio con riferimento agli atti di destinazione
One of the criteria set out by EU legislation for making personal data process-ing legitimate is the performance of a contract. Having regard to both the infinite variety in the contractual relations that can give rise to personal data protection issues and the increasingly central role of information for a proper functioning of the markets, the distinctive regime governing personal data protection provides an opportunity to reflect on the ways in which aspects of privacy and personal data processing are regularly negotiated in everyday life and on the dangers to the fundamental rights of data subjects that can stem from the inadequate exercise of contractual freedom in this respect. The aim of the paper is to verify whether a form of self-regulation based on negotiation may be appropriate and useful, and whether/how the widespread phenomenon of weak bargaining positions currently characterising market relations can spread to choices relating to personal information. This issue will be analysed in order to find the legal ground of data processing when personal data are processed by a company which offers services free-of-charge, namely when one’s consent to the processing of personal data is required in exchange for the granting of an online personalised service.
Lo studio monografico analizza, sotto il profilo strutturale e funzionale, il concreto modo di operare del controllo di abusività delle clausole nella contrattazione bancaria con i consumatori. L’analisi punta ad evidenziare i criteri e i principi a tal fine elaborati dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia e le relative ricadute applicative nella giurisprudenza interna, con particolare riguardo alla casistica esaminata negli ultimi anni dall’ABF. Il quadro che ne deriva accentua il lungo cammino che ancora deve essere compiuto nella prospettiva dell’armonizzazione e dell’uniformità delle tutele, l’esigenza di un rapporto più dialogante tra le Corti e i sistemi ADR cui è affidata una parte crescente del contenzioso, e la centralità del ruolo dell’interprete nel rendere effettiva la tutela del consumatore in relazione alle concrete circostanze della negoziazione e, soprattutto, all’insieme dei mezzi giuridici offerti dal sistema per le suddette finalità di protezione.
La disciplina del «Gruppo Bancario Cooperativo» (GBC) è alla base di una recente riforma strutturale del credito cooperativo. Il modello organizzativo e contrattuale del GBC appare come un unicum nel quadro del nostro ordinamento sia sotto il profilo strutturale, sia sotto il profilo funzionale. Ciò che contraddistingue tale modello sono la variabilità della struttura e le modalità di esercizio dei poteri di direzione e coordinamento della capogruppo, che seguono un meccanismo di intervento graduale e flessibile. I poteri attribuiti alla capogruppo ed il contenuto minimo del contratto di coesione riflettono l’esigenza che i rapporti tra capogruppo e singole BCC siano improntati a fiducia, ai princípi di democraticità e leale collaborazione e al rispetto di meccanismi riconducibili al principio di sussidiarietà e di prossimità per cui il potere decisionale è di norma esercitato dagli organi delle banche locali salvo il coinvolgimento del sottogruppo territoriale e della capogruppo, la cui intensità varia in relazione al livello di adeguatezza delle scelte operate al livello locale. L’analisi si focalizza, altresí, sul profilo dei controlli preventivi e successivi sul contratto di coesione previsti a tutela del mercato e delle parti coinvolte.
Traendo spunto da recenti innovative pronunce giurisprudenziali, lo studio indaga il tema principale del modo di applicare i criteri e le regole di determinazione dell’an e del quantum dell’assegno di divorzio stabilite dall’art. 5, comma 6, l. div., per dimostrare che non è ragionevole stabilire a priori un procedimento meccanico e rigido, volto a riconoscere se l’assegno è, o no, dovuto e poi quantificarlo, che sia applicabile a tutti i casi. Occorre, invece, che la valutazione sia fatta caso per caso, nell’àmbito di un procedimento interpretativo unitario, applicando i criteri stabiliti dalla legge in maniera flessibile, adeguata alle peculiarità dei singoli casi concreti e, soprattutto, coerente ai princípi costituzionali.
Il saggio analizza le fattispecie di rinuncia del comproprietario al suo diritto sul bene comune (artt. 1104 e 882 c.c.) e del condomino ai propri diritti sulle parti comuni dell'edificio (art. 1118 c.c., vecchia e nuova formulazione). Per poter stabilire se e con quali effetti il comproprietario – nell’accezione più lata di questo termine – può rinunziare al suo diritto, occorre valutare in ogni singolo caso tutte le circostanze necessarie a individuare l’interesse specificamente perseguito dal titolare, la funzione dell’atto e le sue conseguenze anche rispetto alla sfera giuridica degli altri compartecipi e di eventuali terzi aventi causa, l’impatto sulla titolarità e sulla gestione economica del bene sul quale si indirizza il diritto rinunziato. Tali aspetti attengono tanto al profilo dinamico di una vicenda potenzialmente estintiva o modificativa della situazione soggettiva inerente a una res, quanto al profilo della meritevolezza degli interessi che l’atto negoziale è diretto a realizzare, tenuto conto dei relativi riflessi su un insieme di situazioni e rapporti facenti capo ad altri soggetti ed aventi ad oggetto la medesima res.
L'Autore si sofferma sulla questione del regime giuridico da applicare nell'ipotesi in cui l'iniziativa di installare un sistema di videosorveglianza venga assunta all'interno di un edificio oggetto di proprietà individuale, parzialmente concesso in godimento (locazione e/o in comodato) a terzi. La questione involge due aspetti: l'applicabilità delle norme in materia di protezione dei dati personali rispetto alle operazioni di trattamento di dati conseguenti all'uso dell'impianto; e la possibilità per le persone che possono essere riprese di invocare il rispetto della riservatezza sotto il duplice profilo della inviolabilità del domicilio e della tutela penalistica contro eventuali interferenze illecite nella vita privata. Si propongono alcune osservazioni critiche a Cass. civ. 9 agosto 2012, n.14346.
La giurisprudenza costituzionale degli Stati europei e quella della Corte EDU dimostrano che un controllo può essere effettuato sia a livello sovranazionale sia a livello interno sulla regolamentazione dei presupposti del mutamento di sesso e dei suoi effetti nelle relazioni familiari, per lo piú incentrato sul rispetto dei diritti fondamentali e dei princípi di proporzionalità e ragionevolezza. Le vicende italiane susseguitesi prima e dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili ne offrono un modello significativo, dal quale si evince che, laddove si sia costituita una famiglia, è compito dell’ordinamento favorire e preservare il valore della continuità dei rapporti giuridici familiari, della vita insieme.
Si propone una riflessione sul ruolo degli intermediari e sulla funzione dei servizi di investimento prestati su base personalizzata, per sottolineare la probabile inadeguatezza di schemi relazionali standardizzati, mutuati dall’economia reale e sempre piú diffusi in Italia nella prassi dei rapporti contrattuali tra intermediari e clienti. Un’esigenza sempre piú avvertita nell’economia finanziaria è di garantire un’assistenza effettiva ai risparmiatori meno esperti ed avveduti al fine di fornir loro una tutela preventiva e di porli cosí al riparo dai fallimenti e dalle distorsioni dei mercati.
The A. explores the theories on the legal drafting, investigating the reasons of its development as a subject regulated by legal system inside and in European Law. The focus is on the different way the legislator defines the formal structure and the substantial content of legal texts with respect to the model of Civil Code. Concerning the civil law, the aim is to improve the quality of the political determinations on the market and, particularly, to control the impact of regulation on society and on development of the market itself. In the final reflections, the A. underlines the fundamental role of Constitution in the inside legal system and refers to debate in ‘Assemblea Costituente’ as a model of political debate that could produce a fair «battle for juridical signification».
The recent judgment of the European Court of Justice of 13 May 2014 (hereinafter: the Judgment) focused on the activity of the Google platform as a provider of content, including personal data; this activity consists of locating information published on the web by third parties, indexing it automatically, storing it temporarily and finally making it available to internet users according to a particular order of preference. The Court has stated that these operations must be classified as ‘processing’ (within the meaning of Directive 95/46), and are activities that can be distinguished from and are additional to the activities carried out by publishers of websites, and have additional effects on the data subject’s fundamental rights. This means that, especially in an online environment, the types of data processing as well as the rules to be applied are becoming more diversified, even when considering the rights that can be exercised by data subjects. The key question to be answered is therefore not whether but how data protection principles and rules have to be applied in each specific case. This can be illustrated by the measures set forth by the Italian Garante per la protezione dei dati personali (hereinafter: the Garante) in order to bring the processing of personal data carried out under Google’s new privacy policy into line with the Italian Data Protection Code. These measures tackle the problem of applying ‘criteria for making data processing legitimate’ and ‘principles relating to data quality’ on the internet, and focus on the legal requirements for the data subject’s prior consent as well on the processing arrangements to be chosen by the provider with respect to a wide array of features offered to its users. It is exactly on this ground that one point of connection between the Data Protection Directive and the e-Privacy Directive will be analysed. The importance of consent seems to be emphasised by the law even if, in the majority of cases, the features are offered without charge to end-users. In the context of such negotiations and contracts, personal data are not negotiable goods and cannot be treated in the same way as any other kind of tradable commodity.
L’uso della videosorveglianza nelle parti comuni di edifici condominiali pone non pochi problemi di coordinamento tra la disciplina della proprietà condominiale e la disciplina in materia di diritti della persona e di protezione dei dati personali. Un recente provvedimento del Tribunale di Trani – che, di seguito, si commenta – tende a confondere i presupposti di liceità dell’installazione dell’impianto, come atto di iniziativa del singolo condomino o del condominio, dai presupposti di liceità del trattamento di dati personali come attività ad esso correlata. Si propongono alcune riflessioni volte a fare maggiore chiarezza sul punto, nel quadro più generale del tema della tutela dei diritti della persona in àmbito condominiale e del bilanciamento tra interessi in conflitto.
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