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Domenico Spinelli
Ruolo
Ricercatore
Organizzazione
Politecnico di Bari
Dipartimento
Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica
Area Scientifica
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura
Settore Scientifico Disciplinare
ICAR/17 - Disegno
Settore ERC 1° livello
PE - Physical sciences and engineering
Settore ERC 2° livello
PE8 Products and Processes Engineering: Product design, process design and control, construction methods, civil engineering, energy processes, material engineering
Settore ERC 3° livello
PE8_3 Civil engineering, architecture, maritime/hydraulic engineering, geotechnics, waste treatment
Il volume analizza il tema dell’idea rinascimentale dell’architettura concepita in Puglia dal pensiero quattrocentesco e cinquecentesco, costruito sull’eredità della cultura romana, romanica e gotica. Questo importante fenomeno culturale e architettonico è all’origine di un lungo e accidentato processo che scaturisce, non soltanto dai noti esempi fiorentini ma, soprattutto dall’ormai elevato grado di maturità raggiunto dall’architettura gotica, che ne ha impedito, di fatto, una ulteriore evoluzione espressiva, e dalla contemporanea perdita della connotazione religiosa dell’architettura, che ha provocato anche, la scomparsa graduale degli architetti “religiosi” a vantaggio del pensiero architettonico laico, individuale e retribuito.
LE ARCHITETTURE ARAGONESI E SPAGNOLE IN PUGLIA. Matriale per la costruzione di un repertorio dei caratteri stilistici degli edifici del primo Rinascimento. Nelle città della parte settentrionale del territorio dell’odierna provincia di Bari, come Bitonto, Barletta, Andria, Trani, Molfetta, Bisceglie, la situazione presenta un panorama ricco di elementi architettonici, testimonianza dell’elevata qualità dello sviluppo architettonico del primo Rinascimento meridionale. Oltre che essere ricche di testimonianze relative al rinascimento, questi centri urbani, presentano nei loro palazzi delle analogie con quelli di Napoli e della Campania, perché provenienti da un comune patrimonio culturale, giustificato dalla loro appartenenza al demanio del Regno, casi pressoché unici durante la dinastia aragonese. Il materiale raccolto in questo volume, concreto per la costruzione di un repertorio di caratteri stilistici, evidenzia l’affermarsi di una famiglia di elementi architettonici che pur nella loro varie¬tà, mostrarono una comune matrice culturale legata al resto d’Europa, all’influenza araba e all’idea di Rinascimento impegnata soprattutto nella restaurazione dell’ordine architettonico.
The research activity here reported, study the influences that have had the Iberian skilled workers on the forms of architectural expression in the south of Italy. In this context, we focused on the defensive structures of Daunia and more generally in the “Terra di Capitanata”, corresponding nowadays the province of Foggia, in Apulia. Numerous studies have been conducted on the defensive structures , the typological, architectural features, the construction phases and the techniques used, but the individual structures were investigated as separate entities, and not as components of a system organic and functional for safety of settlements and roads (large paths “tratturi”). The present research concerns the analysis of the whole defensive system, by relating the local context to urban centers, and to centers of agricultural and pastoral activities (“Dogana delle Pecore”).
Il campo del rilievo architettonico ha subito negli ultimi anni un cambiamento esponenziale, dovuto principalmente alla capacità di restituire modelli digitali tridimensionali del costruito di grande accuratezza, tali da costituire un “modello digitale informativo”, in grado di definire spazialmente il rilievo in ogni suo particolare. Nello specifico, la modellazione digitale del parlato architettonico di strutture particolari come quelle dei trulli, comporta la ricerca di metodologie di rappresentazione digitale tali da realizzare un modello 3D reale della copertura. La soluzione di tale problema porta il disegnatore all’utilizzo di strumenti di modellazione alternativi a quelli consueti, consentendo la ricostruzione realistica di tali oggetti.
IL WATERFRONT DELLA CITTÀ DI BISCEGLIE MODELLI DI STUDIO PER LA LETTURA E RAPPRESENTAZIONE DI UN TESSUTO URBANO DI CONFINE Se si vuole studiare un territorio urbano e le sue architetture e poi rappresentare le dinamiche evolutive individuando le leggi ordinatrici che hanno regolato l’espansione di una città, le scelte che si propongono riguardano la molteplicità degli aspetti, anche immateriali, delle relazioni tra le componenti individuate e da analizzare. La crescente attenzione dell’opinione pubblica alla salvaguardia del territorio e per il controllo della qualità ambientale, ha aumentato l’interesse verso i temi di riqualificazione edilizia divenuta un’operazione ormai inderogabile, che ha spinto alla predisposizione di piani d’intervento per riqualificare aree urbane e suburbane. In questa sede, si indaga sul tessuto urbano degradato, identificato dalla linea del mare della città di Bisceglie – insediamento di antica origine, situato sulla costa adriatica, a nord di Bari, le cui problematiche architettoniche e urbanistiche hanno assunto da qualche anno sempre maggiore interesse. Ma, rappresentare questa realtà, è un’operazione estremamente complessa, soggettiva, e spesso imprevedibile nei suoi esiti. Si analizzano, quindi, le possibili metodologie per la visualizzazione di questo ambiente, partendo dal disegno o dalla scienza della rappresentazione, che riproduce linee e angoli utilizzando strumenti analogici sino a giungere alla rappresentazione virtuale e per immagini composte esclusivamente da elementi digitali.
La trattazione dell’argomento prende in esame l’effettiva necessità di considerare una realtà organica quale il nucleo urbano di Ruvo, allo stesso tempo, nella sua espressione del rapporto strutturale con il territorio che ne ha determinato la scelta del sito, la misura dell’impianto, la gerarchia con i nuclei urbani adiacenti. In tale ottica il “concetto di città” non può prescindere dall’adesione al reale e dall’operazione di selezione di un impalcato di segni indispensabili a figurare un tipo specifico diverso dagli altri, di altre aree o di altri momenti storici. L’attività scientifica della rappresentazione, seppur apparentemente descrittiva, può contemplare un piano progettuale poiché fornisce i mezzi necessari ad utilizzare gli oggetti del rilievo quali elementi facenti parte di un processo attivo, sempre in evoluzione. La rappresentazione della persistenza degli stadi di sviluppo rende comunicabile l’analisi del rischio che comporta ogni visione episodica della crisi.
THE CASE STUDY OF CISTERNINO IN BRINDISI.The recovery plan of a village between the relief and the project. After the World Heritage Convention of UNESCO, made forty years ago in Paris (1972), we need an overview of this world afflicted by a cultural globalization process to discuss about the historical building heritage. This to understand the identity of a location , a village or a region. First of all, studying this themes, we must give a definition and a description of the historical building heritage. The definition ,the relief and project require representation standards that must be able to describe all the aspects necessary for its implementation. Therefore, to acting on the already built, requires knowledge of a vast repertoire chart that comes from practice, from know-how and manual. The case presented is a consideration on the use of drawing as a tool for knowledge and design with particular reference to the methodology adopted in the drafting of the first section of the Recovery Plan involving an area of the inner city of Cisternino.
Risulta faticoso presentare la nascita del teatro cosiddetto "Moderno", in quanto faticoso e controverso è stato il cammino che ha condotto al distacco dalla tradizione medievale e alla definizione dello spazio teatrale dell'Umanesimo all' Ottocento. Questo saggio ne ripercorre la storia del teatro e ne esalta i vari aspetti progettuali e le novità tecniche, scenografiche e architettoniche.
TEATRO UMBERTO GIORDANO. Drawings and memory The essay aims at investigating the history of the teatro di pianta built in Foggia at the beginning of the 19th century. The theatre is still a cultural milestone for the citizens of Foggia, who have always been extremely keen on welcoming artistic events. The paper follows the history of the project conceived by Luigi Oberty and supervised by architect Leopoldo Vaccaro, by analysing the choices that led to the geometrical shape of the stalls and the whole stage, including the orchestra pit, the forestage, the main stage, the stage props and mechanical equipment. It bases on a thorough selection of the bibliographic and archive material and on accurate technical reference and feedback in situ, together with a metric survey and the graphical analysis of the structure of the building.
Il DISEGNO DAL VERO. Appunti brevi. Il disegno dal vero dell’architettura e della natura, costituisce l’esercizio più importante per acquisire le abilità di osservazione e le tecniche indispensabili per registrare graficamente ciò che vediamo. Con un’attenta osservazione, e attraverso la realizzazione dei primi schizzi, il disegno avvia l’operazione di analisi delle caratteristiche dell’ambiente che ci circonda, divenendo il primo decodificatore delle forme in esso contenute, e in architettura l’efficace strumento per l’indagare i valori formali specifici di un edificio e precisarne i legami ambientali. Gli appunti presentati in quest’articolo, fanno parte della comunicazione, con finalità esercitative sul disegno dal vero, tenuta nell’ambito del seminario “Il waterfront della città-porto di Bisceglie. Lettura, analisi e rilievo per la sua riqualificazione”. Il disegno a mano libera è stato inteso come operazione ed esperienza eseguita senza l’ausilio di strumenti, e pertanto è stato trattato con ampia libertà di esecuzione.
THE LADISLAO II D’AQUINO CASTLE IN ROCCHETTA SANT’ ANTONIO IN FOGGIA. Typical example among the Castles of Daunia in the Aragonese period. In June 1458, after Alfonso I death, the kingdom of Aragon, Sicily and Sardinia passed to his brother John II of Aragon. At the same time the Kingdom of Naples was assigned to Ferdinand I, Alfonso I natural son. He and his son Alfonso, Duke of Calabria, built a total reorganization of the Kingdom of Naples. This happened thanks to highly detailed plans of work, programs to modernize the defense system and a new road network aimed at both the troops moving and artillery fast transport. The schedule began from the capital and was virtually extended to the whole territory. It was a defense system to strengthen not only a city but the entire region. Where the threat of the enemy was looming, a strongholds network was provided for the kingdom defense. The realization of these new defensive structures led to the modernization of the entire territory. These military facilities for the protection of the city were increased by a network of towers, castles and fortified villages, distributed throughout the Kingdom from the hinterland to the coast and connected by an efficient system of optical signals. An innovative idea of total defense and control of the territory was born and raised thanks to the creation of fortification system for all the frontier cities from mainland to coast. Almost certainly, at this time, Francesco di Giorgio Martini was invited at Ferdinand I court for surveying topographic works, the construction and the improvement of military facilities. As well as Roberto Pane wrote, those had been "very large ones in the Puglia region, because of the length of its coastline". For the first time in Southern Italy, under the Aragon Reign, began a rational structuring of the territory, with a kind of geometric definition based on a scientific geography. As we said, in Puglia imposing fortification have been organized along the border of a vast territory. More precisely, this borderland between the Principato Ulteriore and Capitanata, was stretched from the basin of the Ofanto river to all the Subapennino Dauno. Lucera and Monte Sant'Angelo castles were restructured and enlarged with massive fortifications. The Castles of Ascoli Satriano, Bovino, Deliceto, Orsara, Pietramontecorvino, and Dragonara were maintained, enhanced and rebuilt. Moreover the Celenza Valfortore Castle, the tower of Panni, Sant'Agata Castle, and D’Aquino Castle in Rocchetta Sant’Antonio which arouse particular interest for its peculiarities, were totally rebuilt. D’ Aquino Castle is very interesting for its position and its relationship with the surrounding landscape. These features are outlined especially when you combine an architectonic view with a defensive one. From this last point of view, D’ Aquino Castle is located in a place that becomes the end point of the two main streets to enter the village. From the architectur
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