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Stefania Massaro
Ruolo
Ricercatore
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE
Area Scientifica
AREA 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Settore Scientifico Disciplinare
M-PED/03 - Didattica e Pedagogia Speciale
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Il contributo costituisce la presentazione di una ricerca-azione partecipata che ha visto coinvolti ricercatori in pedagogia ed un vasto numero di operatori del sociale con un particolare interesse nell'area dell'osservazione, progettazione e intervento sul fenomeno dell'inadempienza scolastica con gli obiettivi di promuovere a livello locale sperimentazioni per l’innovazione di servizi scolastici e sociali in favore dei minori segnalati per inadempienza; promuovere un sistema-rete di confronto permanente sulle tematiche della dispersione scolastica, attraverso azioni di sensibilizzazione e buone prassi in chiave comparata tra i diversi Ambiti territoriali (Bari e Provincia); offrire agli insegnanti ed agli operatori sociali una definizione del fenomeno della dispersione scolastica e delle sue caratteristiche sociali correlate (disagio, marginalità, svantaggio, devianza);progettare modelli innovativi di qualità e cooperazione in ambito scolastico, familiare e sociale per la promozione della partecipazione dei minori e delle famiglie alla responsabilità sociale delle scuole ed al senso di legalità.
The article examines the problems of the current school and the subsequent democratic citizenship education initiatives to highlight the contradictions and difficulties related to the construction of educational proposals on iperindividualistic and radically relativist ethics. The proposal that emerges is related to an education in a rights / duties dialectic as the foundation of an education to the meaning of right involving the construction of a social grammar related to the assessment and application of principles rationally and culturally developed and, moreover, as a condition involving the respect of the related duties, which places the person in the condition of living concrete experiences related to both situations.
La democrazia, considerata la conquista politica più significativa delle moderne società con lo svolgimento di operazioni elettorali per la scelta dei governanti, sta mostrando nuove problematicità in relazione a dinamiche politiche, ideologiche, culturali, economiche, che stanno determinando profonde e diffuse crisi sociali. Il processo formale delle elezioni esige di essere completato da pratiche ispirate a una sostanzialità di principi quali la giustizia, l’equità, la libertà, che rinviano intrinsecamente a implicazioni etiche. Se il cittadino deve essere l’attore costante della vita sociale, la democrazia deve essere ulteriormente ripensata in ordine alle forme e alle strategie tramite le quali egli è posto nella condizione di comprendere e valutare meglio i problemi reali in cui realisticamente è immerso. Di qui la valenza del ripensare i contenuti e le metodologie formative per consentire al cittadino di non essere distanziato dalle metamorfosi che la democrazia sta subendo.
Scrivere per il lavoro formativo assolve a numerose funzioni. Il saggio approfondisce in particolare la funzione dell'<<arte delicata>> della narrazione del fare scuola e dei suoi potenziali sviluppi per la formazione degli insegnanti. L'approccio narrativo viene assunto come metodologia produttiva di scritture atte a promuovere l'esercizio del giudizio sulla propria azione professionale e, dunque, di autovalutazione e autoregolazione, funzioni queste strettamente correlate alla qualificazione dell'identità docente. Il contributo muove dalle risultanze della ricerca didattica più matura sul pensare narrativo per poi riproblematizzare la connessione tra narrazione e formazione e si sofferma in particolare sull'utilità di alcune tecniche narrative quali esempi di dispositivi capaci di sollecitare il pensiero autovalutativo e di supportare l'insegnante anche di fronte all'inasprimento delle condizioni relazionali e organizzative del suo lavoro.
In all the States, the complex changes in the way to produce and the globalization have accentuated job flexibility, risks, insecurities and new opposetunities.This represents a challenge both for the young collectively and for the world of education, specifically for the University, which is asked for giving a new kind of education, based not only on contents, but also on competencies. For this reason we have begun a research called “Quality of teaching and didactic evalua- tion. A university model of innovatory job- placement” at the University of Bari-Faculty of Educational Sciences, with the main scope of look for didactic and teaching interventions that can su- stain innovatory and effective educational careers able to guide students in the transition from uni- versity to job market. The Research is at the first of a tree years run and, until now, it has used the university traineeship, supported by Isfol, Ceris-cnr and Adapt, as an opportunity for making job demand and offer meeting each other and has tried to verify the educational effectiveness of competencies and learning processes.
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