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Giulio Mario Cappelletti
Ruolo
Ricercatore
Organizzazione
Università degli Studi di Foggia
Dipartimento
Dipartimento di Economia
Area Scientifica
Area 13 - Scienze economiche e statistiche
Settore Scientifico Disciplinare
SECS-P/13 - Scienze Merceologiche
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH2 Institutions, Values, Environment and Space: Political science, law, sustainability science, geography, regional studies and planning
Settore ERC 3° livello
SH2_6 Sustainability sciences, environment and resources
La comunità accademica, per il ruolo che le compete all’interno della società, ha il dovere di diffondere attraverso la formazione e la ricerca scientifica i principi dello sviluppo sostenibile. L’implementazione di un sistema di gestione ambientale all’interno di una struttura universitaria può contribuire a rafforzare tali azioni. Il presente lavoro si pone l’obiettivo di verificare le problematiche inerenti l’implementazione degli strumenti di gestione e di comunicazione ambientale nelle Università. Il percorso è iniziato nel 2008 con la redazione del Rapporto Ambientale dell’Università degli Studi di Foggia (Cappelletti, 2008), a cui è seguito lo studio e l’applicazione all’ateneo foggiano dello schema di gestione ambientale secondo il Regolamento EMAS. L’obiettivo è verificare la possibilità di ottenere la certificazione ambientale EMAS per l’Università degli Studi di Foggia. A tale scopo sono stati raccolti una serie di dati ambientali, per il triennio 2008-2010, ed è stato, inoltre, redatto e proposto un programma di miglioramento ambientale per il triennio 2011-2013. Queste attività hanno permesso non solo di far emergere numerosi aspetti ambientali significativi ma altresì di far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’adozione di buone pratiche necessarie per il miglioramento delle performance ambientali.
The production chain of table olives gives rise to various problems, which are not only technical and financial but also environmental. One very serious concern involves the disposal of the wastewater (exhausted lyes and brines), due to its high content of minerals and organic matter. This waste is currently treated in specially-designed purification plants, at great expense to the producers. There is, thus, the need either to improve the technology or to devise alternative processing methods with a lower environmental impact. Various solutions to this problem have been proposed, including the use of carbon dioxide as a neutralizing agent instead of rinsing the olives in water, a practice which generates large quantities of liquid waste. This proposal is analyzed in this study, which used Life Cycle Assessment (LCA) methodology to evaluate its environmental efficiency. The results show that, while this alternative method of neutralization significantly reduces eutrophication potential, the results for the other impact categories are questionable.
Il presente studio si pone l’obiettivo di valutare, attraverso l’applicazione della metodologia LCA (Life Cycle Assessment), le performance ambientali di quattro tipologie di packaging del prodotto ortofrutticolo di IV gamma “quarti di carciofo imbustati”, ipotizzando il suo confezionamento in buste composte da film di acido polilattico microforato (PLA MF1), acido polilattico non microforato (PLA NMF), polipropilene microforato (PP MF2) e polipropilene microforato + poliammide non microforato saldati assieme (PP MF2 + PA). Al fine di migliorare la conservabilità del prodotto, le confezioni presentano caratteristiche e dimensione diverse, in base alla tipologia di materiale di composizione. L’analisi LCA “semplificata” ha incluso le sole fasi di confezionamento, escludendo tutte le fasi “a monte” e quelle relative alla gestione del fine vita, che saranno affrontate in un successivo studio. Dall’analisi dei risultati, emergono dei vantaggi ambientali derivanti dall’adozione delle confezioni composte dal biopolimero PLA rispetto alle altre confezioni considerate. Tali vantaggi, però, devono essere bilanciati con delle criticità emerse in fase di produzione della materia prima utilizzata per la produzione del PLA.
The Environmental Product Declaration (EPD) is the type III environmental label based on ISO 14025:2006 international standard. It is designed to improve environmental communication between producers (business to business) and between distributors and consumers (business to consumer). The EPD provides information about environmental characteristics of products, by using some standardized parameters for each commodity or service. In order to guarantee the objectivity and credibility of the data considered for the EPD, the life cycle assessment (LCA) is the methodology used for the identification and quantification of environmental impacts. The EPD is applicable to all products or services, regardless of their use or placement in the production chain. Nowadays many EPDs were been released by the International EPD System®, in particular for the agro-food sector, due to the increased interest of compa-nies and customers towards this environmental communication tool. Recently, also for the production of extra virgin olive oil the EPD was been achieved (PCR 2010:07, version 1.0 dated 27/04/2010). This paper presents the application of PCR for olive oil to get the EPD using a LCA applied to the production of pitted extra virgin olive. The procedure for the EPD has given the opportunity to suggest some modifications to the PCR, which could be submitted after the date of their expiry (31st December 2013).
Il testo, organizzato in quattro capitoli, espone i risultati di una ricerca interdisciplinare finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia ad un gruppo di ricercatori delle Facoltà di Economia e di Agraria dell’Università degli Studi di Foggia. L’oggetto di studio è il miglioramento dei processi di produzione nel settore olivicolo-oleario. Nel primo capitolo viene esposta l’attività di ricerca condotta in campo agronomico finalizzata alla salvaguardia della fertilità del terreno, per l’ottenimento di prodotti di qualità più elevata, sia dal punto di vista nutrizionale sia da quello organolettico. Il secondo capitolo è dedicato all’innovazione tecnologica del processo di estrazione dell’olio extra-vergine d’oliva, ponendo particolare attenzione alle problematiche legate alla gestione dei sottoprodotti di lavorazione, dei rifiuti e dei reflui e proponendo nuove e più valide soluzioni di gestione, tendenti sempre più alla loro maggiore valorizzazione economica, che non esclude la possibilità di recuperare molecole di grande interesse nutraceutico. Il terzo capitolo analizza lo scenario degli strumenti volontari di comunicazione ambientale, soffermandosi sull’Environmental Product Declaration (EPD) così come definita nell’ambito delle regole generali dell’EPD Programme messo a punto dall’International EPD® System. Vengono affrontati aspetti tecnici legati al suo potenziale conseguimento da parte delle imprese olearie ed aspetti metodologici definiti dalle specifiche del gruppo di prodotti (PCR 2010:07 Virgin Olive Oils and its Fractions). L’ultimo capitolo analizza l’applicazione della metodologia dell’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA), fondamento dell’International EPD® System, nel settore della produzione dell’olio extravergine di oliva, esponendo un caso studio aziendale sulla filiera dell’olio extra-vergine di oliva denocciolato.
Oggetto dello studio è stato un impianto di depurazione ed affinamento che tratta reflui provenienti da processi di trasformazione di prodotti agricoli. Tali reflui, previo opportuno trattamento, sono utilizzati per irrigare terreni coltivati limitrofi all’impianto. Questo consente un considerevole risparmio di acqua e, in un’ottica di simbiosi industriale, di realizzare un “ciclo chiuso” tra produzione agricola e trasformazione dei relativi prodotti. Tale aspetto appare di particolare rilievo soprattutto in considerazione del contesto geografico in cui opera l’azienda, caratterizzato da lunghi periodi di siccità e conseguente difficoltà di approvvigionamento idrico. Scopo del presente lavoro è di quantificare e confrontare, mediante metodologia LCA, le performance ambientali dei trattamenti di depurazione e affinamento, gli impatti ambientali legati alla gestione “convenzionale” dei reflui (trattamento secondario e sversamento nell’ambiente degli effluenti secondo i limiti di legge) ed il prelievo dalle falde acquifere del fabbisogno idrico utilizzato ai fini irrigui dall’azienda. È stato, così, possibile descrivere il profilo ambientale della “gestione sostenibile” dei reflui prodotti dall’azienda, evidenziando i vantaggi ambientali legati alla realizzazione di un ciclo chiuso, capace di riutilizzare gli effluenti derivanti da processi agroindustriali della stessa azienda.
Abstract The olive oil industry is a significant productive sector in the European Union and the related production process is characterised by a variety of different practices and techniques for the agricultural production of olives and for their processing into olive oil. Depending on these different procedures, olive oil production is associated with several adverse effects on the environment, both in the agricultural and in the olive oil production phase. As a consequence, tools such as LCA are becoming increasingly important for this type of industry. Following an overview of the characteristics of the olive oil supply chain and its main environmental problems, the authors of this chapter provide a description of the international state of the art of LCA implementation in this specific sector, as well as briefly describing other life cycle thinking methodologies and tools (such as simplified LCA, footprint labels and Environmental Product Declarations). Then, the methodological problems connected with the application of LCA in the olive oil production sector are analysed in depth, starting from a critical comparative analysis of the applicative LCA case studies in the olive oil production supply chain. Finally, guidelines for the application of LCA in the olive oil production sector are proposed.
La valorizzazione dei sottoprodotti della filiera vitivinicola riveste una importanza fondamentale molto sentita dagli operatori del settore. Numerosi sono stati gli studiosi che si sono occupati di tale problematica, sperimentando differenti metodi e tecnologie. Questo studio riporta una rassegna bibliografica sullo stato dell’arte della ricerca in questo ambito.
The aim of this study is to analyze the environmental aspects of table olives sector. After describing the production processes will be analyzed the characteristics of wastwaters, the pollution prevention technologies, and will be evaluate the relative environmental burdens through the LCA methodology.
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