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Maurizio Prosperi
Ruolo
Ricercatore
Organizzazione
Università degli Studi di Foggia
Dipartimento
Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell'Ambiente
Area Scientifica
Area 07 - Scienze agrarie e veterinarie
Settore Scientifico Disciplinare
AGR/01 - Economia ed Estimo Rurale
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH1 Individuals, Markets and Organisations: Economics, finance and management
Settore ERC 3° livello
SH1_11 Technological change, innovation, research & development
The European Water Framework Directive encourages pricing policy reforms in order to protect the environmental quality of water and promote its efficient use. This paper deals with two aspects of efficiency, namely economic and environmental efficiency, analyzed for different pricing methods. Volumetric pricing methods are compared with other indirect schemes (‘per area’, on ‘input’, on ‘output’ and ‘quota’) under three different water saving scenarios. The Data Envelopment Analysis (DEA) technique is used to assess the eco-efficiency of an eventual water pricing reform in the irrigated agricultural system of Capitanata, in Italy. Overall, findings point out that a pricing system based on ‘per area’ and ‘output’ will lead to the highest eco-efficiency, although this is not valid under any water pricing charge. The enforcement of water saving via pricing does not imply a higher eco-efficiency, mainly in the case of environmental efficiency. The use of the DEA approach appears useful in the assessment of water pricing policies where conflictive economic and environmental goals arise. It provides a methodology to support policy makers in the design of water policy pricing aimed at the enhancement of efficiency, both economic and environmental.
Con l'emanazione del D.L.152/2006, lo stato Italiano recepisce la direttiva comunitaria sulle acque 2000/60/CE. In particolare, nella parte terza dedicata alla tutela delle acque dall'inquinamento e alla gestione delle risorse idriche, e nell'Art. 4, comma tt) costi della risorsa, si fa un esplicito riferimento ai costi opportunità, intesi come “i costi delle mancate opportunità imposte ad altri utenti in conseguenza dello sfruttamento intensivo delle risorse al di là del loro livello di ripristino e ricambio naturale”. Il presente contributo intende fare luce sul concetto di costo opportunità da un punto di vista economico, attraverso una rassegna dei più autorevoli contributi presenti nella letteratura economica, per chiarire la definizione e le possibili applicazioni del costo opportunità nelle scelte economiche con una particolare attenzione all’agricoltura irrigua.
Le risorse idriche sotterranee costituiscono la più ampia riserva di acque dolci nel mondo sottoposte, negli ultimi decenni, a un eccessivo e rapido sfruttamento dovuto all’incremento della domanda. Il contributo analizza il caso specifico dell’utilizzo delle acque di falda per scopi irrigui che, nelle aree litoranee della provincia di Foggia (Puglia), sta determinando una progressiva intrusione di acqua marina e un drammatico peggioramento del livello qualitativo. Un modello di analisi integrata, contenente aspetti idrologici, agronomici ed economici, è implementato per individuare il livello di utilizzo sostenibile della risorsa. I risultati dell’esercizio di valutazione dimostrano che, anche in un’ottica privatistica di consumo illimitato della risorsa, l’utilizzo sostenibile consente di garantire all’agricoltore un livello di reddito più elevato in un orizzonte di lungo periodo.
In most countries, groundwater resource is a public good, and the entitlement of use rights by the public authority to final users differs according to a country-specific legislative framework. In Italy, groundwater extraction has been regulated through non-tradable private licenses. At present, the public authority needs to reform the current legislative framework, in order to comply with the Water Framework Directive, aimed at the enhancement of the efficiency of the resource use. This research analyzes the effects of reforming the current framework based on non-tradable use rights, by comparing two different liberalization scenarios: an intra-sector market, and a regional market. Although positive economic benefits are generally expected from the liberalization of use rights at aggregated level, we want to analyze whether effects of the legislative framework causes uneven changes on some farm groups. The empirical case study refers to the Fortore river basin (South of Italy), where groundwater covers about 50–80% of current needs, and informal (though illegal) water markets across neighbor farmers already exist. From the findings, there is no evidence that the exchange liberalization of groundwater use rights leads to gains in terms of the value added and the farmer’s revenue. In addition, in the case of an auction system regulated by the public authority, farmers whose water productivity ishigher may be able to gain, while others may suffer some losses. In this case, resistances from farmers’ associations towards the legislative framework reform may arise.
The development of bio-refineries has become a relevant topic in the EU's agenda. However, the promotion of a new industry in rural areas is typically hindered by the scarcity of human capital, lack of information, infrastructures, and competing interests. In this context, public support is unavoidable to assist promotion of this innovative sector. The various policy options reveal some strengths and drawbacks, posing the problem of finding the best trade-off to public decision makers. In this paper we aim at developing a methodology to support policy decision making within the biorefinery framework, with the purpose of determining a way to identify the most suitable policy option given the actual uncertainty in developing the bio-refinery industry in rural areas. The empirical experiment, based on a simulation of the enforcement of four identified policy instruments, highlights that, although subsidies and incentives to profitability of dedicated crops appear to have the greatest effects on the development of bio-refinery, the best performances are exhibited by technological innovation and information options
Il contributo presenta la ricerca svolta presso l'Università di Torino negli ultimi 7 anni, in cui è stato dimostrato che i rifiuti urbani e agricoli sono fonte di sostanze solubili a base biologica (SBO) che possono essere utilizzate per diverse applicazioni nei settori di tecnologia chimica e ambientale, chimica materiale, produzione di biocombustibili, agricoltura e zootecnia. Si evidenzia come l'impiego delle SBO per la produzione di sostanze destinate all'agricoltura, possa costituire un'interessante opportunità dal punto di vista industriale.
Il contributo si propone di fornire una panoramica descrittiva delle potenzialità di mercato delle bioplastiche prodotte a partire da rifiuti organici, considerando l'utilizzatore finale, e cioè l'agricoltore. L'analisi è di tipo descrittivo, e riporta i risultati preliminari di una serie di intervist a agricoltori a cui viene chiesto la propensione a sostituire i materiali plastici correntemente utilizzati, con materiali innovativi a base di plastiche biodegradabili, parzialmente realizzate con sostanze derivanti dalla trasformazione chimica della frazione organica dei rifiuti urbani.
This paper highlights the importance for biomass plants of adopting Corporate Social Responsibility (CSR) as a strategy to favorite social acceptance. CSR consists on a set of activities including the collecting of information, related with the efforts undertaken by the firm regarding the improvement of human capital, environmental protection and the strengthening of relations with stakeholders. This information is at the basis of public documents, that are systematically disseminated, aimed at pursuing the positive effects in terms of higher firm reputation, leading to reducing transaction costs of the plant. The paper investigates on four study cases in Italy, where the major costs and benefits of the adoption of CSR are elicited in qualitative terms. The results shows that CSR has a low impact on the dialogue between the firm and the local community, but favorites the authorization process operated by the regional government. The adoption of various unrelated CSR initiative suggest that these are mainly aimed at obtaining benefits such as license to operate and reputation, but do not integrate in a more broad company strategy.
Lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali è generalmente ostacolato da diversi tipi di incertezza come la mancanza di informazione e di esperienza relativa alle soluzioni tecnologiche, alle dinamiche di mercato e ai vincoli economici. Un primo passo nell'affrontare questo tipo di incertezza consiste nell'analisi delle percezioni degli stakeholder, che consente di sviluppare una base informativa di partenza per individuare una strategia di massima tesa a creare le condizioni per lo sviluppo del progetto stesso. Il contributo presenta un caso di applicazione del metodo delle Fuzzy Cognitive Maps, al fine di individuare e mappare le percezioni degli stakeholders, da cui derivare le azioni di policy più adeguate e che meglio si adattano ai bisogni delle comunità locali.
I costi legati all'accettabilità sociale dei grandi impianti a biomassa solida possono raggiungere livelli critici pari addirittura al 30% del valore dell'investimento (Rakos, 1998) e giocare quindi un ruolo di primo piano nelle scelte di investitori e policy maker. Data la rilevanza dell'accettabilità sociale, il presente lavoro si propone di individuarne le determinanti nel caso dei progetti di impianti a biomassa solida attraverso una tecnica di indagine semi-quantitativa basata sulle Fuzzy Cognitive Maps (FCMs) applicata a un caso studio relativo alla provincia di Foggia. Tale metodologia permette di analizzare in maniera razionale le percezioni degli stakeholder potenzialmente coinvolti da un progetto di sviluppo di centrali a biomassa al fine di fornire un supporto informativo per la messa a punto di adeguate misure di mitigazione e compensazione.
Lo studio presenta gli effetti congiunti derivanti dagli stili di consumo alimentare sulla salute umana e sull’ambiente. Partendo dalla differenza di impatto ambientale tra differenti tipologie di alimenti, l’analisi si concentra su due diversi esempi di prodotti alimentari, carne e vegetali. Innanzitutto, emerge che i due esempi considerati mostrano non solo effetti opposti sulla salute umana ma anche diversi livelli di impatto sull’ambiente misurato in termini di emissioni di gas serra. L’analisi economica consente di evidenziare il legame strutturale tra diversi ambiti di consumo, produzione, e sfruttamento delle risorse ambientali e conferma il ruolo esercitato dalle scelte individuali dei consumatori. Al singolo individuo viene attribuita la responsabilità non solo della propria salute ma anche della sostenibilità ambientale: le scelte di consumo alimentari diventerebbero uno strumento in grado di agire significativamente sui cambiamenti climatici.
il brevetto concerne un film edibile innovativo realizzato per la sostituzione di additivi e conservanti utilizzati nei prodotti da forno e per la pasticceria
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