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Flavia Frisone
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Beni Culturali
Area Scientifica
AREA 10 - Scienze dell'antichita,filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore Scientifico Disciplinare
L-ANT/02 - Storia Greca
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH6 The Study of the Human Past: Archaeology and history
Settore ERC 3° livello
SH6_5 Ancient history
The paper deals with a case-study drawn from the framework of researches on Greek “secondary colonisation”. It falls within the earlier horizons of Greek colonisation and concerns the settlements proomoted by Chalcidians from Euboea and from Chalcidian Cumae in Campania in Sicily and in Southern Italy immediately across the Straits of Messina. Focusing on such an early and strongly intertwined set of foundations can yield a more nuanced reading of the forms and ways of the Greek colonial experience in terms of the relations of colonial settlements, of the processes of territorial organization of sites and of the shaping of their identity.
Partendo dalla documentazione (epigrafica, archeologica e letteraria) riconducibile all’età arcaica e classica, e utilizzando in termini euristici anche il confronto con il vicino mondo magnogreco, il contributo esplora l’uso, l’abuso e la manipolazione della figura di Eracle da parte delle poleis siceliote. Una prima messa a punto è di carattere storiografico, in riferimento a una consolidata tradizione di studi che ha fatto di Eracle, “eroe culturale” par excellence, una sorta di paladino della presenza greca nelle aree coloniali, spesso interpretando in senso certamente riduttivo e modernistico la complessa dimensione acculturativa connessa al fenomeno della presenza greca nel più vasto ambito mediterraneo. Un successivo esame delle testimonianze disponibili consente di considerare Eracle, personaggio di spicco dell’universo mitico-cultuale panellenico, nella complessità dei valori connessi alla sua figura divina. Viene messo infine in luce la sua plastica capacità di collegamento a distinti gruppi etnici o comunità poleiche greche di Sicilia e di madrepatria che consente di veicolare connotazioni identitarie che possono assumere valenze distintive o addirittura contrastive non solo e non tanto nei riguardi di genti anelleniche ma soprattutto di vicine realtà elleniche.
Il contributo discute le più recenti tendenze dellìarcheologia funeraria e dello studio del rituale funerario in contesti archeologici mettendo in luce il problematico rapporto fra gli elementi documentari e gli obiettivi d'indagine. Viene sottolineato il ruolo importante della documentazione epigrafica nello studio del rituale funerario nei suoi rapporti con il quadro storico-sociale. Sono presentati tre casi di studio, relativi al mondo ellenico dell'Italia meridionale (Cuma, Ipponion) e a quello epicorio della Puglia meridionale antica( Messapi).
The chapter written by F.Frisone summarizes one of the clearest case of interventions in rituals in the Greek world, legislation concerning the control of funerals. Managing inscriptions as well as literary sources, the Author clarifies how innovations in the field of rituals were introduced by representative bodies of a polity or an organized group within the polis. Making reference to different instances, she also elucidates the way in which the ritual rules conveyed shared values and social roles also showing their changes in time.
Il contributo appofondisce alcuni aspetti peculiari della esperienza e della riflessione politica in Magna Grecia nel periodo arcaico, e segnatamente l'esperienza delle nomothesiai, quale indice di organizzazione e appartenenza politica, l'esperienza delle organizzazioni territoriali allargate in rapporto ai problemi della concessione della politeia e alle forme miste e aperte di partecipazione ai diritti politici.
From the first half of the fifth century BC on, in Sicily various generations of tyrants, from Hippokrates of Gela to the Deinomenids Gelon and Hieron, worked on some relevant features shaping a longlasting autocratic model which was later recalled in use but also exploited and developed in time. They stressed the idea that autocratic rule was actually in the hands of the best man by displaying the characters of positive social figures associated with approved political or social authority. In this way they performed something as an actual, lively discourse on the potential excellence of monarchy. The paper explores that suggestion with a special reference to the very important field of the furerary behaviours, analyzing the significance of their heroic-style funerals and the way in which they are recorded and manipulated by later traditions
Il contributo riprende i ricchi spunti problematici offerti dalla c.d. "Stele degli Agathoi" di Taso (LSCG Suppl. 64) a seguito del ritrovamento e della pubbicazione di una nuova parte del testo che ne precisa il contenuto. Lo spunto offre la possibilità di una più ampia riflessione sulla pratica della concessione di onori e/o culti eroici ai caduti in guerra per la patria nelle poleis greche di IV secolo e sulla influenza della riflessione politico filosofica di Platone in queste pratiche di distinzione - e sul milieu incui si colloca questo documento epigrafico in particolare -
Il capitolo introduce ed illustra la sezione dedicata ai culti collegati alla navigazione nel Mare Adriatico e alla documentazionearcheologica relativa, ottava sezione del Catalogo della mostra "Nel mare dell'intimità. L'archeologia subascquea racconta l'Adriatico, Trieste, ex Pescheria - Salone degli Incanti (17 dicembre 2017 - 1 maggio 2018)
Il capitolo illustra, con riferimento ad alcuni importanti documenti epigrafici e alla prassi documentata dalle fonti storiche, le fasi del rituale funerario che comprendevano l'uso di vino e la funzione attribuita a tale sostanza. Si fa inoltre riferimento alla dimensione escatologica del dionisismo, progressivamente articolatasi in una soteriologia misterica anche grazie all'associazione con altre pratiche religiose tipiche del panorama religioso della polis greca.
Scheda di catalogo all'interno della sezione 8.I luoghi sacri, con la descrizione dei più significativi santuari in grotta messi in luce dall'indagine archeologica nel Salento
Il saggio analizza la complessa tradizione storiografica relativa agli Enotri, popolazione dell'Italia antica nota già dalle fonti greche di età classica, ma in maniera frammentaria e limitata. Si tenta di ricostruire il preciso ambito culturale nel quale collocare queste più antiche citazioni, in particolar modo quelle presenti in Ferecide di Atene e nella perduta tragedia di Sofocle, Trittolemo, anche allo scopo di illuminare il lavoro storiografico e lo spirito della selezione compiuta dal principale tralatore ditali fonti, lo storiografo Dionisio di Alicarnasso. In tal modo si giunge a contestare l'approccio semplicistico degli studi recenti che hanno attribuito un valore etnografico alle tradizioni più antiche
La Sicilia fra mito e razionalità nell'immaginario della cartografia antica/Sicily between mith and rationality in the imagery of ancient cartography
La griega fue desde siempre una cultura machista y el mundo de la polis podría definirse –como hizo Pierre Vidal-Naquet– como “un club de varones”. Se trata en efecto de un espacio que, por suspropias características, excluye a las mujeres y las condena a una especie de “invisibilidad social”. Basta asomarse al paradigma feroz y salvaje de las míticas amazonas o a las divertidas situaciones de desconcierto de Las asambleístas de Aristófanes, para percatarse de que una comunidad política gobernada por las mujeres era, para los griegos, el mundo al revés; un caos que no podía tener reflejo en la realidad.
L'articolo chiarisce, con riferimento alla documentazione epigrafica e letteraria, la funzione e lo spazio giuridico consentito all'uso della figura del correo narrante nelle procedure giudiziarie elleniche. La tematica viene discussa anche grazie al riferimento a un esempio dalla polis di Taso (V sec. a.C.) e alla discussione di un caso celeberrimo nell'ambito del diritto processuale attico, l'indagine intorno al sacrilegio delle Erme (415 a. C).
Testi tratti dalla mostra allestita presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto (18 Marzo 2010-Ottobre 2010) dal titolo "La vigna di Dioniso. Vite, vino e culti in Magna Grecia", per la quale l'A. ha curato la sezione relativa agli antichi culti di Dioniso sia in area metropolitana sia in Magna Grecia, con particolare rilievo al complesso panorama cultuale del dionisismo, dai culti civici ateniesi a quelli soterici e misteriosofici. In riferinento a quest'ultimo gruppo si sviluppa anche la sezione relativa all'uso del vino in ambito funerario e al Dionisismo soterico nella concezione oltremondana.
Lo studio presenta un sintetico catalogo delle iscrizioni messapiche rinvenute in contesto funerario o presumibilmente all'interno di tombe. Questa base documentaria costituisce il punto di partenza per alcune osservazioni su un fenomeno peculiare di alcune zone della cosiddetta area messapica e sulle sue implicazioni in termini di ricostruzione storico-sociale. Allo studio si accompagnano alcune riflessioni preliminari e di metodo sulle opportunità di reciproco arricchimento della ricerca epigrafico e delle indagini sui rituali funerar.i
Il contributo analizza una controversa testimonianza storiografica relativa a un rituale dell'antica polis di Poseidonia. Da questo culto, particolarmente interessante per le sue forme e per i collegamenti al panorama culturale e storico dell'Italia meridionale del IV sec. a.C., l'indagine ricava informazioni relative, da un lato, ai modelli culturali attraverso i quali si esprime l'elaborazione della memoria storica di questa particolare comunità, dall'altro a diverse delle forme di rituale collettivo e celebrativo che costituivano momenti essenziali alla definizione delle comunità politiche nel mondo greco.
Review of the opening/new permanent exposition in the Archaeological Museum of Palermo "A.Salinas)
Il capitolo introduce ed illustra la sezione dedicata alla cartografia storica del Mare Adriatico, prima sezione del Catalogo della mostra "Nel mare dell'intimità. L'archeologia subascquea racconta l'Adriatico, Trieste, ex Pescheria - Salone degli Incanti (17 dicembre 2017 - 1 maggio 2018)
An overview of Greek mysteries in archaic and classical times with a specific reference to the role of the women placing in context some special evidence from Taranto
L'articolo, illustra, in riferimento alle due tragedie allestite dall'INDA nel Teatro greco di Siracusa (maggio-giugno 2016), il valore paradigmatico di due modelli femminili, rispettivamente riferibili alla donna nel quadro dei rapporti familiari di sangue nell'orizzonte greco arcaico (Elettra di Sofocle) e alla sposa nel sistema valoriale dei rapporti coniugali in una fase di passaggio a una nuova dimensione etica e filosofica (Alcesti di Euripide).
The article looks at the so-called ‘archaic Greek colonization’, and at the connection of the settlements with the territories they occupied, from the perspective of their relationship with water – the water of the sea, but mainly that of rivers and springs. The springs and, even more importantly, the rivers that traversed the places where the new Hellenic communities established themselves arguably offered an important referent for the definition, external as well as internal, of the new settlements and communities; the article shows that the creation of important connections with these landscape elements was conceived as a determinant part of the identity of these communities, denoting and connoting specific important aspects that have often been preserved by the tradition. The pragmatic and ideological aspects of the relationship with the landscape are examined with reference to the settlements established by the Greeks in Sicily and southern Italy between the eighth and the fifth centuries BCE. The analysis relies mainly on literary, historical sources, as, despite the historiographical and interpretive problems that this type of documentation raises, they offer a fairly consistent, if disjointed, panorama. The results of archaeological excavations and surveys are also taken into account: they confirm the picture inferred from the literary evidence and, when considered from a historical viewpoint, may in a number of instances explain the variety of strategies effectively brought into play by some of the cities of Sicily and southern Italy. The important rôle of the rivers in delineating the organisation and territorial development of Archaic Greek colonial settlements is checked in regional contexts such as Southern Italy and Sicily, where the different models of control of river valleys within settlement processes achieved in contiguous and coherent regional frameworks enables to reflect upon the way in which various colonial groups attempted to shape the space where their settlements were located, also constructing the imagine of their territory on a grander scale.
Dati topografici, evidenze storico-documentarie e storia delle indagini archeologiche pertinenti al sito da cui proviene una importante iscrizione greca arcaica, di fondamentale importanza nell'interpretazione dei rapporti fra Greci e non Greci nell'entroterra di Metaponto.
The paper focuses on the area between the Lake of Shkodra and the rivers Black Drin and Aoos/Vjosa as it appears in the most important geographical sources of the archaic and classical periods. The purpose of this study is to single out the different perspectives disposing the description of those countries in written sources and the main features making them recognizable within the framework of Greek culture of the time.
Synthetic history of the city from the foundation until 510 BC
Synthetic history of the polis from shortly before its foundation to the period of its abandonement
Dati topografici, evidenze storico-documentarie e storia delle indagini e della ricerca archeologica sul sito di Timmari. Voce complesiva curata da F. Frisone, aggiornamento della bibliografia 1999-2010 curato da F. Cristofaro.
La mostra presentava una serie interessante di reperti falsi acquisiti dal Museo Salinas nel periodo fra 1867e 1880, in relazione a una truffa di più ampia portata, illustrando la natura dei falsi e le vicende dell'acquisizione, che vide fra i protagonisti alcuni fra gli esponenti di maggiore spicco della nascente archeologia italiana del periodo.
All'interno di un ampio contributo che illustra i problemi della documentazione epigrafica e letteraria sull'uso del vino nella società greca dell'Italia meridionale fra età arcaica ed età ellenistica, la sezione specificamente curata da F. Frisone analizza il quadro frammentario offerto dalle fonti letterarie e chiarisce il quadro storico e sociale che può definirsi in base al quadro documentario. Grazie a quest'analisi si individuano alcuni precisi nuclei generatori della tradizione storica e si precisano alcune originali ricostruzioni in merito alla funzione sociale e politica dell'uso del vino nelle società arcaiche della Magna Grecia.
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