“Tirando il dio per la giacchetta…”. Eracle e la Sicilia antica fra Calcidesi, Dori e altri
Abstract
Partendo dalla documentazione (epigrafica, archeologica e letteraria) riconducibile all’età arcaica e classica, e utilizzando in termini euristici anche il confronto con il vicino mondo magnogreco, il contributo esplora l’uso, l’abuso e la manipolazione della figura di Eracle da parte delle poleis siceliote. Una prima messa a punto è di carattere storiografico, in riferimento a una consolidata tradizione di studi che ha fatto di Eracle, “eroe culturale” par excellence, una sorta di paladino della presenza greca nelle aree coloniali, spesso interpretando in senso certamente riduttivo e modernistico la complessa dimensione acculturativa connessa al fenomeno della presenza greca nel più vasto ambito mediterraneo. Un successivo esame delle testimonianze disponibili consente di considerare Eracle, personaggio di spicco dell’universo mitico-cultuale panellenico, nella complessità dei valori connessi alla sua figura divina. Viene messo infine in luce la sua plastica capacità di collegamento a distinti gruppi etnici o comunità poleiche greche di Sicilia e di madrepatria che consente di veicolare connotazioni identitarie che possono assumere valenze distintive o addirittura contrastive non solo e non tanto nei riguardi di genti anelleniche ma soprattutto di vicine realtà elleniche.
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2017
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