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Alessandra Manieri
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Studi Umanistici
Area Scientifica
AREA 10 - Scienze dell'antichita,filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore Scientifico Disciplinare
L-FIL-LET/02 - Lingua e Letteratura Greca
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH5 Cultures and Cultural Production: Literature, philology, cultural studies, anthropology, study of the arts, philosophy
Settore ERC 3° livello
SH5_1 Classics, ancient literature and art
Il lavoro prende in esame, accanto a talune fonti letterarie, alcune testimonianze epigrafiche specifiche nel loro genere, di epoche diverse (dal IV sec. a.C. al II sec. d. C.) e relative a differenti contesti agonali (Atene, Eretria, Tanagra, Enoanda, Sparta, Afrodisia). Si tratta di liste che definiscono per decreto i premi riservati alle diverse categorie artistiche che si susseguono nelle competizioni. Le distinte entità dei premi sono stabilite evidentemente sulla base di un impegno di spesa preventivo (la loro somma corrisponde, generalmente, all’importo stanziato in totale per la gara: si parla, in tal senso, in alcuni casi, di agoni talantiaioi, da un talento, o hemitalantiaioi, da mezzo talento); risultano pertanto utili a descrivere fasce di livello che suggeriscono una gerarchia sociale tra i diversi concorrenti che prendono parte alle gare. L’indagine dimostra anche un’evoluzione nei gusti del pubblico, responsabile, nel temp dell’affermazione di nuove forme artistiche e del declino di altre sulla base di mode e tendenze generazionali.
L’articolo discute le diverse opinioni relative alle caratteristiche e alle modalità di esibizione dei cori nei Soteria anfizionici a Delfi, sulla base delle testimonianze epigrafiche e mediante il confronto con i dati riguardanti le manifestazioni più tarde dei Soteria etolici e invernali. In conclusione l’indagine dà sostegno all’ipotesi secondo cui, già nella fase più antica dei Soteria, avesse luogo un confronto agonale tra piccoli cori e che una simile prassi dovette naturalmente continuare anche nell’ambito dei Soteria etolici, in cui la competizione tra i gruppi corali è chiaramente attestata dai cataloghi agonistici. The article discusses the different opinions regarding characteristics and performance of the choirs in the Amphiktionic Soteria at Delphi, on the basis of epigraphic evidence and by comparison with data from the later festivals held in the Aetolian and Winter Soteria. In conclusion, the research supports to the hypothesis that a competition between small choirs had already taken place in the earliest phase of the Soteria and that this practice naturally continued in the event of Aetolian Soteria, where a competition among choral groups is clearly attested by the agonistic lists.
The article offers a reinterpretation of the paean to Dionysus written by Philodamus Scarpheus (iv BC), which contains the first evidence of competitions of circular choruses at the Pythian Games of Delphi. It explores the relationship between Philip and the Macedonians and the Greek competitions, and reconstructs the historical and political context in which the paean was performed. As such, the article highlights the role played by Philip II of Macedon in the prescription of the events described in the paean and it identifies political and eulogistic intentions in parts of the mythical narrative.
Il lavoro mostra come Aristofane sia una delle più importanti fonti letterarie antiche sui concorsi musicali che avevano luogo ad Atene, di cui evoca, attraverso riferimenti espliciti o particolari allusivi, protagonisti, caratteristiche, modalità di svolgimento. Per intendere il significato che Aristofane attribuiva a tali competizioni risultano emblematici gli Acarnesi. La più antica commedia a noi pervenuta offre difatti interessanti spunti di discussione circa importanti e dibattute questioni relative a questi concorsi (p. es. il problema delle rappresentazioni postume di Eschilo o la specialità musicale di Cheride, citarodo ovvero auleta); in essa, inoltre, gli eventi agonistici sono proposti dal poeta come una sorta di contraltare delle vicende belliche e scandiscono, nella loro successione cronologica con cui si intrecciano le vicende del protagonista, l'anno di Diceopoli e di ogni cittadino ateniese in tempo di pace. Non è un caso, dunque, che la dea Pace, nell’omonima commedia, compagna della Festa, odori di “abbondanza, di ospitalità, di Dionisie, di flauti, di tragedie, di canti sofoclei, di tordi, di versetti euripidei”, perché senza pace non possono esistere, ad Atene, né prosperità, né accoglienza degli stranieri, né agoni. Come d'altronde è noto da altre fonti, gli stessi concorsi, per i quali gli Ateniesi erano soliti investire risorse finanziarie particolarmente ingenti, non furono immuni dalla grande crisi economica che colpì Atene durante la Guerra del Peloponneso. Forse in quest'ottica devono essere letti anche i riferimenti alle manifestazioni agonali nelle ultime commedie di Aristofane.
Il lavoro indaga natura e caratteristiche dei Soteria anfizionici a Delfi sulla base delle fonti documentarie.
The article aims to describe the characteristics of the dramatic competitions at the Soteria in Delphi and, in general, in Greek contests of the Hellenistic period trough the comparative study of the ancient sources.
L’articolo analizza la terminologia utilizzata nella retorica greca per indicare i fenomeni retorici della ‘somiglianza’, con particolare riguardo ai manuali di epoca tarda, solo occasionalmente presi in esame dalle indagini dei moderni. I termini di riferimento (εἰκών, παραβολή, παράδειγμα e ὁμοίωσις), accompagnati nei trattati da definizioni ed esempi distinti, sono spesso utilizzati, in questi manuali, con significati differenti, talvolta in contrasto tra loro, che possono generare confusione tra i diversi fenomeni. The article focuses on the terminology used in Greek rhetoric to describe the rhetorical phenomena of ‘similarity’, with particular reference to later dated manuals, which have only occasionally been examined by modern studies. The terms of reference (εἰκών, παραβολή, παράδειγμα and ὁμοίωσις), accompanied by distinct definitions and examples, are often used with different meanings, sometimes in distinct contrast to one another, which in turn can lead to confusion between the different phenomena.
The article examines some Greek myths that have female characters as protagonists, through the mediation of Cesare Pavese, a classic of twentieth-century Italian literature. The research aims to highlight the writer's relationship with the Greek sources and to identify the mythical paradigms that embody his bitter vision of women and of the entire human existence.
The article provides a synoptic reading of the items relating to the Athenian festival of Thargelia that are contained in the ancient lexicographers, identifying the different elements that characterize the ritual of the festival and offering new textual readings on the basis of other documentary sources.
This study reflects on different aspects of the poem performed by Sulpicius Maximus, at the age of eleven, in a contest of Greek poetry at The Capitoline Games in Rome. In particular, the work focuses on the encomiastic nature of the competition and identifies elements of praise towards the Emperor Domitian in the myth of Phaeton, which is the subject of the poem.
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