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Gabriella Sava
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Storia Società e Studi sull'Uomo
Area Scientifica
Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Settore Scientifico Disciplinare
M-STO/05 - Storia della Scienza e delle Tecniche
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Die Akzeptanz des therapeutischen Werts der Musik und Tanzes wie sie in der Abhandlung Baglivis De anatome, morsu et effectibus tarantulae vortliegt, laesst die Neigung erkennen, den Tarantismus als ein Phaenomen psychosomatischer Natur zu interpretieren, das unter Ruecksichtnahmeauf die besonderen anthropologischen Dimensionen, die es auszeichnen, interpretiert werden muss, wenngleich doch konsequent alle Versuche unternommen werden, ihn auf eine tatsaechliche Vergiftung zurueckzufuehren, deren Behanlung auschliesslich in den medizinischen Bereich zurueck faellt.
Antonio Aliotta si occupò più volte dell'opera di Binet, condividendo sia le critiche rivolte a una psicologia meramente quantitativa, sia la proposta di un metodo d'indagine legato all'introspezione. Aliotta valutò molto positivamente i test elaborati da Binet e applicati in ambito pedagogico.
Nella storia della psicologia italiana, il nome di Francesco De Sarlo è legato alla fondazione del Laboratorio di Psicologia sperimentale, nel 1903, presso l'Istituto di Studi Superiori di Firenze. L'attività del Laboratorio, al quale parteciparono numerosi giovani studiosi, tra cui Antonio Aliotta, Guido Della Valle ed Enzo Bonaventura, fu resa pubblica nei volumi di "Ricerche di psicologia". De Sarlo analizza i problemi epistemologici e metodologici concernenti il ruolo della psicologia e il suo riconoscimento come scienza autonoma sia rispetto alla fisiologia e alla psichiatria, sia rispetto alla filosofia.
Vailati si occupò a lungo di psicologia e approfondì il tema della applicazione della psicologia all'analisi e al controllo dei processi intellettuali. Egli era convinto che vi fosse un'intima corrispondenza tra la tripartizione dei fenomeni psichici introdotta da Franz Brentano e le distinzioni dei logici relative alle diverse specie di proposizioni.
La Sezione di Psicologia introspettiva, presente al V Congresso internazionale di Psicologia, svoltosi a Roma nel 1905, aveva lo scopo di verificare i rapporti della Psicologia con le scienze filosofiche. Dalle relazioni, tenute da numerosi studiosi italiani e stranieri, emerge l'esigenza di distinguere la psicologia filosofica dalla vecchia psicologia speculativa. Al contempo, si tenta di sottrarre la psicologia al riduzionismo fisico e fisiologico, rivendicando l'autonomia della disciplina nei confronti delle scienze biologico-mediche.
Nella storiografia concernente la medicina italiana sono state proposte diverse periodizzazioni, in relazione alle varie fasi di sviluppo dell'attività medica e della ricerca scientifica in generale.
Giovanni Vailati è stato inserito a pieno titolo nella storia della cultura europea, per l'originale partecipazione ai dibattiti filosofici e scientifici negli anni tra Ottocento e Novecento. L'incontro con Franz Brentano avvenne a Palermo nel 1900 e dalla successiva frequentazione Vailati trasse forti stimoli per approfondire gli studi psicologici. Vailati trattò della psicologia brentaniana in due Congressi internazionali di Psicologia (1900 e 1905), analizzando la classificazione brentaniana dei fenomeni psichici e tentando di applicare la psicologia ai processi intellettivi.
Gli studi naturalistici nel Mezzogiorno dell'Italia post-unitaria sono stati prevalentemente legati alla scuola dei naturalisti napoletani e si sono sviluppati in sintonia con le vicende scientifiche e culturali più generali. Essi hanno fornito significativi ed originali contributi anche per la conoscenza del patrimonio naturalistico meridionale. In particolare, le ricerche di Oronzo Gabriele Costa, Martino Marinosci e Salvatore Trinchese hanno stimolato ulteriori e più ampie indagini scientifiche sostenute da prestigiose ed autorevoli istituzioni.
I primi Congressi internazionali di Psicologia (dal 1889 al 1905) riflettono la vicenda della psicologia scientifica, dalla nascita ai primi straordinari sviluppi. In essi si registra la faticosa ricerca di una precisa identità epistemologica per la nuova disciplina, come risulta dal primo progetto per l'istituzione di tali congressi e dal problema della loro denominazione. Alla base degli incontri congressuali si evidenzia la ricerca di prospettive unitarie, ma anche l'esigenza di un confronto, relativamente alle metodologia delle indagini psicologiche.
Mirko Drazen Grmek (1924-2000) è stato tra i maggiori studiosi di storia del pensiero medico. Nel corso di un'intensa attività di studi, che si sviluppa per oltre un cinquantennio, ha dedicato una costante attenzione all'opera di Giorgio Baglivi, del quale ha ricostruito, con esemplare acribia storiografica, le vicende biografiche e il contributo offerto alla medicina.
Il volume presenta il panorama delle attività scientifiche svolte nel Salento, con particolare riferimento ai contributi offerti dalle Facoltà scientifiche dell'Università del Salento. Una sezione del volume riguarda la storia delle ricerche scientifiche svolte nel XIX secolo nel Salento e analizza i contributi offerti da alcuni tra i più significativi studiosi salentini.
The first international psychology congresses reflect the beginnings of scientific psychology. The first congress was devoted to physiological psychology. There were many papers in the area of psychophysiology and more attention was paid to experimental method and to physiological instruments.
Filippo Bottazzi ha svolto importanti ricerche in qualità di direttore del Dipartimento di Fisiologia presso la Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli ed è noto per gli studi sulla fisiologia cardio-vascolare, sulla neurofisiologia e sulla chimica fisiologica. L'analisi di alcune sue opere scientifiche e delle riflessioni metodologiche relative alla sperimentazione nelle discipline medico-biologiche mette in luce la posizione epistemologica sostenuta da Bottazzi e le sue convinzioni relative al sapere scientifico.
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