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Massimiliano Pezzi
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE
Area Scientifica
AREA 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Settore Scientifico Disciplinare
M-STO/02 - Storia Moderna
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Il saggio ricostruisce i tentativi d'istituire un servizio postale tra Costantinopoli e Madrid alla vigilia dell'ultimo conflitto tra i tre imperi orientali. Vuole essere anche una chiave di lettura della realtà economica dei Balcani alla fine del Settecento, dove i contrasti tra i vari pascià osmanlici costituivano le premesse per la nascità delle identità nazionali, che venivano puntualmente soffocate dal governo della Subliem Porta. Emergono chiaramente i contrasti tra centro e periferia e l'ingerenza dei governi europei nelle questioni orientali. Risulta anche un'utile chiave di lettura per comprendere la società nell'Europa ottomana alla vigilia della Rivoluzione francese.
La “Questione d’Oriente” rivisitata attraverso l’inedita corrispondenza europea e la visione orientale di Giuseppe Costantino Ludolf, inviato borbonico a Costantinopoli nell’immediata Restaurazione e a San Pietroburgo dalla vigilia della rivoluzione decabrista e alla nascita dello stato greco.
Sullo sfondo della conquista borbonica dell’Italia Meridionale e della guerra austro-russo-ottomana viene analizzata l’organizzazione postale tra Napoli e Ragusa nei primi anni di regno di Carlo di Borbone. Il servizio postale napoletano sembra essere più efficiente di quello della città-stato, che si avvaleva della fitta rete consolare mediterranea per inviare/ricevere informazioni utili alla sua stessa sopravvivenza.
In the second half of the XVIII century some European Powers accredited to Constantinople organized their own postal service in order to transport the diplomatic and commercial correspondence. On the background of an increasing rebellion against the central power and of the conflicts in course in the Balkan area, the route of the Spanish Post of Constantinople was terrestrial to Spalato / Split, Zara / Zadar (proceeding through the territories of the Serenissima) and maritime to Ancona. The possible agreement between Venice and Madrid was preceded by the draft of the Minuta Fiduciaria, to submit to their respective governments for approval.
I preliminari della pace di Bucarest sono esaminati attraverso l’inedita documentazione diplomatica europea. Vengono ricostruiti gli intrecci diplomatici anglo-russo-borbonici e il ruolo di Costantino Ludolf per la definizione della “pace senza l’alleanza” sottoscritta per far fronte all’invasione napoleonica della Russia nel 1812.
Originale e inedita ricerca effettuata sulla corrispondenza diplomatica ispanica ed europea per la ricostruzione dalla Posta Spagnola di Costantinopoli. Il servizio dei corrieri consente di scoprire la realtà socio-economica e politico-istituzionale dell’Europa ottomana settecentesca.
Un’ attenta e minuziosa ricostruzione della Posta Spagnola di Costantinopoli nei primi anni dell’ultimo conflitto settecentesco nei Balcani. Il saggio ripercorre i tentativi di sinergie tra le varie poste estere presenti nella capitale osmanlica e i primi approcci di una regolamento tra la Spagna e la Serenissima per il trasporto comune della corrispondenza lungo il percorso balcanico e la traversata Adriatica. Emergono chiaramente le difficoltà di stipulare un’alleanza, in un clima di reciproca diffidenza, da attuare su di un territorio imperversato dal ribellismo di Mahmud Pascià di Scutari. Una chiave di lettura dell’economia e della società dell’Europa ottomana alla vigilia dell’avvento al trono del sultano riformatore e delle profonde trasformazioni che interesseranno il vecchio continente.
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