Effettua una ricerca
Daniela Caterino
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO JONICO IN "SISTEMI GIURIDICI ED ECONOMICI DEL MEDITERRANEO: societa', ambiente,culture
Area Scientifica
AREA 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/04 - Diritto Commerciale
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Il saggio analizza gli aspetti salienti della governance nei contratti di rete, partendo dalla struttura organica per considerare i profili problematici legati alle modifiche del contratto ed al recesso dei partecipanti
Il contributo esamina i principali profili di criticità della disciplina della governance nel contratto di rete; in particolare, vengono analizzate le lacune normative in tema di meccanismo deliberativo, modifiche del contratto, organo gestorio e controlli e si propongono meccanismi di integrazione del sistema legale ed opportuni accorgimenti di redazione del contratto di rete che possano evitare esiti patologici sotto il profilo della lesione degli interessi dei partecipanti e della creazione di valore per gli stakeholders.
L'articolo intende sfatare alcuni luoghi comuni in materia di CSR in relazione alla questione della tutela dello shareholders value e degli interessi degli stakeholders esterni.
Il commento riguarda la disciplina della durata e del recesso per i patti parasociali stipulati in società quotate su mercati regolamentati italiani, distinguendo le ipotesi dei patti a tempo determinato e indeterminato e approfondendo le regole applicabili al recesso in pendenza di OPA.
Si tratta di un commento alle norme del Testo Unico dell'Intermediazione Finanziaria (d. lgs. n. 58/1998) in tema di patti parasociali, relazione sul governo societario, adesione delle società quotate ai codici di comportamento.
Il saggio affronta il tema della continuazione dell'attività d'impresa nelle procedure di sovraindebitamento, alla luce della scarna disciplina legislativa, in un'ottica di comparazione con analoghi istituti del diritto concorsuale europeo.
Capitolo di manuale per gli studenti dei CdS giuridici ed economici dedicato alla struttura e funzione dei diversi organi di controllo nell'ambito della corporale governance delle società per azioni.
La comunicazione riguarda i profili di peculiarità del rating degli stati sovrani ed analizza in particolare le innovazioni normative introdotte nella disciplina europea in materia di rating per fronteggiare i conflitti di interessi e i rischi sistemici legati all'impatto mediatico della divulgazione dei giudizi sul debito degli Stati sovrani.
Il contributo approfondisce l'analisi della Societas Europaea, che viene qualificata in termini di "fascio di tipi societari incompleti", dal momento che l'istituto trova nel regolamento e nella connessa direttiva una solo parziale disciplina, per giunta non del tutto uniforme. Dopo aver introdotto le ragioni socio economiche e di politica legislativa dell'istituto, ripercorrendo la tormentata storia del progetti preliminari e spiegando l'inedita scelta di disciplina duale, regolamento e direttiva (dovuta alla particolare delicatezza della materia del coinvolgimento dei lavoratori nella governance societaria), la trattazione si sofferma sugli aspetti salienti della disciplina: le varie modalità di costituzione della SE, il finanziamento e il capitale, la struttura di governance. Infine, vengono affrontati i temi della disciplina interna introdotta in Italia e delle lacune.
Lo studio si occupa delle problematiche relative al diritto morale di autore spettante all'autore della colonna sonora di un film ed all'autore di brani musicali inseriti nella colonna sonora di un film, in rapporto con i diritti attribuiti ai coautori dell'opera filmica ed al produttore
Il saggio si propone di esaminare l'impatto del d. lgs. n. 28/2010, istitutivo della mediaconciliazione, sul diritto societario. In primo luogo, oggetto dello studio è la ratio dell'esclusione della materia societaria dall'applicazione del tentativo obbligatorio di conciliazione disciplinato dall'art. 5 co.1 d. lgs. n. 28/2010, individuata nella volontà del legislatore di valorizzare l'autonomia statutaria anche nella ricerca dei mezzi di composizione della crisi. In secondo luogo, vengono analizzati i profili problematici connessi alla introduzione, modifica e soppressione delle clausole di mediaconciliazione negli statuti.
Il saggio intende esaminare le questioni connesse all'applicazione della disciplina in tema di conflitto di interessi degli amministratori nella srl qualora la società, avvalendosi dell'opzione oggi concessa, decida di organizzare l'organo gestorio non secondo il modello capitalistico della spa (consiglio di amministrazione) ma in base agli artt. 2257 e 2258 c.c.
L'opera è dedicata allo studio dei sindaci nelle società per azioni italiane e si propone di indagare sulle peculiari caratteristiche e modalità di esercizio dei poteri individuali e collegiali dei membri dell'organo di vigilanza interna delle spa di modello latino. La tesi proposta è che le diverse scelte legislative in merito ai poteri non collegiali si giustifichino nell'ottica di gestione efficiente delle dinamiche endosocietarie e non in prospettiva di tutela delle minoranze.
La voce inquadra il fenomeno del rating dal punto di vista storico e giuridico nel panorama italiano e internazionale, con specifica attenzione ai temi dei rischi e responsabilità connessi all'attività di rating finanziario e dei debiti sovrani.
Il lavoro riproduce il testo della relazione svolta nel convegno "Voci di donne" presso la Facoltà teologica dell'Università di Stettino
Il saggio analizza la nuova disciplina italiana del sovraindebitamento civile, per farne emergere la ratio complessiva alla luce di alcune peculiarità lessicali. La tesi è che la procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento mira a fornire strumenti di "rimedio" in un'ottica prettamente conciliativa, contemperando l'esigenza della migliore soddisfazione dei creditori con quella di evitare il disagio sociale e le pesanti conseguenze per il debitore non fallibile. In particolare, si approfondisce lo studio dell'uso dell'espressione "convenienza" e di come tale convenienza venga effettivamente valutata alla luce della detta disciplina.
Condividi questo sito sui social