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Ignazio Carabellese
Ruolo
Ricercatore
Organizzazione
Politecnico di Bari
Dipartimento
Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura
Area Scientifica
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura
Settore Scientifico Disciplinare
ICAR/19 - Restauro
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH5 Cultures and Cultural Production: Literature, philology, cultural studies, anthropology, arts, philosophy
Settore ERC 3° livello
SH5_7 - Museums, exhibitions, conservation and restoration
Il tema del restauro di edifici dell'architettura aquilana gravemente danneggiati dal terremoto dell'Abruzzo del 6 aprile 2009 ha suggerito di approfondire la sperimentazione relativa ai criteri di conoscenza e alle metodologie di progetto appropriate rispetto alle finalità ultime cui tende, nella specifica condizione, l'intervento di restauro. La stratificazione delle tecniche costruttive viene esaminata - in alcuni casi esemplari - nel rapporto tra l'estetica, il linguaggio architettonico, le discontinuità strutturali e la risultante vulnerabilità in relazione alla storia sismica del sito..
Il valore di testimonianza, la sua rivelazione ed il suo mantenimento sono il motivo specifico delle attività di studio qui sintetizzate. Con attenta ponderazione, la soluzione progettuale, elaborata per rispondere all’istanza di ritorno alla vita espressa tanto dalla collettività quanto dal monumento stesso, ha percorso itinerari non consueti, ma saldamente basati sulla considerazione approfondita delle capacità strutturali delle membrature superstiti e sulla imprescindibile esigenza di assicurare al monumento il ritorno al proprio ruolo di protagonista della vita della città.
La bellezza quale quoziente del rapporto tra la condizione di natura e la condizione di architettura. Se si prendono in considerazione alcuni centri antichi del territorio pugliese ed il territorio ad essi circostante, si possono riconoscere quei caratteri ambientali che in maniera pregnante connotano la civiltà costruttiva delle province pugliesi. Essi non erano sfuggiti alla vigile attenzione di Pane e per tale ragione, egli studiò nel corso degli anni tali centri antichi ed il loro territorio. Nel visitarli, e soffermandosi sulle superfici di alcuni monumenti, risulta spesso che essi abbiano subito trasformazioni talora ingenti. accomunate dall’impiego della stessa materia. Essa realizza una ricchezza e una varietà di espressioni che restano peraltro sempre perfettamente riconoscibili. Nell’onestà costruttiva, l’apporto di ogni epoca per quanto integrasse, talvolta in maniera audace le precedenti, comunque realizzava un’armonia, un’espressione che non negava il preesistente. Tale è probabilmente la chiave di lettura che riconduce all’intuizione di una coralità dell’ambiente pugliese.
The paper is aimed at presenting some results regarding the causes of damage of a masonry church (Chiesa del Rosario) located in Finale Emilia, a town stricken by the May 2012 Emilia Romagna seismic event. The church exhibits a diffused state of damage on the façade (rocking along a horizontal hinge), lateral nave walls (shear), transect (shear and outof- plane bending) and bell tower (detachment at the connection of the tower to the church and subsequent rotation along a vertical axis). The approach adopted is multidisciplinary and it is conducted within a research project that involves the Technical Universities of Milan, the Technical University of Bari and the Italian Cultural and Architectural Heritage Ministry (MiBAC). The survey analyses conducted comprise a detailed geometric recover of the volumes and materials used, basing on post-seismic photogrammetric studies, historical research on existing documentation and repeated in situ investigation. Preliminary structural analyses are conducted in agreement with the Italian Code. In particular, full pushover analyses on a detailed FE discretization are performed, providing an estimate of failure seismic acceleration and automatically identifying the most critical parts of the church as well as the failure mechanism active, to compare with the 28 possible local collapse mechanisms provided by the Italian Guidelines on the built heritage.
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