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Maurizio Delli Santi
Ruolo
III livello - Tecnologo
Organizzazione
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Dipartimento
Non Disponibile
Area Scientifica
AREA 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore Scientifico Disciplinare
L-ANT/10 - Metodologie della Ricerca Archeologica
Settore ERC 1° livello
SH - SOCIAL SCIENCES AND HUMANITIES
Settore ERC 2° livello
SH6 The Study of the Human Past: Archaeology and history
Settore ERC 3° livello
SH6_13 History of Ideas, Intellectual History, history of economic thought
Nowadays the recovery and the fruition of documents by electronic supports about architectonic heritage, the development of methods of digital technology that is applied to cultural heritage and the use of new technological and informative systems, are more and more common. Possibilities with this technologies in the planning and the consequent managing of information in cultural heritage field are many and the data digitization is particularly considered the essential part of a course that aims to the development of cultural heritage, An application that is more and more common in the use of new technologies for cultural heritage are GIS (Geographical Information Systems).The GIS came up as instruments for the control of territory. Nowadays they are considered so flexible that they can be applied in different areas of cultural heritage. We are observing a movement of the specific functional features of GIS to the field of the conservation of existing architectonic heritage, above all of the historical and monumental buildings. So urban scales are left to reach different levels of representation to get the typical ones of architectonic artifact. This Geographical Information System for the systematic scheduling of Franciscan convents in Basilicata (Italy) implements technologies of GIS analysis. With them the common features of the convents are pointed out immediately and so we can create tabs, that are converted in special formats and link artifacts with thematic segments dynamically: a precious source for an innovative analysis instrument, with the purpose to conserve and then develop the whole system of Franciscan convents.
The analysis and technical elaboration named GIS (Geographical Information System) has been developed for the management information related to make parameters.The first aim of an informative system is to make it suitable to the operators which take every useful information.However, this tool requires, for its application, practice and knowledge about narrow fields, because it has to monitor spatial - physical situations in according with different "angle-shots": so we shouldn't leave historical research and archaeological surveys, chemical-physical both for knowing the degradation state, and also historic-artistic and architectural research.In order to schedule systematically ancient marbles in Benevento (Southern Italy), particularly in roman monuments and medieval churches, a GIS has been organized. The common features of stones can be immediately visualized: this indicative schedule have been drawn up to be linked to man-made stones.Besides peculiar typical, structural and architectural features, these schedules give us fundamental data and technical results to think of first and then to project a methodical and efficient recovering and consolidation plane for ancient marbles.
Il Canale Reale, con i suoi 50 Km circa di lunghezza è il corso d'acqua più importante della provincia di Brindisi, le cui sorgenti sono localizzate al confine tra i territori comunali di Villa Castelli e Francavilla Fontana. Il Canale Reale, probabilmente l'antico fiume Pactius o Ausonius menzionato da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia, ha il bacino idrografico più importante della provincia di Brindisi e le sue sorgenti sono localizzate in prossimità della Chiesa di Santa Maria dei Grani (in agro di Francavilla Fontana), e interessano un'area di circa 144 ettari. Di queste sorgenti ha parlato anche lo storico e geografo Strabone (63 a.C. - 24 d.C), che, durante le sue peregrinazioni sul suolo italico visitò il sito e lo citò nei suoi appunti di viaggio raccolti nell'opera Geografia. Per cui, recentemente, le sorgenti sono state battezzate "Fonte di Strabone".Nell'antichità, in condizioni climatiche più umide, il suo alveo trasportava una maggiore quantità di acqua e sembra che fosse addirittura navigabile, per cui è stato un elemento di coagulo del popolamento del territorio circostante ed ha rappresentato una via di penetrazione nell'entroterra e quindi di colonizzazione di nuovi territori da parte delle comunità neolitiche e dell'età dei metalli come lasciano intendere i numerosi insediamenti dislocati lungo il suo tragitto.Il tracciato dell'alveo ha una forma arcuata (SW-NE) in quanto si addossa al gradino della scarpata della Murgia meridionale che separa la Murgia di natura prevalentemente calcarea dalla pianura brindisina costituita da formazioni sabbio-argillosi depositati dal mare Plio-pleistocenico, che poggiano sui calcari del Cretaceo. Il bacino idrografico del Canale Reale è di 486 Kmq ed interessa prevalentemente la sub-regione "Salento delle Murge", che rappresenta le ultime propaggini meridionali delle Murge, le quali, verso sud, si abbassano da una quota di circa metri 400-300 s.l.m. a circa metri 100 s.l.m., per cui il deflusso delle acque piovane, avviene nel Canale Reale.
Nella Catterale di Canosa, addossato ad una parte del transetto, si ritrova un piccolo edificio a pianta quadrata: è il mausoleo normanno di Boemondo. L'edificio è affiancato da due arcate superstiti, resti di un portico, poggianti su tre colonne di spoglio di cui una in marmo Cipollino e una in marmo di Proconneso. Il Mausoleo presenta tre lati a vista, rivestiti di un lastrato marmoreo ad arcate cieche, con una piccola abside orientata a Levante e cupolino racchiuso in un edicola . L'edicola, decentrata, è raccordata ai muri perimetrali da una falda inclinata di tetto, più ampia sui lati est e sud. I tre lati delle pareti esterne sono rivestite completamente in lastre di marmo antico reimpiegato rinvenuto nel territorio circostante e precisamente in marmo di Proconneso.All'interno, il nucleo a base quadrata accoglie, sui due lati sud ed est, un piccolo deambulatorio coperto da volte a semibotte, che collegano le arcate di sostegno alle pareti.
The recovering and fruition of documents about architectonic heritage by electronic frames, the development of digital technology methodologies for cultural heritage and the use of new technological and computer systems are more and more widespread nowadays. The potentialities of these technologies in projecting and then managing information in cultural heritage conservation are a lot and in particular the data digitalization has already considered an essential element for a course towards its enhancement. In particular, among the new technologies, GIS (Geographical Information System) are more and more common. They come out as instruments for the control of territory and are provided with such a flexibility that they can be used in different research areas. In fact we are attending the transfer of specific functions of the GIS to building heritage conservation, in particular historical and monumental buildings. The idea of using a GIS for scheduling systematically the industrial heritage of Basilicata (Figure 1) has been organized so that we can make rapid analysis that are useful to take information or to underline common characteristics or differences.This GIS, in this specific case, links dynamically objects and vector themes, that are contents of analysis, to a series of information about typological, structural, building, architectonic, location characteristics and historical data; and it contains those data and technical parameters that are necessary to realize a recovering plan of the whole archaeological industrial heritage of Basilicata.
Creati quali strumenti di controllo tecnico del territorio, i GIS attualmente costituiscono uno degli atout più strategici per la "lettura" transdisciplinare del patrimonio culturale. Infatti, è sempre più intensa l'applicazione GIS al campo della conservazione del patrimonio edilizio esistente, in particolare per quello storico-monumentale, con un graduale abbandono della scala urbanistica in favore di rappresentazioni grafico-informatiche differenti, che giunge a rappresentare anche il manufatto architettonico.Il presente lavoro rientra nell'ambito del progetto di ricerca denominato "Tutela del territorio e conservazione del Patrimonio Culturale in Basilicata in relazione all'evoluzione del paesaggio ed ai fattori di rischio geomorfologico" che l' IBAM-CNR sta conducendo in Basilicata.Per il presente lavoro sono stati selezionati i comuni ricadenti nella provincia di Matera caratterizzati da un considerevole valore storico-architettonico ed archeologico, e potenzialmente esposti a rischi geologici naturali quali quello sismico e quello idrogeologico.L'intero patrimonio architettonico della provincia verrà censito e catalogato e successivamente implementato all'interno di un geodatabase, in ambiente GIS, appositamente strutturato secondo i criteri richiamati dalla scheda "A" dell' ICCD. A tale scheda sono stati aggiunti dei nuovi campi atti a valutare la pericolosità sismica e idrogeologica.Il fine ultimo del progetto è la definizione di una "Carta del Rischio" del patrimonio architettonico della Basilicata, quale base imprescindibile per la pianificazione di interventi di protezione e conservazione dei beni culturali esposti ai rischi naturali.
Reimpiegato nella cappella ubicata sotto la torre dello Sperone, troviamo nel castello di Oria un pluteo di età longobarda intarsiato di marmi antichi di epoca romana tra cui il Serpentino verde ed il Porfido rosso egiziano.
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