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Gianluca Tagliamonte
Ruolo
Professore Ordinario
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Beni Culturali
Area Scientifica
AREA 10 - Scienze dell'antichita,filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore Scientifico Disciplinare
L-ANT/06 - Etruscologia e Antichita' Italiche
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH6 The Study of the Human Past: Archaeology and history
Settore ERC 3° livello
SH6_3 General archaeology, archaeometry, landscape archaeology
Il testo riproduce quello elaborato per i pannelli presenti nell'allestimento museale delle due nuove sale del Museo Civico "R. Marrocco" di Piedimonte Matese. Le tematiche affrontate riguardano la storia e l'archeologia sannitica del territorio, con particolare riferimento alla documentazione di ambito funerario, santuariale e insediativo.
Ordinamento scientifico dei materiali preromani delle collezioni archeologiche del Museo Civico “R. Marrocco” di Piedimonte Matese (CE) e cura dell’allestimento della sezione “Gens fortissima Italiae. I Sanniti nel territorio di Piedimonte Matese” del museo, inaugurata il 15.6.2013.
Studio volto a indagare i presupposti storici e scientifici della missione archeologica italiana in Albania diretta da L.M. Ugolini (1926-1936).
Riflessione critica sulle forme materiali e ideologiche assunte dalla guerra e dalla attività guerriera nell'Italia medio-adriatica (Abruzzo, Molise) in epoca preromana.
Indagini di scavo condotte dallo scrivente a partire dall’anno 2002 hanno messo in luce i resti di un monumentale complesso santuariale ubicato sull’altura del Monte San Nicola, presso Pietravairano (CE). Si tratta di uno scenografico impianto riferibile a età tardo-repubblicana (fine II – inizi I sec. a.C.), incentrato su un tempio a tre celle e un sottostante teatro, posti in asse. Lo studio evidenzia i principali risultati delle campagne di scavo condotte sul Monte San Nicola, evidenziando la possibile genesi del modello architettonico del cd. Roman Theater-Temple.
La relazione si sofferma in particolare sull'interesse, motivato anche dalla vicenda biografica dell'artista, del pittore Mario Schifano, esponente di spicco della Pop Art italiana, verso l'immaginario figurato etrusco.
Studio sulle forme materiali e ideologiche assunte dalla pratica bellica nell'Umbria di età preromana.
Analisi del fenomeno del mercenariato italico in Sicilia e Magna Grecia
Considerazioni sui processi di strutturazione della dimensione del sacro nel Sannio preromano, alla luce della documentazione archeologica ed epigrafica, e in rapporto alle problematiche connesse alla visibilità "archeologica" del fenomeno religioso.
Censimento e classificazione dei santuari e luoghi di culto preromani del territorio alifano.
Sulla base delle scarne indicazioni fornite dagli antichi autori di lingua greca e latina, e attraverso l’analisi della documentazione archeologica, epigrafica, numismatica proveniente dai territori in antico appartenuti ai Sanniti, lo studio cerca di valutare il possibile apporto fornito dall’insieme di queste fonti nella ricostruzione storica dei processi di strutturazione di forme di identità collettiva, variamente declinate (in senso comunitario, tribale, etnico) presso le genti sannitiche.
Breve introduzione all'allestimento di due nuove sale del Museo Civico "R. Marrocco" di Piedimonte Matese, curate dal sottoscritto e dedicate all'archeologia sannitica del territorio
Raccolta ed esame critico delle fonti letterarie antiche sulle origini dei Piceni.
L'articolo mira a definire il quadro delle attestazioni relative all'edilizia domestica nel Sannio preromano, evidenziando aspetti di comunanza e di differenziazione che legano i vari comparti etnico-territoriali del mondo sannitico (con particolare riferimento a quelli del versante tirrenico e a quelli del versante adriatico) nel lungo periodo.
Inquadramento storico-culturale e archeologico del territorio alifano in età sannitica
Studio di un breve testo etrusco, menzionante un personaggio di origine italica (sannitica), apposta sull'ansa di una anfora proveniente da Vico Equense, conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Lo studio, di carattere storiografico, si propone di ripercorrere le più significative tappe di un percorso che nel corso del Settecento e dell’Ottocento portò ad una progressiva affermazione della nozione storica ed etnografica degli antichi Italici in seno all’antichistica e all’antiquaria italiana ed europea. Lo studio mostra altresì come questa progressiva affermazione si sia rapportata, sul piano storico e politico, al processo di costruzione di una identità nazionale italiana, evidenziando l’uso ideologico e propagandistico che della nozione di Italici antichi venne fatta in tale contesto.
Analisi degli elementi di continuità e discontinuità riscontrabili nello studio dei santuari e luoghi di culto sannitici della media valle del Volturno tra età preromana e "romanizzazione" (V-I sec. a.C.)
Si illustrano i contenuti del progetto di riordinamento scientifico del settore della Sezione Topografica del Museo Archeologico Nazionale di Napoli dedicato alla Campania preromana. Il progetto prevede l'allestimento di sette nuove sale museali, nelle quali saranno esposti i materiali archeologici relativi ai principali centri e ambiti etnici preromani della regione antica. Vengono, inoltre, svolte alcune considerazione di carattere storiografico.
Studio sulle sepolture monumentali e complesse (tumuli, tombe a circolo, circoli di tombe) presenti a partire dall'età del Ferro in Campania e nel Sannio antichi
Il testo evidenzia l'importanza avuta, in sede storiografica, dalla riflessione condotta da K.J. Beloch sugli assetti costituzionali del mondo italico, con particolare riferimento a quelli della Campania preromana
Il contributo mira a delineare un sintetico e aggiornato quadro etnografico e storico-culturale delle società indigene dell'Italia meridionale e della Sicilia all'epoca della cosiddetta colonizzazione greca
Presentazione dei risultati delle campagne di scavo archeologico condotte presso il santuario tardo-repubblicano del Monte San Nicola a Pietravairano (Caserta, Italia). Interpretazione storico-acheologica dei dati forniti dlle indagini archeologiche.
curatrice della parte relativa ai rilievi delle colonie
I lavori di allestimento della sezione archeologica "Gens fortissima Italiae. I Sanniti nel territorio di Piedimonte Matese" del Museo Civico "Raffaele Marrocco" di Piedimonte Matese, curata da G. Tagliamonte, con la collaborazione di L. Rendina, hanno fornito lo spunto per riesaminare ed esporre una serie di materiali decontestualizzati che documentano la cultura materiale del territorio piedimontese tra protostoria e V sec. a.C.
Fenomeni di mercenariato italico in ambito mediterraneo
Partendo dall’esame di uno specifico case study (il rinvenimento di alcune sepolture preromane a Spoltore, nell’immediato retroterra di Pescara), lo studio censisce ed esamina la presenza in territorio abruzzese, nel corso dell’avanzato V e del IV sec. a.C., delle caratteristiche corazze in bronzo a tre dischi, tradizionalmente considerate elemento tipico dell’armamento difensivo delle popolazioni italiche del versante medio-adriatico (Marsi, Marrucini, Vestini, Sanniti, ecc.). Di tali corazze lo studio evidenzia aspetti connessi alla loro distribuzione diatopica, alla loro tipologia, al loro uso funzionale.
Breve presentazione dei risultati delle campagne di scavo archeologico condotte nel monumentale santuario tardo-repubblicano del Monte San Nicola presso Pietravairano (CE). Il santuario è incentrato su un complesso teatro-tempio.
Relazione sui risultati della campagna di scavo condotta nel 2013 presso il santuario tardo-repubblicano del Monte San Nicola di Pietravairano (CE).
Illustrazione dei risultati della campagna di scavo condotta nel 2012 presso il santuario del Monte San Nicola a Pietravairano (CE)
Il testo evidenzia il ruolo e l'importanza che l'esperienza religiosa ebbe nella vita politica e nell'attività diplomatica delle città etrusche
In the last few decades of the eighth century BCE and even more so in the first few decades of the seventh, the role of the Etruscan elites grew further, part of an overall process of social restructuring along aristocratic lines linked to the urbanization already in progress. Archaeologically, the clear allusions to the regal status of the most eminent members of the Etruscan elites of the Orientalizing period are consistent with the information provided by the literary sources, which also describe Etruria's most ancient historical phase as monarchical. The reconstruction of Etruscan political structures and organization in the seventh to sixth centuries BCE should, in the first instance, be conducted with reference to the individual local contexts: Etruscan cities were autonomous political entities whose authority extended to the surrounding area (city-states). In the current historical interpretation, the period from the last decades of the sixth to the first decades of the fifth represent a long phase of transition, by the end of which the Etruscan cities (or at least most of them) had abandoned monarchical regimes in favor of some form of republican order. The archaeological evidence (above all, the Etruscan inscriptions of the fourth to the second centuries BCE) enable enables us to reconstruct some aspects of the magisterial system in force in the Etruscan settlements of the time. Etruscan literary and epigraphical sources also make mention of the existence of a (con)federal-organism encompassing the twelve populi of Etruria.
La relazione intende delineare alcuni aspetti per così dire “tipologico-strutturali” connessi al ruolo e allo spazio che santuari e luoghi di culto ebbero nell’Italia medio-adriatica in età preromana (I millennio a.C.). Tale ambito territoriale in età storica esso fu sede di popolazioni che la tradizione antica,o quanto meno un autorevole filone della stessa, per lo più riconnetteva a origine sabina (Piceni, èthne cd. sabellici, Sanniti). In esso, l’organizzazione del popolamento fu prevalentemente legata ad una situazione di accentuato frazionamento degli insediamenti.
Schede santuari
A part from the Villanovan site of Sala Consilina, there were no permanent Etruscan settlements South of present day Campania after the end of the 8th century B.C.E. There is however archaeological evidence that there were individuals or groups of individuals of Etruscan origin present in the area South of the river Sele and a network of cultural contacts and commercial exchanges which linked the centres of Tyrrhenian Etruria and etruscanized Campania to local populations (Oenotrians and Iapygians, in particular) and to the Greek colonies of Southern Italy between the 7th and 5th (and in some late cases 4th) century B.C.E. The evidence for the existence of these individuals and contacts lies in the discovery in Southern Italy of objects related to burials, shrines and settlements which were certainly or likely to have been of Etruscan manufacture (i.e. made in Etruria, Etruscan Campania, Etruscan Po valley) especially bucchero pottery, bronze vessels and jeweller’s ware. On the basis of this kind of evidence, the paper aims at analysing the cultural and historical meaning of these artefacts, according to the various needs for self-representation of local élites (particularly Oenotrian and Daunian) and to the different routes of trading. With reference to this last aspect, the archaeological evidence allows us to identify a series of long-distance routes over land and sea by which “Etrusco-Tyrrhenian” artefacts entered and were distributed in Southern Italy.
Some considerations on the Roman practice of burning the enemy's weapons
The chapter aims at giving a full and updated overview of the history and culture of the Samnites during the first millennium BC, on the basis of the data provided by the literary, epigraphical, numismatic and archaeological sources.
Ricerca sulle sepolture a tumulo e su altri tipi monumentali di sepolture in area messapica tra la preistoria e l'età arcaica. Considerazioni sui rituali funerari messapici.
Miscellanea di scritti di archeologia e storia dell'arte in onore di Regina Poso
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