Effettua una ricerca
Giovanni Mastronuzzi
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Beni Culturali
Area Scientifica
AREA 10 - Scienze dell'antichita,filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore Scientifico Disciplinare
L-ANT/07 - Archeologia Classica
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH6 The Study of the Human Past: Archaeology and history
Settore ERC 3° livello
SH6_3 General archaeology, archaeometry, landscape archaeology
In interpreting the circumstances of an archaeological find site, it is vital to notice every tiny trace of human activity. The burial of the dead, in particular, complies with precise social norms. Deviations from these reflect a wish, arising out of a particular fear of death (necrophobia), to distinguish certain graves as ‹abnormal›. The stigmatised dead include, for example, those who have been disposed of in well-shafts, furnaces and mass graves. Others have been placed face-down in the grave, or have had their limbs shackled or weighted down with heavy lumps of rock, or have been dismembered and their body-parts displaced, or betray signs of torture and murder. The presence of spikes and stakes is another indication that a burial is unusual, deviating from the norm. The authors analyse the archaeological evidence of the pre-Roman and Roman period in Apulia and compare it with results already known from other parts of the Mediterranean region and central Europe.
Mostra di reperti corredata da supporti multimediali e pannelli con testi didascalico-informativi dedicata alla presentazione del recente ritrovamento a Lecce del santuario di età romana dedicato al culto di Iside.
Il luogo di culto di Piazza Dante a Vaste, nella Messapia, attraversa la principale fase di frequentazione tra la fine del IV e la prima metà del III sec. a.C. In questo periodo, in prossimità di un grande edificio composto da due recinti affiancati, vengono utilizzate alcune cavità ipogeiche. L’esame di alcuni contesti stratigrafici con monete consente di puntualizzare la cronologia del luogo di culto e di richiamare l’analisi funzionale dei manufatti.
Archaeological investigations carried out in 1999 in the town centre of Vaste (Puglia, inland from Otranto) have brought to light a Messapian sanctuary. The sacred area includes a building divided in two enclosures with fireplaces, and an open space with three large underground pits. In the enclosure B a large hearth comprises layers pertaining to various activities in the life of the sanctuary. They show a persisting use of the same area going on through centuries since the sixth till the end of the third century BC. In the first century BC this place was still reminded, so it was protected by a crumbled limestone stratum. Metallurgical and archaeobotanical analysis contribute to reconstruct some aspects of the worship.
Guida del Museo Archeologico di Vaste
Presentazione preliminare dei ritrovamenti effettuati a Castro nell'area di una delle porte urbiche della città messapica in occasione della campagna di scavi condotta nel 2013.
Presentazione della mostra dedicata agli scavi archeologici condotti a Castro che hanno portato all'identificazione di un antico santuario dedicato ad Athena.
Notizia preliminare degli scavi archeologici condotti a Castro nella località Capanne, dove sono stati riportati alla luce quartieri di abitazione di età medievale e moderna e strutture di fortificazione risalenti ad epoca messapica.
Nell'area del complesso paleocristiano di Fondo Giuliano a Vaste sono stati rinvenuti significativi elementi riferibili ad una frequentazione di età messapica. In particolare sono stati individuati una fornace ed un settore di cava databili ad età arcaica; un'altra area di estrazione di blocchi in calcare può essere riferita ad età ellenistica. Infine numerosi materiali rinvenuti nelle strutture paleocristiane costituiscono l'indizio della presenza di un luogo di culto arcaico.
Nell'ambito del primo lavoro complessivo di presentazione dei dati sulle fasi di età romana dell'abitato a continuità di vita di Vaste, l'A. presenta i ritrovamenti tardo-romani, con particolare riguardo al complesso a destinazione termale individuato negli scavi di Via SS. Martiri.
Sintesi sui dati archeologici relativi a Copertino ed al suo territorio.
Presentazione preliminare dei risultati relativi alle indagini stratigrafiche effettuate nell'area del complesso paleocristiano di Fondo Giuliano, presso Vaste (LE).
Catalogo dei reperti che compongono i corredi funerari di 20 tombe della necropoli paleocristiana (IV-VI secolo) del Fondo Giuliano a Vaste (LE).
Il 19 dicembre 2015, a conclusione del Progetto finanziato su fondi P.O. FESR 2007-2013 (Asse IV, Linea IV.2, Azione IV.2.1, lettera D, Riqualificazione e valorizzazione del sistema museale) si è inaugurato il Sistema Museale di Vaste e Poggiardo; esso, altresì, è il risultato di una trentennale attività di ricerca condotta sul territorio di Poggiardo da équipes dell’Università del Salento, svolta contestualmente alla tutela curata dalla Soprintendenza Archeologica e dalla Soprintendenza alle Belle Arti ed al Paesaggio. In particolare gli scavi archeologici sono stati diretti a partire dal 1981 dal prof. Francesco D’Andria, professore emerito di Archeologia dell'Università del Salento. Il Sistema Museale di Vaste e Poggiardo è stato istituito con delibera del Comune di Poggiardo e comprende strutture museali, chiese rupestri bizantine e beni ambientali. Nel dettaglio: Museo Archeologico di Vaste, Parco dei Guerrieri e Portale, chiesa rupestre dei Ss. Stefani, chiesa rupestre di S. Maria degli Angeli e Museo degli affreschi bizantini, Arboreto Didattico.
Presentazione dei risultati della campagna di scavi condotta presso la torre messapica di Giuggianello tra dicembre 2016 e marzo 2017.
Monte Papalucio costituisce uno straordinario contesto archeologico della Messapia, oggetto di indagini sistematiche da parte dell’Università del Salento, sotto la direzione di Francesco D’Andria. Intorno alla metà del VI sec. a.C., ad Oria, sulle pendici di una collina dell’abitato, viene impiantato un luogo di culto dedicato a Demetra e la sua frequentazione si protrae fino agli anni ’70 del V sec. a.C. Lo studio delle sequenze stratigrafiche, l’analisi di oltre 50.000 reperti ed i dati bioarcheologici permettono di ricostruire numerosi aspetti relativi all’area sacra: il rapporto con l’abitato ed il sistema insediativo, l’organizzazione spaziale, l’articolazione del rituale. In particolare l’esame funzionale dei manufatti è stato condotto con l’obiettivo di distinguere utensili ed offerte ed ha portato all’individuazione delle pratiche di abluzione, sacrificio, libagione, cottura delle carni e pasto rituale.
Nel 1999, nel corso di scavi di emergenza, fu identificato un santuario posto nel cuore dell'insediamento messapico di Vaste. Le strutture, i depositi votivi e le caratteristiche di offerte e sacrifici consentono di riconoscere un culto legato all'ambito della fertilità.
Presentazione del santuario del IV-III sec. a.C. identificato nel centro della città messapica di Vaste. Esso comprende recinti e cavità ipogeiche, variamenti destinati alla celebrazione di un culto che ha come principale ambito di riferimento la fertilità.
In una zona periferica a nord dell'insediamento di Vaste, nel corso di ricerche sistematiche, sono stati identificati elementi che consentono di riconosere la destinazione cultuale fin dall'età del Ferro. In particolare, in età ellenistica, vengono realizzati alcuni edifici con recinti, altari, cisterne e deposizioni votive.
Scavi condotti nel 1987 e poi negli anni 2000 hanno permesso di identificare una zona periferica dell'abitato di Vaste in cui edifici a recinti, pozzi e cisterne appaiono collegati alla celebrazione di culti per invocare la protezione del raccolto.
Partendo dalla breve storia dell'istituzione del Sistema Museale di Vaste e Poggiardo il lavoro illustra le caratteristiche salienti di quest'ultimo, con particolare riferimento all'organizzazione dell'esposizione archeologica nel Museo allestito nel Palazzo Baronale.
Il testo presenta la storia del Museo Archeologico di Ugento dalla sua istituzione nel 1968 al recente riallestimento; quest'ultimo viene presentato in dettaglio con riferimento alle idee che ne hanno dettato la progettazione.
Il testo illustra le caratteristiche del Parco Archeologico di Vaste. L'antico insediamento messapico era protetto da un lungo circuito murario, in gran parte riportato alla luce nel corso di ricerche sistematiche ed attualmente segnato da una duna artificiale su cui svettano le sagome di antichi guerrieri.
In Messapia, during the 6th century B.C., a deep transformation of peopling dynamics occurred. The settlement system was hierarchically organized with major and secondary towns. Small villages, sometimes arosing on the coast near a natural harbour, were distributed around and connected with few large size settlements. Major towns, like Cavallino, Oria and Ugento, get proto-urban characteristics like city walls, roads with conduits for the collection of rainwater, places of worship and houses with roof tiles. On a hill of the town of Oria, a sanctuary dedicated to Demetra was erected around the middle of the 6th century; its use continued till the 70’s of the 5th century. Monte Papalucio has been the subject of stratigraphic excavations conducted by the Università del Salento in cooperation with Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, under the direction of prof. Francesco D’Andria. The analysis of the stratigraphic sequences and the study of artefacts and ecofacts allow us to reconstruct some meaningful features of the holy place, like spatial organization and ritual performances. The functional analysis of the finds, in particular, has been carried out to recognize tools and offerings, and has brought to the identification of ablutions, libations, sacrifices, cooking and consumption of ritual meals. At the same time, the interaction between the place of worship and the town appears to be fundamental, and so, more generally, the interconnection with the settlement system in Northern Messapia. In particular, as has already been underlined, elements of discontinuity exist in the archaeological record. In the very same historical and cultural context we find different ways of spatial organization and cult management, as we can infer from the comparison between the data coming from the town of Oria and the small settlement of San Vito dei Normanni, where a kind of aristocratic palatial building has been brought to light.
After G.M.A. Richter’s work The portraits of the Greeks, this paper aims to examine some images of poets and philosophers from Magna Graecia and Sicily. Only a portrait from Aphrodisias (Turkey) can surely be referred to Pythagoras because of the inscription. A beautiful marble head of Parmenides was discovered in Velia (Southern Italy). There is no evidence for Archimedes’ image, while archaeological data about other famous Greek men is very scanty.
Tra il 2003 ed il 2004 nell’area di Villa Carnevale, presso San Cesario di Lecce, sono state condotte indagini archeologiche finanziate dalla Provincia di Lecce, in collaborazione tra Università degli Studi di Lecce, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia ed Amministrazione Comunale, e con il sostegno e l’incoraggiamento della famiglia Coppola proprietaria dell’area. Le ricerche hanno portato al rinvenimento di una sepoltura arcaica del VI sec. a.C., e di importanti tracce dello sfruttamento agricolo dell’area in età messapica, romana e post-medievale.
Edizione dei contesti relativi alle fasi di età messapica individuati nel corso delle indagini nel chiostro di Santa Maria del Carmine a Lecce. Insieme ad una dettagliata presentazione della stratigrafia e dei materiali vengono proposte anche le analisi antropologiche relative ad un campione di individui proveniente da tre tombe con fenomeno del riuso delle strutture funerarie. I dati vengono esaminati alla luce delle conoscenze sulle dinamiche insediativo e sui sistemi rituali nel Salento messapico del IV-III sec. a.C.
Introduzione alla visita del Museo archeologico di Vaste
Presentazione sintetica delle ricerche a Vaste e dei principali ritrovamenti suddivisi per fasi cronologiche e per tipologia
Presentazione sintetica di ritrovamenti archeologici nell'abitato di Castro, con riferimento ad aree topografiche ed ambiti cronologici.
Presentazione sintetica di Lecce in età imperiale (I-III sec. d.C.), con riferimento alla trasformazione dell'abitato messapico in una città romana dotata di monumenti quali gli edifici per spettacolo, il foro, le terme.
Vaste è un insediamento a continuità di vita nel quale un ruolo particolarmente significativo è ricoperto da fase relativa al villaggio a capanne dell'età del Ferro e da quella della città messapica del IV e III sec. a.C.
Presentazione dei dati inerenti all'insediamento messapico di Vaste nel periodo compreso tra il 550 ed il 400 a.C. (abitato, necropoli, luoghi di culto).
Presentazione dei contesti di ritrovamento dei materiali architettonici di età arcaica e dei cippi in pietra leccese provenienti dal territorio dell'antico insediamento messapico di Vaste, con particolare riferimento al luogo di culto rinvenuto nel 1985 nel Fondo Melliche.
Il testo illustra le caratteristiche dell'architettura arcaica in Messapia ed in particolare nell'insediamento di Vaste, con particolare riguardo all'evidenza rappresentata dai luoghi di culto a cippi.
Presentazione dei dati inerenti alla città messapica di Vaste nel IV e III sec. a.C., con particolare riferimento alle mura di fortificazione, al sistema viario ed alle abitazioni.
Da Vaste provengono diversi oggetti caratterizzati dalla presenza di iscrizioni: manufatti in pietra con testi incisi, frammenti di ceramica e laterizi con graffiti; si segnala, inoltre, il rinvenimento di alcuni stili in osso per la scrittura su tavolette cerate.
Il testo illustra in maniera sintetica le caratteristiche e la funzione dei principali documenti epigrafici di età messapica provenienti dall'insediamento di Vaste.
Alla luce della presentazione di contesti funerari e di abitato dell'insediamento di Vaste nella Puglia meridionale vengono proposte alcune riflessioni sul sistema dei rituali funerari nella Messapia di età arcaica.
Illustrazione dei dati storici e archeologici relativi all'insediamento antico nell'area di Lecce, dalla protostoria all'età medievale.
After some decades of systematic research into the peopling of southern Apulia in pre-Roman age, this paper aims at reflecting on the topology of sacred spaces. Cultic contexts are examined with regard to the following phases : the Iron Age, the Archaic and Hellenistic ages. The analysis is carried out looking at the location of the places of cult within or outside the settlements, always considering their connection to the inhabited areas. The data allows to define a phenomenology of Messapian sacred landscapes. Some remarks upon cultic practices and offerings system are also made.
Il testo illustra le caratteristiche e i contenuti dell'esposizione nel Museo Archeoloigco di Vaste, elemento centrale del Sistema Museale di Vaste e Poggiardo.
Il Museo Archeologico di Vaste, ospitato nel locale palazzo baronale, comprende una collezione di oltre mille reperti in gran parte provenienti dalle ricerche sistematiche condotte nell'area dell'antico insediamento dall'Università del Salento. Attraverso la presentazione dei manufatti, la ricomposizione dei contesti di scavo, le ricostruzioni virtuali 3d ed i diorami viene presentata la storia del territorio di Vaste dall'età del Ferro all'età medievale.
Presentazione dello stato della ricerca archeologica nel Salento con particolare riguardo al comprensorio di Copertino.
Archaeological investigations carried out in 1999 in the town centre of Vaste (inland from Otranto, Puglia, Southern Italy) have brought to light a sanctuary dating back to the end of the fourth/beginning of the third century bc. The holy place appears to have been dedicated to a female deity whose name, Oxxo, is painted on a cup and carved into a stone basin. The sacred area includes a building divided into rooms with fireplaces and three large underground pits. The two smaller pits served as containers for votive offerings, whereas the largest was used for religious rites, including libations and the sacrifice of piglets. On the basis of the combined analysis of artefacts and ecofacts it is possible to distinguish different ritual actions and to identify functional differences in the use of the three underground pits.
Istituito fin dal 2002 il Parco dei Guerrieri rappresenta un'estesa area di proprietà del Comune di Poggiardo in cui vengono preservati i resti archeologici dell'antica città messapica di Vaste. Di particolare rilievo è il circuito di fortificazione risalente al IV e III sec. a.C. reso visibile anche attraverso la realizzazione di una duna artificale su cui spiccano le sagome di antichi guerrieri.
Illustrazione dei dati storici ed archeologici relativi all'insediamento antico nel territorio comunale di Patù (LE)
Esame delle fonti letterarie ed epigrafiche relative alla città di Troia (FG); rassegna delle scoperte archeologiche ed esame cronologico dei principali ritrovamenti.
Esame delle fonti letterarie relative all'insediamento di Vaste (LE); rassegna dei ritrovamenti epigrafici e numismatici a Vaste e nel suo territorio.
Nel 2015, grazie a finanziamenti PO FESR 2007-2013, e sotto la responsabilità scientifica di G. Mastronuzzi, viene inaugurato il Sistema Museale di Vaste e Poggiardo a cui fanno riferimento: il Parco Archeologico dei Guierrieri, il Museo Archeologico di Vaste, le chiese rupestri di S. Maria degli Angeli e dei Ss. Stefani, il Museo degli affreschi bizantini, l'Arboreto didattico.
Il Sistema Museale di Vaste e Poggiardo è composto dal Museo Archeologico e dal Parco dei Guerrieri, frutto dei ritrovamenti effettuati nelle campagne di scavo dirette dal prof. Francesco D’Andria, dalle chiese rupestri di S. Maria degli Angeli e dei Ss. Stefani e, infine, dall’area naturalistica attrezzata dell’Arboreto didattico. Questo nucleo di beni culturali ed ambientali è contraddistinto da una segnaletica in magenta, colore che identifica Poggiardo nell’ambito del SAC, Sistema Ambientale e Culturale delle Serre Salentine. L’istituzione del Sistema Museale rappresenta un importante risultato cui si giunge dopo alcuni decenni di ricerche ed opere di tutela e valorizzazione condotte nell’ambito di una proficua collaborazione tra enti territoriali, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, Università del Salento.
Presentazione sintetica dei ritrovamenti archeologici nell'area del Fondo Maura, nel sito di Vaste (LE)
Presentazione preliminare della campagna di scavo condotta nel settembre 2016 nell'area di Fondo Giuliano presso Vaste (Poggiardo - LE). In questo sito, nel corso di indagini precedenti, è stato riportato alla luce un complesso paleocristiano con chiese e necropoli; nell'ultima stagione di ricerche si è proseguita la ricerca nel cimitero ed è stato avviato un nuovo fronte di esplorazioni nell'area a sud della chiesa.
Presentazione preliminare dei risultati della campagna di scavo condotta nell'ottobre 2014 nell'area del complesso paleocristiano di Fondo Giuliano a Vaste (LE).
Descrizione sintetica dei ritrovamenti nell'area archeologica di Fondo Giuliano dal 1991 al 2000
Descrizione sintetica dei ritrovamenti nella campagna di scavo del 2012
Scheda di dintesi delle indagini e dei ritrovamenti effettuati in Piazza Dante a Vaste (LE) dall'Università di Lecce.
Nell’area di Villa Carnevale, presso San Cesario di Lecce, sono state condotte indagini archeologiche finanziate dalla Provincia di Lecce, in collaborazione tra Università degli Studi di Lecce, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia ed Amministrazione Comunale. Le ricerche hanno portato al rinvenimento di una sepoltura arcaica del VI sec. a.C., e di importanti tracce dello sfruttamento agricolo dell’area in età messapica, romana e post-medievale.
Condividi questo sito sui social