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Sara Tommasi
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Scienze Giuridiche
Area Scientifica
Area 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/01 - Diritto Privato
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
This book represents the first attempt to investigate the relations between Law and Agroecology
Lo scritto si sofferma sui profili critici legati alla procedura di risarcimento danni nei casi di sinistro stradale che coinvolge un veicolo assicurato per la RCA con un’ impresa di assicurazione in liquidazione coatta amministrativa. Segnatamente si analizzano le competenze delle imprese designate per territorio per conto del Fondo di garanzia per le vittime della strada
Il contributo affronta il tema della disciplina normativa dei boschi e delle foreste nelle costituzioni latino-americane che riconoscono soggettività giuridica alla "Natura".
Lo scritto evidenzia i profili problematici relativi alla disciplina degli articoli 1171- 1172 c.c.
Food and nutrition are the expression of the differences between different cultures: they contribute, at the same time, to strengthening the identity of a group and mediating between different cultures. The food sector has been one of the clearest examples of contamination among uses, habits and traditions. Such contamination meant, for a long time, diversification and innovation and, therefore, an increase in the quality of life and health. Nowadays, however, interventions to increase productivity have led to the idea that agricultural products should be treated simply as commodities and to a consequent trend of homogeneity in food tastes and to the lack of investment in food diversity. This entails a growing vulnerability of human and natural systems. Preventive protection applied before consumer choice and the promotion of a system of rules for market operators may help to reduce the risk of decline in food diversity. The consumer becomes the holder of the same interests as the community, according to a logic of “belonging” not only and not so much to a group, but also to a system from which human welfare originates.
L’articolo si sofferma sui profili problematici relativi alla tutela degli interessi dei risparmiatori tra limiti degli obblighi di informazione, illusione di un consenso consapevole e fiducia degli investitori nel corretto esercizio della propria funzione da parte degli intermediari finanziari.
Lo scritto riguarda i profili problematici relativi ai compiti dell'UCI e alla gestione delle azioni di risarcimento danni causati sul territorio italiano da veicoli immatricolati o registrati all'estero.
Il lavoro analizza le criticità e le soluzioni del Draft Common Frame of Reference in tema di Right not to be discriminated against e di Meaning of discrimination. La discriminazione è legata ad una valutazione qualitativa della lesione di un diritto fondamentale della persona e non alla misurazione quantitativa di uno svantaggio. La mancanza di parità di trattamento rappresenta la manifestazione esteriore e più diffusa della discriminazione, ma non l’essenza. L’esito che ne deriva è che la discriminazione può verificarsi anche a prescindere da una comparazione in relazione alla posizione di un altro soggetto. Il diritto a non essere discriminati assume la natura di diritto assoluto per il quale non è sufficiente una tutela relativa.
L’obiettivo di assicurare un adeguato livello di protezione del consumatore nel mercato del credito immobiliare può essere perseguito attraverso tecniche diverse. L’indagine verifica in che misura regole ritagliate sulla personalizzazione del rapporto tra debitore e creditore siano più rispondenti ai bisogni di tutela di un soggetto inesperto, valorizzando i possibili profili di convergenza dei rispettivi interessi, piuttosto che quelli di contrapposizione. L’angolo visuale prescelto consente di individuare sviluppi particolarmente interessanti anche nel fronteggiare situazioni di difficoltà nei pagamenti e di successivo eventuale inadempimento. A quest’ultimo riguardo, le norme sul credito immobiliare ai consumatori fanno proprio un modello, differente da quello tradizionalmente accreditato, assai meno rigido e molto più sensibile alle condizioni economiche delle parti. La disciplina sollecita altresì una lettura del divieto del patto commissorio più ‹‹aperta›› e non appiattita sulla sola sproporzione tra il valore del bene dato in garanzia e quanto realizzato dal creditore. Ne discendono significative ripercussioni sul sistema delle garanzie reali, che abbisogna di ammodernamento per rispondere in modo efficace alle istanze provenienti da settori essenziali e strategici del mercato.
This paper highlights the potential, often neglected, of pre-contractual responsibility, which may be considered one of the richest and most interesting areas of private European law. The approach outlined here does not reduce negotiation to a mere phase of the procedure for drawing up the contract, but emphasises the need for a broader view. The observations made concerning culpa in contrahendo show that negotiating choices must be protected not only after they are made or exclusively in order to ensure their conformity with what was meant or intended. On the contrary, it is essential to regulate the behaviours that influence and guide such choices. The new laws arising from EU norms, especially those governing advertising and unfair commercial practices, are moving in this direction. Some important new developments are looked at in relation to the DCFR, which sets out specific regulations for “Marketing and pre-contractual duties” and may therefore represent the first step in the establishment of European pre-contractual responsibility. Particular attention is also paid to the nature of pre-contractual responsibility, which, despite the implications of the Tacconi ruling and Regulations n° 864/2007 EC (Rome II) and 593/2008 EC (Rome I), is treated here as essentially contractual responsibility. In the analysis of problems relating to culpa in contrahendo, account is taken of the relevant sections of the Italian civil code and the Gesetz zur Modernisierung des Schuldrechts of 2002, considering that in both Italy and in Germany this topic has received far more attention than in other legal systems.
Il saggio è teso a dimostrare che la configurabilità dei presupposti di una Gestione di affari altrui, ex artt. 2028-2032 c.c., è influenzata dai caratteri dell’attività nella quale ci si ingerisce. L’indagine sulle conseguenze pratiche dell’interpretazione proposta rivela che le problematiche poste dall’istituto in oggetto sono molto più complesse di quelle riconducibili alla mera tutela della solidarietà verso il dominus.
Lo studio riguarda il contenuto di valore che hanno alcuni beni, indipendentemente dal rapporto giuridico di cui possono formare oggetto. La prospettiva relazione, importantissima nell’analisi delle problematiche attinenti i beni ed il diritto di proprietà , è valorizzata e arricchita dalla consapevolezza della necessità di tutelare adeguatamente non solo la relazione tra interesse del soggetto titolare del diritto e interessi sociali collegati , ma anche quella tra il primo e centri di interesse ancora non esistenti in quanto riferibili alle generazioni future. In particolare il bosco non si presta, ontologicamente, a costituire un semplice punto di riferimento passivo sul quale si proietta la volontà del proprietario, ma ha intrinseche valenze ed utilità che prescindono dalla singola titolarità e sono funzionali all’esercizio di diritti fondamentali della persona. In questa prospettiva si supera la stessa possibilità di concepire la contrapposizione tra interesse individuale e interesse sociale, in quanto la mancanza della tutela di tali utilità si ripercuote negativamente anche sull’individuo.
La disciplina relativa alle pratiche commerciali scorrette rappresenta una preziosa occasione per arricchire il dibattito sui rapporti tra attività e atto e sulla valutazione delle condotte nella fase che precede quella di eventuale stipulazione di un contratto. Segnatamente, sono stati affrontati i problemi riguardanti la dinamica di tali condotte e l'interesse a che non siano falsate le decisioni economiche dei soggetti che ne sono destinatari. Si parte dall'analisi delle norme sulle pratiche commerciali, soffermandosi sulla espressa esclusione della materia contrattuale dall'ambito di applicazione della disciplina in oggetto e sul tentativo di responsabilizzare lo svolgimento dell'attività attraverso il divieto di comportamenti scorretti. Segue una rilettura delle disposizioni in tema di pubblicità commerciale per verificare la possibilità di riscontrare, anche in tal caso, il rilievo giuridico di una dinamica diretta ad approdare ad un contatto relazionale e tale da poter alterare le valutazioni di opportunità del consumatore. Oltre che sugli elementi di novità delle recenti normative, l'indagine si incentra su alcuni aspetti di continuità con il passato, riguardanti, nello specifico, l'art. 1337 c.c. quale modello di governo di talune situazioni di contatto determinate dall'oggettivo svolgersi di condotte. Ciò presuppone una valorizzazione delle potenzialità applicative dell'art. 1337 c.c. che già parte della dottrina classica, sia pure avendo come unico punto di riferimento le previsioni codicistiche, aveva cercato di evidenziare. Alla luce delle innovazioni apportate dal diritto comunitario, l'attenzione alle modalità di svolgimento delle condotte sembra foriera di sviluppi interessanti, sia con riferimento alla disciplina sulle pratiche commerciali sia in relazione ad alcuni interrogativi che hanno tradizionalmente riguardato l'art. 1337 c.c. Quanto al primo aspetto, ci si chiede in che misura la tutela prevista dal codice civile, per il destinatario delle informazioni necessarie nel corso di una trattativa, possa coprire i vuoti normativi lasciati dalle norme di derivazione comunitaria, proprio sul piano microeconomico della protezione dei singoli. Riguardo al secondo aspetto, si possono ridimensionare alcune tralatizie criticità inevitabilmente legate ad un rigido dogmatismo e riguardanti: i confini delle trattative; il recesso dalle stesse; i rapporti tra responsabilità precontrattuale e contratto valido; l'ambito di applicazione soggettivo dell'art. 1337 c.c.
La proposta di direttiva europea 31 marzo 2011, COM (2011) 142 mira a creare un quadro analogo a quello che, in materia di credito al consumo, è delineato dalla direttiva 2008/48/CE, pur tenendo conto delle specificità dei crediti ipotecari. L’obiettivo di un equilibrio tra tutela dei consumatori e tutela del mercato è perseguito attraverso una puntuale disciplina dell’attività pubblicitaria e informativa degli operatori economici. Particolare rilievo è attributo alle problematiche relative al Prospetto informativo europeo standardizzato (ESIS) e alla verifica del merito creditizio (credit scoring).
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