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Claudia Sunna
Ruolo
Ricercatore
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Scienze dell'Economia
Area Scientifica
Area 13 - Scienze economiche e statistiche
Settore Scientifico Disciplinare
SECS-P/01 - Economia Politica
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
This work analyzes the economic thought of Antoine de Montchrétien in the light of the categories of development economics, which emerged in the aftermath of World War II. In the history of economic thought the reconstructions of economic development analysis have often recognized that mercantilists and development economists have much in common. We will apply this comparison to Montchrétien’s Traicté de l’Oeconomie Politique by analyzing the common ground of development economics and mercantilism in relation to national industrialization and economic growth. There will be also a focus on the “microfoundations” of the Traicté regarding individual behavior and unemployment as crucial factors for the explanation of economic development. We conclude that it is highly significant to find very similar rationales in explaining development processes in such an extensive time frame.
Il saggio analizza la questione della formazione del reddito nazionale in una prospettiva di genere. Dopo aver analizzato le principali critiche all’utilizzo del PIL come variabile proxy del benessere di un paese, si ricostruiscono i passaggi recenti relativi alla ricerca che si è attivata in ambito internazionale di un nuovo sistema di indici per misurare il benessere e le pari opportunità a livello nazionale. Nell’ultima sezione del saggio si analizza la questione del benessere aggregato e del lavoro in Italia in una prospettiva di genere.
This book derives from a fortunate series of research seminars held at the University of Salento during 2011. They were devoted to the theme “Globalization and Economic Crisis”. The seminars were organized by the two editors, Cosimo Perrotta and Claudia Sunna, and by the Centre for Economic Studies, for the Degree Course of Political Sciences, of the University of Salento. Those meetings provided a world survey of general processes of globalization together with specific analysis of regional contexts. The latter approach allows to see the effects of these processes in very different national contexts. The collection of all these written texts will be certainly useful to people interested in this topic.
Il capitolo analizza la riflessione svolta nel Seicento e dagli Illuministi riformatori napoletani nel Settecento sul problema dell'arretratezza del Regno di Napoli. Nel capitolo, oltre ad emergere la figura centrale di Antonio Genovesi, vengono messe in rilievo le posizioni comuni degli autori analizzati e i provvedimenti di riforma suggeriti rivolti a modernizzare la struttura economica ed amministrativa del Regno.
Il meridionalismo, inteso come riflessione sulle condizioni di arretratezza del Mezzogiorno, è un corpo teorico molto articolato che è possibile far risalire sin al XVII secolo grazie alle prime riflessioni sul problema fornite da Antonio Serra. Sulla questione dello sviluppo del Mezzogiorno gli intellettuali e i meridionalisti hanno sviluppato una serie di modelli caratterizzati da proposte concrete di intervento. Nel Settecento, a partire da Genovesi, era prevalente la visione che individuava nella “rimozione degli ostacoli”, economici e sociali, la strada da seguire per ammodernare lo stato. Nel periodo postunitario, la maggioranza dei meridionalisti era contraria all’intervento diretto dello stato nell’economia e alle leggi speciali per il Sud; lo sviluppo doveva derivare dalla modernizzazione sociale e lo stato doveva solo pianificare i prerequisiti del decollo, attraverso opportune riforme. Nel dopoguerra divenne prevalente la convinzione che lo sviluppo del Mezzogiorno fosse legato alle politiche di stimolo delle variabili fondamentali (investimenti di capitali finalizzati all’industrializzazione, incentivi all’imprenditorialità, e più di recente, la creazione del capitale sociale). Attraverso la sistematizzazione di questa letteratura emergeranno degli spunti interessanti per analizzare su quali basi è fondata la visione odierna dell’arretratezza meridionale e per comprendere quale modello teorico orienta le attuali politiche di intervento.
After serving many important positions in economic and financial institutions in Argentina during the 1930s Raúl Prebisch became Executive Secretary of ECLAC (Economic Commission for Latin America and the Caribbean) from 1950 to 1962. In this paper it will be analyzed the relation between Keynes’s theory and the work of Prebisch starting from the 1930s up to 1950. While during the 1930s Prebisch used Keynesian ideas as a source of inspiration for his governmental policy approach, during the 1940s he progressively distanced from the theory of Keynes. In 1948 he clearly stated the Keynesian theory is not applicable to the dynamic analysis of development processes in Latin America. It is possible to link the abandonment from Prebisch of Keynes’ theory with the growing awareness of the necessity of dynamic theory useful for underdeveloped countries.
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