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Giuseppina Pizzolante
Ruolo
Ricercatore
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO JONICO IN "SISTEMI GIURIDICI ED ECONOMICI DEL MEDITERRANEO: societa', ambiente,culture
Area Scientifica
AREA 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/13 - Diritto Internazionale
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, entrato in vigore il 1° dicembre 2009, si occupa delle politiche relative ai controlli alle frontiere, all’asilo e all’immigrazione negli articoli da 77 a 80. Il nuovo TFUE dispone, all’articolo 78, par. 1, che «l’Unione sviluppa una politica comune in materia di asilo, di protezione sussidiaria e di protezione temporanea, volta a offrire uno status appropriato a qualsiasi cittadino di un paese terzo che necessita di protezione internazionale e a garantire il rispetto del principio di non respingimento. Detta politica deve essere conforme alla convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951 e al protocollo del 31 gennaio 1967 relativi allo status dei rifugiati, e agli altri trattati pertinenti». Tale disposizione supera definitivamente il modello normativo dell’armonizzazione, contemplando uno status uniforme dell’asilo valido nell’ambito di tutta l’Unione. La norma non opera più il riferimento all’adozione di “norme minime” comuni, come previsto originariamente dal Trattato di Amsterdam. Inoltre, la competenza riguardo all’armonizzazione delle norme, nel contesto della politica comune in materia d’asilo, diventa completa e non limitata all’adozione di “standard minimi”. La protezione sussidiaria viene prevista espressamente fra i settori nei quali applicare uno “status uniforme”, mentre con il sistema di Amsterdam vi si faceva riferimento solo indirettamente. Tra gli obiettivi prefissati dal c.d. Programma di Stoccolma, vi è quello di sviluppare una politica migratoria europea articolata, fondata su «responsabilità condivise e solidarietà tra gli Stati membri», al fine di rafforzare la coesione tra i medesimi Stati su una materia che interessa trasversalmente quasi tutte le politiche europee; di controllare e contrastare l’immigrazione clandestina, anche in considerazione della crescente pressione esercitata alle frontiere esterne; di istituire un sistema comune d’asilo che garantisca alle persone in cerca di protezione internazionale un accesso a procedure giuridicamente sicure ed efficaci. Il volume, suddiviso in quattro capitoli, si occupa di esaminare i principali settori che interessano l’asilo e le altre forme di protezione internazionale nel diritto dell’Unione europea alla luce delle più recenti modifiche normative.
L’effetto congiunto delle riforme introdotte nell’ordinamento dell’Unione europea, con il Trattato di Lisbona del 2007, e nel sistema costituzionale italiano, con la legge costituzionale n. 3/2001 e relativa normativa d’attuazione, hanno reso nuovamente attuale la vexata quaestio del ruolo delle Regioni (e Province autonome) italiane nel sistema di relazioni esterne del nostro Paese e, in particolare, nei rapporti con l’Unione europea. E’ da dire, anzi, che la riforma del titolo V della Costituzione italiana del 2001, nel rimodulare l’assetto complessivo dei rapporti tra Stato ed Enti sub statuali nelle relazioni esterne dello Stato italiano attribuendo a questi ultimi Enti, con riferimento all’Unione europea, un ruolo molto più incisivo del passato sia nella fase “ascendente” che in quella “discendente”, ha di fatto anticipato le successive evoluzioni, nel medesimo senso, del diritto dell’Unione. In sostanza, la detta riforma costituzionale ha creato le condizioni di sistema perché anche il nostro ordinamento giuridico si evolvesse in coerenza con quelle tendenze dirette a valorizzare il ruolo del “… sistema delle autonomie locali e regionali”(art. 4, par. 2, TUE); tendenze presenti in molti ordinamenti di Stati membri dell’Unione e che, nell’ordinamento dell’Unione, hanno trovato una, seppur parziale, affermazione con il Trattato di Lisbona del 2007. E’vero che la riforma costituzionale del 2001 aveva una finalità soprattutto interna – confermate dalla successiva, recente, riforma dell’art. 97 Cost. - ma è anche vero che tale finalità è stata perseguita in un’ottica di marcata apertura verso l’ordinamento internazionale e l’ordinamento dell’Unione europea che è pregna di conseguenze sistematiche e, pertanto, di grande interesse scientifico per gli studiosi della materia. Come si segnala, infatti, nello studio che segue, il ruolo del diritto UE è divenuto cruciale perché, nel momento nel quale si introducevano elementi di federalismo nel nostro sistema istituzionale, sorgeva l’esigenza politica di evitare tendenze centrifughe che minassero il principio del riconoscimento e valorizzazione delle autonomie locali ferma restando l’unitarietà ed indivisibilità della Repubblica (art. 5 Cost.). Esigenza soddisfatta, appunto, individuando nella Costituzione, negli “obblighi internazionali” e nell’ordinamento dell’Unione europea i limiti di carattere generale che, condizionando l’attività istituzionale dei vari organi ed enti nazionali, hanno assunto la funzione di elementi unificanti il “sistema” così creato. In sostanza, nel momento nel quale si è ripensato, in generale, il sistema di riparto delle competenze e nel momento in cui lo Stato ha smesso di essere l’unico protagonista dell’attività di formazione ed attuazione degli obblighi “esterni” condividendola – seppur parzialmente - con gli altri Enti indicati, il legislatore costituzionale ha voluto affermare esplicitamente – quale evidente contrappeso e/o controlimite - la vincolatività generale degli obblighi indicati dall’art. 117, 1°co., Cost. e il “primato” delle relative norme. Come si sia “ristrutturato” l’ordinamento italiano a seguito di tale riforma, come si sia raccordata la suddetta riforma con gli sviluppi dell’ordinamento dell’Unione e che effetti sistematici il tutto abbia prodotto è oggetto di approfondimento in questo volume. Era, infatti, opportuno riesaminare, per gli aspetti ancora rilevanti, questa materia in passato oggetto di grande attenzione da parte della dottrina di diritto internazionale e comunitario. Ed era necessario riesaminare questa materia alla luce delle evoluzioni del diritto dell’Unione e del diritto interno italiano – di recente arricchito da una nuova normativa ordinaria d’attuazione (legge 24 dicembre 2012 n. 234) - individ
L'ingresso e il soggiorno dei cittadini di Stati terzi per motivi diversi dall'asilo. Il quadro istituzionale di riferimento prima del Trattato di Lisbona. Il nuovo quadro istituzionale dopo il Trattato di Lisbona. Le principali disposizioni di diritto derivato e i regimi particolari.
-Introduzione (Luciano Garofalo) Analogia e interpretazione del diritto. Le ragioni del costante interesse della dottrina giuridica per l’analogia. L’oggetto della ricerca. -CAPITOLO I (Luciano Garofalo) L’analogia e la funzione interpretativa. Il ruolo dei princìpi generali nel procedimento analogico. I princìpi generali e i princìpi costituzionali. I nuovi princìpi generali della Costituzione italiana del 1947. I nuovi princìpi generali nelle principali costituzioni straniere contemporanee. -CAPITOLO II (Luciano Garofalo) Le nuove sfide della funzione interpretativa del diritto. Le tecniche interpretative e l’osmosi tra valori giuridici provenienti da ordinamenti diversi. Esame di alcune tesi emerse in dottrina. Il procedimento analogico nei diritti “alieni”. Riflessioni sul procedimento analogico nel diritto internazionale. Riflessioni sul procedimento analogico nel diritto internazionale privato: il sistema “comune” di conflitto. Analogia e norme di conflitto contenute in convenzioni internazionali. Convenzioni di diritto internazionale privato e convenzioni di diritto materiale uniforme. -CAPITOLO III (Giuseppina Pizzolante) Corte di giustizia. Limiti all’interpretazione analogica, con particolare riferimento al diritto penale europeo. I principi interpretativi sottesi alla tutela della “vita familiare”. Interpretazione analogica e normativa sul ricongiungimento familiare L’integrità della vita familiare, elemento funzionale al pieno godimento delle libertà fondamentali. Clausole di «standstill», norme tributarie e libera circolazione di capitali. Interpretazione analogica e diritto di soggiorno. Considerazioni conclusive. Abstract in English IDEAS FOR A POSTMODERN THEORY ON ANALOGY. GENERAL PRINCIPLES, ANALOGY AND "ALIEN" LEGAL SYSTEMS. -Introduction (Luciano Garofalo) Analogy and interpretation of the law. The reasons for the continued interest of the legal doctrine for the analogy. The object of the research. -Chapter I. Analogy and general principles of law (Luciano Garofalo) The analogy and interpretative function. The role of the general principles in the interpretative by analogy. The general principles and constitutional principles. The new general principles of the Italian Constitution of 1947. The new general principles in the major contemporary foreign constitutions. -Chapter II. The analogy between international law and conflicts of laws (Luciano Garofalo) The new challenges of the interpretative of law function. Interpretive techniques and osmosis between legal values of different legal systems. Examination of some arguments emerged in the literature. The analogy in "aliens" legal systems. Reflections on the interpretative by analogy in international law. Reflections on the interpretative by analogy in private international law: the "common system" of conflict of laws. Analogy and conflict of laws rules contained in international conventions. Private international law conventions and uniform law conventions. -CHAPTER III. Analogy in European Union Law (Giuseppina Pizzolante) Preliminary Considerations. Legal Analogy and General Principles applied by the European Court of Justice. The Limits of Analogy with Particular Reference to the European Criminal Law. Interpretative Principles and Protection of “Family Life”. Analogy and Right to Family Reunification. The Integrity of Family Life, Necessary Measure to Ensure the Full Enjoyment of Fundamental Freedoms. «Standstill» Clauses, Tax Law and Free Movement of Capital. Analogy and Right of Residence. Final Considerations.
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