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Piergiuseppe Otranto
Ruolo
Ricercatore a tempo determinato - tipo B
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE
Area Scientifica
AREA 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/10 - Diritto Amministrativo
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Lo studio intende verificare in quale misura l’avvento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione abbia inciso – o possa incidere in un futuro prossimo – sulla decisione amministrativa. Si analizza, in particolare, l'impatto delle ict sulla partecipazione telematica all'assunzione di decisioni, sul procedimentoamministrativo e sull'assunzione di decisioni automatizzate anche attraverso applicazioni di intelligenza artificiale. I pregiudizi, forse solo potenziali, che deriverebbero negli assetti ordinamentali dall’introduzione dell’automatizzabilità integrale della decisione amministrativa discrezionale, inducono a ritenere auspicabile un’interpretazione evolutiva degli artt. 28 e 97 Cost. che scongiuri tale eventualità, nell’attesa che risultino più chiari gli effetti di quello che oggi appare come un“ignoto tecnologico” e si delineino contrappesi adeguati sul versante della tutela delle libertà individuali.
Il volume raccoglie diciannove saggi su temi affrontati durante la summer school svoltasi a Bari nell’ottobre 2016 su iniziativa del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e d’intesa con la Asociación de magistrados y funcionarios del poder judicial de la Provincia de Entre Ríos (Argentina).La tematica della funzione promozionale del diritto e dei sistemi di tutela multilivello è analizzata da distinte prospettive e con un’impostazione multidisciplinare, presentando un confronto fra gli ordinamenti giuridici e gli assetti istituzionali italiani ed argentini. I saggi approfondiscono la riflessione sulle forme di tutela riconosciute alla persona quale consumatore o protagonista del suo ambiente; quale utente posto innanzi ai vantaggi ed ai rischi di internet e dell’informazione finanziaria; quale lavoratore o titolare di libertà economiche; quale aderente ad una confessione religiosa o fruitore del patrimonio culturale.
Internet è, per così dire, l’archetipo di uno spazio ove s’incontrano discipline di diritto positivo e culture tecniche differenti, chiamate a fornire risposte al bisogno di regole, anzitutto giuridiche, per dare ordine al nuovo atteggiarsi dei rapporti e degli interessi. La ricerca – particolarmente aggiornata – affronta le nuove declinazioni del rapporto libertà-autorità in un contesto di profondo mutamento dovuto all’avvento e alla diffusione della “rete delle reti”, il cui ruolo condiziona in progress l’organizzazione amministrativa, l’esercizio della funzione pubblica e la fruizione dei servizi pubblici.
Il volume raccoglie diciannove saggi su temi affrontati durante la summer school svoltasi a Bari nell’ottobre 2016 su iniziativa del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e d’intesa con la Asociación de magistrados y funcionarios del poder judicial de la Provincia de Entre Ríos (Argentina).La tematica della funzione promozionale del diritto e dei sistemi di tutela multilivello è analizzata da distinte prospettive e con un’impostazione multidisciplinare, presentando un confronto fra gli ordinamenti giuridici e gli assetti istituzionali italiani ed argentini. I saggi approfondiscono la riflessione sulle forme di tutela riconosciute alla persona quale consumatore o protagonista del suo ambiente; quale utente posto innanzi ai vantaggi ed ai rischi di internet e dell’informazione finanziaria; quale lavoratore o titolare di libertà economiche; quale aderente ad una confessione religiosa o fruitore del patrimonio culturale.
L’analisi giuridica sulla rigenerazione delle aree degradate –anche dei centri e nuclei storici- si collega con sempre maggior frequenza ai temi del recupero, della riqualificazione e della messa in sicurezza dell’esistente e, da ultimo, alle problematiche legate alla riduzione del consumo di suolo. Nel presente lavoro si rileva l’esistenza di significative differenze nell’ambito delle distinte forme di rigenerazione prefigurate dalla legislazione statale e regionale vigente. In talune leggi regionali, infatti, la nozione di rigenerazione urbana è riconducibile ad un insieme di interventi pianificati con metodo strategico per la cura di una pluralità di interessi, anche estranei alla materia urbanistica, volti al superamento del degrado fisico e sociale; in altre la rigenerazione diviene lo strumento attraverso il quale perseguire l’obiettivo della riduzione del consumo di suolo e con esso uno sviluppo urbano sostenibile. In ambito europeo si va affermando una nozione di rigenerazione urbana che include aspetti sociali, economici, ambientali e spaziali, nonché la riqualificazione delle aree degradate e si salda con l’obiettivo di limitare il consumo di suolo. In particolare l’Agenda urbana per l’Unione europea” (c.d. “Patto di Amsterdam”) del 2016 ha ribadito il ruolo centrale dello sviluppo delle aree urbane per il perseguimento degli obiettivi della strategia Europa2020 e per la coesione economica, sociale e territoriale ed ha auspicato a tal fine il ricorso alla rigenerazione urbana che include aspetti sociali, economici, ambientali, spaziali e culturali. Il presente lavoro affronta inoltre il tema del rapporto tra rigenerazione e patrimonio culturale evidenziando il ruolo che la pianificazione paesaggistica può svolgere sia in relazione alla disciplina degli interventi di recupero e riqualificazione delle aree significativamente compromesse o degradate; sia quale strumento di indirizzo per le Amministrazioni attraverso l’individuazione di linee-guida prioritarie per progetti di conservazione, recupero, riqualificazione, valorizzazione e gestione di aree regionali; sia, in fine, con riguardo all’adozione di prescrizioni e previsioni preordinate ad assicurare in ciascun ambito il minor consumo di territorio. Anche dall’analisi di alcune recenti proposte di legge nelle -quali la rigenerazione costituisce principio fondamentale della materia del governo del territorio- emerge la necessità di una concettualizzazione di “rigenerazione urbana” giuridicamente accettabile e coerente con le linee evolutive dell’ordinamento nazionale ed europeo.
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