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Umberto Monarca
Ruolo
Ricercatore
Organizzazione
Università degli Studi di Foggia
Dipartimento
Dipartimento di Economia
Area Scientifica
Area 13 - Scienze economiche e statistiche
Settore Scientifico Disciplinare
SECS-P/06 - Economia Applicata
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH1 Individuals, Markets and Organisations: Economics, finance and management
Settore ERC 3° livello
SH1_13 Public economics; political economics; law and economics
L’impatto sullo sviluppo locale di centri di ricerca ad elevata intensità di conoscenza è una problematica molto complessa, in quanto queste realtà, svolgendo attività non geograficamente localizzate, tendono a essere considerati degli elementi esogeni rispetto al sistema locale di riferimento. In questo volume si propone una metodologia di analisi di impatto economico regionale basata su dati a consuntivo e geo-referenziati, tramite l’applicazione ad un ente sanitario.
L'idea progettuale ha l'obiettivo di analizzare gli impatti economici-sociali-ambientali di scarti e perdite alimentari lungo la filiera agroalimentare e definire un Protocollo Procedurale Innovativo (PPI) finalizzato alla gestione e riduzione delle quantità di sprechi e perdite. Circa 1/3 degli alimenti prodotti per il consumo è perso/sprecato a livello globale insieme ad un'enorme quantità di risorse utilizzate nella produzione alimentare e alle relative emissioni di gas serra. L'analisi riguarda in particolare la filiera della Lavorazione e conservazione dell'ortofrutta che è il comparto con la più alta percentuale di perdite (26%). Le perdite al momento del raccolto e del magazzinaggio si traducono in perdite di reddito per i piccoli contadini ed in prezzi più alti per i consumatori. La riduzione delle perdite ha quindi un impatto economico-sociale immediato e significativo. Le cause delle perdite alimentari derivano da mancanza di coordinamento tra i diversi attori della filiera, comportamento del consumatore nonché dalla presenza di norme di certificazione che rifiutano alimenti non perfetti in forma o aspetto. Ci si attende che l'implementazione del PPI da parte delle imprese aumenti l'uso razionale delle risorse e l'efficienza dell'intera filiera in termini di produzione, logistica e distribuzione, qualità e salubrità alimentare rappresentando così un elemento di valorizzazione rispetto all'ambito scelto Sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile.
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