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Alberto Dell'atti
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Scienze dell'Economia
Area Scientifica
Area 13 - Scienze economiche e statistiche
Settore Scientifico Disciplinare
SECS-P/07 - Economia Aziendale
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH1 Individuals, Markets and Organisations: Economics, finance and management
Settore ERC 3° livello
SH1_4 Financial economics; banking; corporate finance; international finance; accounting; auditing; insurance
The aim of this paper is to analyze the Discussion Paper titled “Initial accounting for internally generated intangible assets”, published by AASB (Australian Accounting Standards Board) in 2008, that was developed by the staff of the Australian standard setter with the support of NSS (National Standard Setters), which is the international organization that represents the various national standard setters. The Australian Discussion Paper focuses its attention on a specific category of intangible assets, that is the ones internally generated, exploring in detail the problems relative to their initial accounting treatment.
Il capitolo focalizza l'attenzione sulle particolari forme di gestione societaria, quali le imprese operanti in regime di concessione, le società miste, i patrimoni destinati ad uno specifico affare, il trust.
Il lavoro si propone di esaminare le cause che determinano la crisi d'impresa a partire dai vari stadi in cui essa si manifesta, per poi esaminare gli strumenti attraverso i quali è possibile procedere ad una diagnosi delle stesse, attraverso un processo che mira a valutare le diverse ipotesi di risanamento aziendale.
The present study aims to examine the evolutionary aspects of the function and the role played by the enterprise in the current economic and social context, highlighting the various implications on its survival conditions. In particular, it intends to propose a vision of enterprise oriented to favour the creation of "systemic" valued, deemed capable to solve in a different way the relationship between the logic of profit and the logic of value and on which the life conditions of enterprise are compatibles with the essential expectations of the context and, more generally, of the surrounding environment.
Il lavoro si propone di analizzare gli strumenti a disposizione del management aziendale volti al risanamento della crisi aziendali. In particolare, l'attenzione è stata posta sui piani di risanamento e sui criteri per l'attestazione. Inoltre, sono stati analizzati gli effetti contabili sui bilanci d'esercizio alla luce dell'OIC n. 6 di recente emanazione.
Il lavoro si propone di analizzare la tematica della strategia di internazionalizzazione dell'impresa, con particolare riferimento all'attività di export. A tal riguardo, da un'analisi empirica, emerge che le imprese esportatrici mostrano maggiore solidità e maggiore propensione agli investimenti, con la conseguenza che l’apertura verso politiche di internazionalizzazione rappresenta, oggi, la strategia per raggiungere l’obiettivo della crescita, anche e soprattutto con riferimento alle PMI che, come è noto, costituiscono in prevalenza il tessuto imprenditoriale italiano.
Il lavoro si propone di analizzare una delle novità introdotte dal D.Lgs. n. 139/15 in materia di bilancio d'esercizio. In particolare,è stato introdotto l'obbligo del Rendiconto finanziario che va ad aggiungersi agli altri prospetti che compongono il bilancio d'esercizio. In tal modo, il legislatore italiano e gli stessi principi contabili nazionali (OIC 10) hanno aderito ai principi contabili internazionali (IAS 7). L'analisi, pertanto, è diretta ad esaminare le modalità di redazione del Rendiconto finanziario al fine di ottenere le informazioni relative ai flussi finanziari generati dalla gestione, consentendo ai diversi stakeholders di ottenere una quadro più completo ed esaustivo in merito alle risultanze gestionali.
Lo studio, attraverso un approccio di tipo induttivo, pone sotto la lente l’esperienza del gruppo GTS, gruppo pugliese che opera, da oltre trent’anni, nel settore del trasporto intermodale nazionale ed internazionale, leader in Italia e nello scenario europeo nell’ambito dei Multimodal Transport Operators. L’analisi delle diverse innovazioni, introdotte nel gruppo in ambito sociale ed ambientale, alla luce anche delle specificità insite nel settore intermodale e del traposto ferroviario, costituiscono la cornice di riferimento per l’analisi di determinanti competitive già in atto (l’analisi di benchmarking, lo stakeholder engagement e la rendicontazione socio-ambientale) e in corso di attuazione (la comunicazione CSR 2.0). Il modello teorizzato attraverso un approccio di tipo differenziale cerca di determinare in quale misura gli investimenti, le buone pratiche e le innovazioni di “impronta sostenibile” potrebbero portare un apporto positivo in termini di valore economico prodotto.
Il lavoro si pone l'obiettivo di analizzare in chiave economico-aziendale la possibilità di aumentare il capitale sociale nelle società di capitale lasciando inalterate le perdite, secondo una recente intepretazione dottrinale.
La crisi economico-finanziaria che a partire dal 2007 ha investito l’intera economia dei paesi occidentali finendo per interessare negativamente le condizioni di equilibrio delle imprese. Tale circostanza, pertanto, ha richiamato l’attenzione degli aziendalisti, soprattutto in merito alle strategie di risanamento, ossia al ripristino delle condizioni di economicità aziendale che molto spesso impongono drastici interventi nelle politiche gestionali, nella struttura organizzativa e nelle funzioni di governo del management. In tale contesto la riforma della normativa fallimentare ha assunto un ruolo fondamentale, in quanto ha introdotto una serie di istituti, molti dei quali hanno lo scopo di agevolare il superamento della crisi d’impresa nell’ottica della conservazione del capitale aziendale e, quindi, della continuazione dell’attività economica. In altre parole, l’intento del legislatore è quello di privilegiare il rapporto tra l’azienda debitrice ed i creditori, riservando a tali soggetti il compito di ricercare una soluzione di tipo privatistico volta a conciliare i differenti interessi nella continuità aziendale (Adamo S.-Fasiello R., 2011; Ambrosini S., 2005; Ambrosini S.- De Marchi P., 2005; Dell’Atti A., 2012; Ferro M., 2008; Ferro M. et al., 2009; Galletti D., 2006; Giannelli G., 2005) (1). Elemento cardine di tali procedure, definite minori (piano di risanamento, accordi di ristrutturazione, concordato preventivo nelle varie forme), è il piano di risanamento e/o di ristrutturazione, asseverato da un giudizio tecnico-professionale di veridicità e fattibilità di un professionista all’uopo nominato (Mandrioli L., 2010; Zorzi A., 2010). Tuttavia, dette procedure presentano presupposti e finalità differenti, con la conseguenza che esse richiedono principi valutativi differenti (Savioli G., 2010). In considerazione dell’importanza del ruolo assunto dalla figura dell’attestatore, oltre che delle responsabilità che ne conseguono, in tale contesto appare utile definire la natura dell’attività svolta ed i principi di comportamento a cui egli deve fare riferimento nello svolgimento del proprio compito. Sull’argomento, la dottrina aziendale e gli organismi professionali hanno fornito utili suggerimenti sopperendo all’assenza sia di indicazioni da parte del legislatore civilistico, sia di appositi principi nazionali in materia di attestazione. In tale contesto di incertezza, di particolare importanza è il documento denominato “Principi di attestazione dei piani di risanamento”, elaborato congiuntamente da AIDEA (Accademia Italiana di Economia Aziendale), IRDCEC (Istituto di Ricerca dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili), ANDAF(Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e Finanziari), APRI (Associazione Professionisti Risanamento Imprese) e OCRI (Osservatorio Crisi e Risanamento Imprese), con il quale sono stati forniti dei modelli condivisi da declinare in relazione delle specificità del caso concreto.
The present work is the result of an investigation involving the leading family firms in Italy with the aim to understand and analyze business performances through a benchmark analysis, with the purpose of identifying the position of these firms within the sector they belong to. In particular, this analysis is intended to show that these firms usually achieve a higher level of business performances than the average data of their sector subcategory; the result of this analysis was obtained through a comparison between certain values and expressive indicators regarding the business functionalities of these examined family firms and data concerning other firms working in the same subcategory. In other terms, our aim is to prove that family firms, mostly representative as far as revenues are concerned, have a better financial performance, since there’s a close connection between their results and the family connotation.
The present work is inserted in the lodging of business crisis, with particular reference to the restructuring procedures introduced by the reform of bankruptcy law, with the main aim to highlight the applicative issues, especially regarding the activity of attestation of the plans. In dealing the topic, have arisen not few uncertainties about the role of the attestor and, consequently, we felt obliged firstly to outline the nature of the assignment and then, to identify the principles that should guide his activities. In our country, in fact, the role of the attestor did not have the attention it deserved by both the legislature and both by the same doctrine. Proof of this is the protracted lack of standards of certification designed to regulate this activity, which has resulted in behaviors often not consistent because not linked to a reference framework. This void was finally filled with the publication of a joint document issued by AIDEA (Italian Academy of Business Economics - Accademia Italiana di Economia Aziendale), IRDCEC (Istituto di Ricerca dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili - Istituto di Ricerca dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili), ANDAF (National Association of finance directors - Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e Finanziari), APRI (Association of Professionals of company restructuring - Associazione Professionisti Risanamento Imprese) and OCRI (Crisis and Company Restructuring Observatory - Osservatorio Crisi e Risanamento Imprese), published on June 6, 2014, entitled “Principi di attestazione dei piani di risanamento”, with which they were provided generally shared models to conjugate in relation to the specificities of the concrete case.
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