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Fabio De Matteis
Ruolo
Ricercatore a tempo determinato - tipo B
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
JONICO IN "SISTEMI GIURIDICI ED ECONOMICI DEL MEDITERRANEO: SOCIETÀ, AMBIENTE, CULTURE
Area Scientifica
AREA 13 - Scienze economiche e statistiche
Settore Scientifico Disciplinare
SECS-P/07 - Economia Aziendale
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Il volume si pone l’obiettivo di analizzare il ruolo delle aziende non profit nel management dei sistemi territoriali. Con tale locuzione, si intende la gestione di un’area urbana o sovra-urbana (la cui ampiezza può variare a seconda dall’estensione del territorio preso in considerazione) che tenga conto sia della soddisfazione dei differenti bisogni espressi dalla collettività, sia dei diversi attori che, a vario titolo, sono coinvolti nell’attività di gestione. Il tema delle relazioni interistituzionali necessarie per il management dei sistemi territoriali viene affrontato alla luce delle tendenze evolutive nell’ambito del Terzo Settore, soffermandosi, quindi, sul ruolo dell’azienda non profit, dal punto di vista degli assetti istituzionali e degli strumenti di gestione integrata dalla stessa utilizzati. Quindi, si analizza il ruolo dell’azienda pubblica quale interlocutore privilegiato dell’azienda non profit, nella gestione dei sistemi territoriali, al fine di evidenziare i benefici delle relazioni interistituzionali nel Public service management. Infine, si analizzano gli effetti della condivisione fra azienda non profit ed azienda profit, in una logica di supporto alla gestione integrata.
Lo sviluppo del Terzo Settore nel contesto italiano impone un forte interesse ai differenti aspetti inerenti la gestione delle aziende non profit. Particolare attenzione merita la sfera finanziaria che resta, per ogni realtà aziendale, un elemento cruciale ed è per le organizzazioni non profit, caratterizzate da carenza di risorse finanziarie, un elemento di particolare centralità. In questo lavoro, si considerano nello specifico le cooperative sociali con l’obiettivo di fornire degli spunti di riflessione nei confronti degli operatori del Terzo Settore, circa il ricorso alla finanza etica, quale sistema in grado di sostenere le aziende non profit nella continua tensione al reperimento di risorse finanziarie. Nello specifico, dopo una panoramica sugli approcci al Terzo settore e sulle criticità aziendali, si affrontano i caratteri che contraddistinguono gli aspetti finanziari nelle aziende non profit ed in particolare nelle cooperative sociali. Si introduce, poi, il tema della finanza etica, cercando di metterne in evidenza i lineamenti essenziali per passare a presentare il caso della Banca Popolare Etica, principale operatore italiano specializzato in questo ambito, al fine di fornire al lettore un’idea più concreta di come si possa realizzare il concetto di finanza etica. Infine, si presentano alcune riflessioni conclusive circa la necessità, per le cooperative sociali, di intravedere nella finanza etica l’opportunità di migliorare le proprie competenze in materia (sia in termini di conoscenza delle opportunità/prodotti offerti dalla stessa, sia in termini di stesura di progetti idonei ad attirare i finanziamenti etici).
Considering the indisputable cultural vocation of the Italian context and, in general, given the prominence of the cultural aspect as a factor of influence on many other elements that interact with human actions, this paper considers a fourth pillar joining the three traditional sustainability dimensions (environment, economic, social): cultural sustainability. Local governments have a specific role in implementing sustainability (as highlighted in the Local Agenda 21) and the expense represents an important financial indicator to understand public commitment to sustainability. These elements (the financial role of local government and cultural sustainability) are the starting point for this paper that analyzes the financial commitment of Italian local governments in the cultural sector. The models used shows that cultural expenses are related to the average income of the residents, while they are not related to the cultural heritage of the municipality territory. The empirical results allow the Author to draw some conclusions and to identify some aspects that form the basis for further research.
The crisis is affecting the international economic environment with serious repercussions also on the Italian Public Sector, highlighting the need to rationalize public spending. From this situation, after a short overview on the international and Italian recent economic scenario, arise the objectives of this chapter: describing the financial constraints on the Italian public spending due to the Stability Programme defined by the European Union, identifying the financial waste sources related to the Italian bureaucratic apparatus, focusing on the cutback management approach adopted at a national level through the Italian Spending Review process. The study of these aspects leads to some discussion about the criticisms that come from the coexistence of the necessary managerial approach in the Public Sector (i. e. introduction of efficiency and effectiveness) and the constraints imposed by the Stability Programme.
Nell’attuale panorama del settore pubblico italiano, il tema dell’incidenza delle spese della politica assume un ruolo predominante tanto per la scarsità delle risorse finanziarie, quanto per la delegittimazione degli organi istituzionali che si è registrata negli ultimi anni. Ne consegue che, da un lato, la conoscenza delle spese sostenute per l’attività politica è condizione necessaria ad un più attento utilizzo delle risorse finanziarie limitate. Dall’altro, la trasparenza circa tali voci di spesa rappresenta un utile strumento per il recupero di legittimità da parte degli amministratori pubblici, in un contesto come quello attuale in cui la remunerazione della classe politica è spesso accompagnata da un senso di non appropriatezza ed ingiustizia agli occhi della collettività amministrata. Ulteriore elemento di attualità circa questi temi e, in particolare, di quelli inerenti la rappresentazione contabile delle spese inerenti gli organi elettivi, deriva dalla recente riforma del sistema contabile pubblico. Il presente lavoro si pone l’obiettivo di approfondire la spesa degli organi istituzionali, sia in termini di significatività ed uniformità fra enti locali differenti, sia in termini di grado di trasparenza contabile riservato alle stesse. La metodologia seguita è quella della ricerca empirica sui conti del bilancio dei comuni italiani capoluoghi di regione, mediante un’analisi in ottica comparativa. Dall’analisi effettuata emergono aspetti che, fra l’altro, potrebbero fornire alcuni spunti di riflessione utili nell’attuazione della riforma del sistema contabile, con specifico riferimento alle spese per la politica. In particolare, la ricerca mette in luce il grado di significatività ed uniformità della spesa relativa agli organi istituzionali, evidenziando alcune criticità, legate alla chiarezza sulla composizione della stessa, e conducendo a riflessioni su possibili ulteriori elementi di disclosure.
The accountability need, both internal and external to the public organizations, is becoming always more relevant for a public sector which shows a tendency to improve its own performance. Social accounting is among the most common external accountability tools used in the Italian public sector. This work aims to highlight some critical aspects of social accounting and how these could be overcome through the use of an accountability tool addressing the informational needs of citizens (citizens’ report). To this end, the essential elements that characterize the social report are highlighted based upon a review of national and international literature on the subject. The main social accounting criticisms highlighted by the literature review are represented by: • the private origin characterising this tool, that implies some risk of private approach in introducing the social report in the public sector; • the complexity attributed to the social report in term of functions, multiobjects and multistakeholders reporting; • the stakeholder consensus and involvement (what role has been attributed to the social report in managing stakeholders consensus? which could be the impact of stakeholders involvement in drawing up the document?); • the difficulties in showing the social effects of the activity realized. In addition, the work also describes the main characteristics that should distinguish the citizens’ report (public sector document, one main function tool, one stakeholder focus).
Definire il senso di concetti come sostenibilità e sviluppo sostenibile non è semplice dal momento che si tratta di aspetti ampi sui quali si è sviluppato un acceso dibattito teorico e politico. In tal senso, un punto di riferimento è rappresentato dal rapporto Brundland della World Commission on Enviromental and Development (WCED) del 1987 che definisce lo sviluppo sostenibile come “uno sviluppo in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”. Da questa definizione sono scaturite le dimensioni della sostenibilità che, tradizionalmente sono quella ambientale, quella economica e quella sociale. Nel presente lavoro si aggiunge anche la dimensione culturale dello sviluppo sostenibile, data l’indiscutibile vocazione culturale del contesto italiano e, in generale, considerata la preminenza di questo aspetto quale elemento condizionante molti altri fattori che interagiscono nell’azione umana (cultura come base delle azioni e dei modi di pensare delle persone). Appare evidente che tali dimensioni sono intimamente interrelate tra loro da molteplici connessioni e, pertanto, non devono essere valutate singolarmente, ma, piuttosto, analizzate e gestite sulla base di un approccio sistemico. A tal fine, il presente lavoro – sulla base di un’analisi teorica dei contributi della letteratura nazionale ed internazionale sulla sostenibilità e dopo un approfondimento sui possibili strumenti manageriali per la gestione dello sviluppo sostenibile – si prefigge l’obiettivo di proporre un possibile approccio al sustainability management per gli enti locali italiani. Ciò, attraverso la definizione del ciclo della sostenibilità – che supera un approccio tradizionale focalizzato sul momento consuntivo di rendicontazione/controllo della sostenibilità per includervi anche programmazione e gestione in senso stretto – ed ipotizzando l’integrazione dello stesso nei documenti di performance management in uso presso le aziende pubbliche locali.
Si ritiene sempre più attuale, nel dibattito scientifico, l’attenzione rivolta alla performance nella pubblica amministrazione, secondo un approccio manageriale alla gestione delle aziende pubbliche reso ormai stringente dalla carenza di risorse finanziarie e dalla urgenza di risposte concrete verso la collettività. A tal fine, dopo un’analisi circa il concetto di performance applicato alle aziende pubbliche ed un sintetico richiamo agli aspetti ritenuti di interesse in questa sede nel D. Lgs 150/2009, si utilizza la metodologia del case study. Si approfondirà l’esperienza maturata dal Comune di Brindisi nella redazione del Piano della Performance 2012-2014 e della Relazione sulla performance 2012, illustrando, oltre ai contenuti salienti dei documenti, le criticità e i punti di forza del percorso seguito, insieme alle possibili interazioni fra ciclo di gestione della performance e controllo strategico.
The changes in the supply of public services have increasingly blurred the boundaries between the public and private realms. This is also reflected in the practice of the consolidated financial statements prepared by governmental organizations, which often put together the two “worlds”. The present paper investigates the actual role and meaning of local government’s consolidated financial statements. Are they public accountability tools, or yet another attempt at making private-sector practices and culture seep in the public sector? More specifically, in the light of the trends in international accounting standards and the cases of two local governments, the authors discuss the role of the consolidated financial statement and point out some of the critical issues of consolidating accounts in the public realm.
Entrusting most local public services to local government entities has led to proliferation of public groups and, consistently, to greater complexity of the governance dynamics of local authorities. Differently from Anglo-Saxon countries, the Italian local public services provision has been characterized by a hybrid externalization process where local entities are legally autonomous but owned by the local government. This leads to a peculiar governance complexity source represented by the dual role (stakeholder and customer) assumed by the local authority. Considering these elements (hybrid externalization and governance structure), this work tries to investigate some governance issues of public groups, basing on the two most populous Italian municipalities. The empirical findings highlight a gap between the presence of the conditions for defining a group governance structure and the adoption of a group approach by the parent local government. The authors try to suggest how to bridge this gap.
La variabile ambientale ha assunto, negli ultimi anni, una crescente rilevanza nelle scelte di gestione aziendale. Ciò a seguito del cambiamento che ha caratterizzato il legame tra l’azienda e l’ambiente, precedentemente considerato semplicemente come un insieme di risorse da sfruttare ed ora rivalutato, soprattutto in seguito all’evidenza di un sempre maggior danneggiamento del patrimonio ambientale spesso attribuito ai processi produttivi. La mutata sensibilità verso le tematiche ambientali è stata sostenuta da fattori normativi e sociali, i quali hanno modificato il contesto in cui si collocano le aziende, rappresentando a volte dei limiti ed altre volte delle opportunità in termini di sviluppo di fattori di competitività. Un riflesso di tale attenzione verso le ricadute ambientali dell’attività economica dal punto di vista documentale e informativo è rappresentato dalla contabilità e dal bilancio ambientali, che si possono ritenere documenti di particolare rilievo a sostegno dello sviluppo sostenibile di un territorio. Obiettivo del presente lavoro è quello di approfondire i caratteri essenziali della rappresentazione contabile della gestione ambientale nelle aziende pubbliche, sia da un punto di vista teorico che da un punto di vista empirico. Ciò in quanto si ritiene cruciale il ruolo giocato da questa tipologia di aziende nel presidio della variabile “ambiente” e nella concreta possibilità di contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio. Parallelamente, si considera indispensabile un adeguato supporto informativo-documentale a sostegno di una gestione ambientale orientata alla sostenibilità.
La variabile ambientale ha assunto, negli ultimi anni, una crescente rilevanza nelle scelte di gestione aziendale. Questo in conseguenza di una rivalutazione ed una maggiore attenzione all’incidenza ed alle ricadute dell’attività aziendale sull’ambiente. Il riflesso di tale attenzione verso le ricadute ambientali dell’attività economica dal punto di vista della rendicontazione, è rappresentato dalla contabilità e dal bilancio ambientali. Obiettivo del presente lavoro è quello di delineare i caratteri degli strumenti di rendicontazione ambientale, con particolare attenzione alle criticità che scaturiscono dall’utilizzo degli stessi nella pubblica amministrazione. A tal fine, si effettua un’analisi della letteratura internazionale e nazionale prodotta in tema di environmental reporting, traendone degli spunti di riflessione utili al raggiungimento dell’obiettivo appena dichiarato.
In the present work, considering that Pro-Loco organizations operate in a highly changeable environment, the context is analyzed, through a multi-stakeholder analysis, starting from an internal investigation, in terms of organization and management. Having completed this preliminary investigation, we proceed to specify the procedures and laws that govern the exchange process managed by the Pro-Loco. Therefore, it is important to analyze the environment in which the Pro-Loco operate in order to implement an accounting information system which manages to meet the tourist and social informational needs on a local level. From this stems a brief examination of the problems related to the formation of an information system in the field of Pro-Loco, due to the complexity deriving from the identification of the touristic product, as well as the dynamics of the demand and supply of services.
Is there a relationship between sustainability strategies and the financial efforts for their realization? This is a particularly complex question considering that sustainability has generated an intense academic and political debate. In order to contribute to the debate, the authors investigate the existence of the relationship between the strategies of local authorities in terms of sustainability and their translation into financial commitments. To this end, firstly, the paper shows the results of research that explores the sustainability strategies of a sample of the 20 Italian regional capital cities, through the content analysis of their Performance Plans. Secondly, the authors present their elaboration of financial data related to the main dimensions of sustainability (environment and territory management, welfare area, and economic development). Finally, they discuss the relationship between the two aspects surveyed (strategies and expenditures committed to sustainability) highlighting critical perspectives also for future research. Briefly, the conclusions underline: a) great autonomy in formulating strategies, highlighted by the different programming documents analyzed; b) the main terms related to sustainability are rarely used; c) particular importance, from a financial point of view, was given to the environmental and welfare sustainability dimensions both in relation to the total current expenditure committed, and in terms of financial implementation. The expenditure impact for economic development is much lower, while the average level of financial implementation of the same is higher; and d) a discrepancy between the limited strategic consideration of the sustainability dimensions and the considerable amount of financial commitments related to sustainability.
The accountability need of public sector organizations becomes increasingly relevant and one of the accountability tool used in the Italian local governments is represented by the Mandate Report. It is typically characterized by its political approach and this work aims to highlight the features that distinguish the Mandate Report, highlighting its characters and criticisms. This is to understand whether this document can really provide a means of transparency or if it is excessively exposed to the risk of succumbing to the propaganda purposes of the political class.
The European Commission, through the reform of the Structural Funds program, has introduced a new cohesion policy for local development based on the concepts of subsidiarity, partnership and programming. Local Action Groups (LAGs), as public private partnership, are essential for the implementation of the European LEADER program by supporting integrated territorial development strategies of a pilot nature, based on a bottom-up approach. In this study adopting a statistical approach, the LEADER program, through the Local Action Group, is investigated as a model of multilevel governance useful in promoting local development, focusing on the formation of social capital, and strengthening relations and partnership synergy. To this aim a questionnaire has been addressed to all the 132 LAGs operating in Italy. The research highlights the role played by LAGs in generating a collaborative network and social capital, contributing to the achievement of the objectives of local development.
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