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Luigi Michele Todisco
Ruolo
Professore Ordinario
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI (DISUM)
Area Scientifica
AREA 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore Scientifico Disciplinare
L-ANT/07 - Archeologia Classica
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Nell'articolo viene analizzato il gesto compiuto da una figura femminile in fuga apparentemente estraneo al consueto contesto dell'inseguimento erotico rappresentato su un cratere lucano del primo IV secolo a.C. proveniente da Vaste.
Si propone una nuova lettura e una nuova datazione del frontone del tempio di Locri-Marasà, basata su confronti iconografici e stilistici concernenti il motivo specifico della discesa dal cavallo diffuso in un ampia gamma di varianti nell'artigianato greco, etrusco ed italico.
The article selects a group of Italiote vases with mythological scenes proven coming from Italic sites and already regarded as derived, in their iconography, from Attic tragic drama. Through a new philological analysis, both of vascular scenes and historical and cultural context of the vessels, it is discussed theatrical derivation of the images, even on the basis of linguistic reasons.
L'ubicazione del teatro di Taranto è ipotizzata solo sulla base delle fonti letterarie e dei dati di scavi ottocenteschi. In questa nota vengono fornite nuove osservazioni risultanti dalla riconsiderazione dei documenti disponibili, i quali orientano per la migliore collocazione dell'edificio nei pressi dell'agorà della colonia.
Nel libro è stata riversata - operando una selezione funzionale allo scopo perseguito dall' autore - la documentazione soprattutto iconografica, ma anche letteraria ed epigrafica, inerente a danzatori acrobatici, equilibristi e giocolieri, burattinai, trampolisti e funamboli, prestigiatori e fachiri, domatori e addestratori di animali, incantatori di serpenti, che si esibirono, tra pubblico e privato, nel contesto delle antiche civiltà semitica e ittita, egizia e degli Hyksos, cretese ed ellenica, etrusca, magnogreca e siceliota, romana. Tale documentazione - accresciutasi in maniera sensibile sul piano archeologico e figurativo da quando Waldemar Deonna pubblicò il suo celebre Symbolisme de l' acrobatie antique (1953) - è da considerarsi imprescindibile per ogni tentativo volto a tracciare verosimili ricostruzioni di un fenomeno tanto esteso e articolato come quello delle antiche performances spettacolari che non rientravano nei rigidi confini dell' attività drammatica. Essa si presenta, inoltre e soprattutto, di straordinaria portata per una più attenta riflessione sul rilevante contributo che la società greca e romana offrì - come in rapporto al teatro - agli sviluppi di tali pratiche nelle epoche ad essa successive, fino ai nostri giorni.
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