Effettua una ricerca
Vittoria Bosna
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE
Area Scientifica
AREA 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Settore Scientifico Disciplinare
M-PED/02 - Storia della Pedagogia
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Lo scopo del volume è quello di far conoscere come il "binomio donna-bicicletta" da mezzo utile e veloce per gli uomini, si trasformava in "un artificio demoniaco" per le donne. L'uso della bicicletta è stata considerata una rivoluzione silenziosa delle donne che ha sottolinrato la modernità del '900.
Maria Montessori ha posto al centro delle sue esigenze educative il bambino con i suoi diritti.
Studio inerente l'integrazione del sistema scolastico italiano dal secondo dopoguerra fino alla sconfitta dell'elitarismo, con la riforma della scuola media del 1962. provvedimento che ha segnato la fine della scuola di massa in Italia. si tratta di uno scambio di buone prassi con il sistema scolastico albanese, affinché vengano applicate le strategie di Lisbona.
L'integrazione del sistema scolastico italiano dal secondo dopoguerra fino alla sconfitta dell'elitario, con la riforma dell'elitario. uno scambio di buone prassi tra Italia e Albania, affinché vengano applicate in Albania le strategie elaborate nel trattato di Lisbona.
Italy is strongly connected to the Western culture, to Europe’s history and to Mediterranean civilizations as well; due to its international vocation, Italy is robustly open to multi-cultural dialogue. At present, there is a wealth of studies on the vigorous bonds between education and foreign civilizations. Evidence of the above is supported by current international humanitarian agreements, and inter-school cooperation initiatives, where innovative laboratory classes yield stronger integrations. In the world of academia, an increasing number of foreign students take diverse majors on these subjects, and literature encounters the movie industry to place higher stakes on the educational role of “frontier cinema”. Essentially, we are witnessing the creation of an authentic cultural track, where sound relationships play a key role in boosting cooperation. This work aims at researching the profound historical layers entwining educational progress with migrations across Southern Italy – the Mezzogiorno – over the course of the 20th century.
Nel regno di Napoli, durante il decennio francese, si dimostrò una notevole attenzione alla educazione femminile, più precisamente delle fanciulle appartenenti ai ceti emergenti. Nell'articolo sono stati evidenziate le iniziative di alcuni di questi istituti e alla figura delle maestre che si occuparono di questa formazione.
Nel corso dell'ultimo ventennio del XIX secolo i responsabili della Pubbliva Istruzione si preoccuparono di migliorare la preparazione professionale e culturale dei maestri, in modo particolare l'intervento di questi professionisti mirò a voler sanare i difetti della scuola normale.
Nel corso degli anni '60 anche in Italia la contestazione studentesca portò dei cambiamenti e notevoli riforme.Il Convegno di Frascati rappresenta il documento per un nuovo modello di scuola: unitaria, articolata al suo interno in un sistema di materie comuni.
Un approfondimento del lungo percorso compiuto dai processi di scolarizzazione femminile più significativi dall'Unità in poi.
Il saggio prende in considerazione gli aspetti della cultura femminile tra XVIII e il XIX secolo prestando attenzione ad alcuni percorsi di istruzione femminile riservati alle bambine delle èlites ed a immagini di bambine popolane. L'istruzione doveva concorrere alla formazione di una discreta cultura da spendere nella società.
l'istruzione superiore in terra di Bari ponendo come punto di partenza l'apporto di isabella d'aragona e di bona sforza, un lungo percorso fino alla realizzazione della accademia barese.
L'affannoso intervento per risolvere l'istruzione del popolo nelle province meridionali, nella prima metà del 1800. L'intervento del ministro De Sanctis diretto a risolvere tale problematica attraverso la istituzione di scuole. Le prime istituzioni dirette all'istruzione popolare. Alcuni esempi significativi come la Casa Manin" di Francesco Lomonaco.
Per avviare una riflessione sulla salute dell’infanzia nel passato è necessario iniziare dai progressi che si compirono in Italia dalla seconda metà del XIX secolo in poi nei vari settori del sociale: dal difficile contrasto alla povertà diffusa, al processo di alfabetizzazione delle donne, fino ai vari tentativi volti a frenare la mortalità infantile. A fronte di quest’ultima volontà, si avviò la lotta alle malattie. Partendo dalla pratica di alcune prassi igieniche, infatti, i principali fattori delle malattie e le conseguenti ragioni di morte dell’infanzia risiedevano proprio nella scarsa attenzione che la società in generale aveva per l’igiene.
La ricerca pedagogica nel corso del Novecento, in virtù dell’intervento di illustri studiosi, ha evidenziato come la Scuola sia collegata alla società, alle sue trasformazioni e ai suoi cambiamenti da un punto di vista sociale, economico e culturale. Allo stesso modo anche i programmi di insegnamento hanno sempre risentito della politica della società. Così è ben chiaro come la scuole elementare, una delle istituzioni più diffuse nella nostra società, sin dal suo esordio avendo avuto come compito principale quello di promuovere lo sviluppo della personalità sia stata durante la guerra tanto importante, infatti, venne fortemente politicizzata. Nei “Giornali della classe” che corrispondevano al nostro Registro, si scriveva ciò che si raccontava agli alunni, proprio questi documenti attestano il livello di coinvolgimento della scuola e degli scolari nelle manifestazioni delle loro comunità locali, nelle celebrazioni del regime e negli avvenimenti del loro Paese in guerra. Su uno di questi “Giornali di classe” una maestra di una quinta elementare, nei giorni seguenti la Liberazione scrisse che «Il 25 aprile 1945 l’Italia veniva liberata dal terrore nazifascista […] Da quel giorno, finalmente la Scuola ha ripreso il suo carattere di seria educatrice della gioventù… ». È chiaro che il pensiero pedagogico fu legato alle condizioni sociali e politiche e che la stessa emanazione dei programmi scolastici divenne una questione essenzialmente politica.
Con il raggiungimento dell'Unità l'intento principale fu quello di riconsiderare il valore dell'istruzione. Si determinò la necessità di rendere il popolo consapevole del valore dell'istruzione. In Basilicata, regione del Sud Italia molto tradizionalista, fu difficile far decollare il sistema scolastico. Emersero varie le posizioni nel dibattito pedagogico del tempo su tale importante questione.
Durante il periodo postunitario in Italia ci furono molti cambiamenti in ambito educativo, un particolare riferimento è riservato alla formazione delle maestre e di conseguenza alla formazione dei bambini negli asili. Rosa e Carolina Agazzi elaborarono un metodo educativo innovativo a misura di bambino
Nel saggio ho evidenziato in che modo la politica opera al fine di poter rendere il sistema formativo più funzionale, a largo respiro e rivolto non solo ai cittadini del Nord, del Sud agli italiani oppure agli Europei, ma rivolto a cittadini del mondo.
Nella storia del Mezzogiorno ci sono molti luoghi destinati all'assistenza e alla beneficenza dei bisognosi. Nel saggio sono stati analizzati i percorsi di aiuto e di formazione dell'orfanotrofio SS. del Carmine di Bari e dell'orfanotrofio S. Antonio da Padova di Gravina.
Il saggio illustra la condizione della donna nell'Ottocento, rilevando gli aspetti marginali che ella assumeva nell'immaginario del tempo. In particolare è illustrato il suo ruolo nella famiglia e nel processo scolastico.
Nel corso degli ultimi decenni del XVIII secolo in virtù di una particolare situazione caratterizzata dalla influenza del pensiero illuminista, i sovrani pensarono di voler curare l'educazione dei propri sudditi, si pensò al metodo normale come modo più giusto per poter educare la popolazione.
Salvatore Morelli è stato non solo un uomo politico, un patriota, ma anche un notevole sostenitore dell'mancipazionismo e della educazione della donna.
L’analisi delle modalità di sviluppo delle società occidentali condotta negli ultimi decenni nei vari ambiti delle scienze sociali ha evidenziato il ruolo che hanno svolto i sistemi scolastici nel corso del XX secolo. Si è trattato di un compito rivolto non solo alla diffusione della istruzione, ma anche all’affermazione di orientamenti di valore volti alla costruzione di capacità operative e di atteggiamenti coerenti con le esigenze di razionalità che la società politica e il rapido evolvere della realtà economica hanno determinato. Certamente, questi sistemi non hanno potuto produrre risultati omogenei poiché hanno dovuto fare i conti con la particolare storia educativa delle varie regioni, con il tipo di economia in ciascuna di esse prevalente, con le eredità dei sistemi politici precedenti. Inoltre, è stato rilevante anche il raggiungimento della consapevolezza del valore dell’istruzione, intesa sia come strumento necessario per promuovere la crescita culturale, che come prerequisito indispensabile per uno sviluppo economico e sociale. Soltanto dopo il secondo conflitto mondiale la scuola finalmente ha acquistato un ruolo centrale nell’ ambito delle politiche sociali.
Nel volume sono raccolte notizie di storie di infanzie infelici e di abbandoni, ambientate nel Mezzogiorno d'Italia. L'intervento dei luoghi pii per la formazione delle orfane.
Un esempio di auto , nato già nel corso del '600 in Francia, sono state le Associazioni di Mutuo Soccorso. In Italia questi stimoli maturarono con qualche ritardo e, comunque, si concretizzarono come una risposta laica nel campo dell'assistenza e della previdenza.
Condividi questo sito sui social