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Maurizio Paolillo
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Studi Umanistici
Area Scientifica
AREA 10 - Scienze dell'antichita,filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore Scientifico Disciplinare
L-OR/21 - Lingue e Letterature della Cina e dell'Asia Sud-Orientale
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH5 Cultures and Cultural Production: Literature, philology, cultural studies, anthropology, study of the arts, philosophy
Settore ERC 3° livello
SH5_9 Social anthropology, religious studies, symbolic representation
Breve studio sulla tradizione cinese del fengshui, che considera il paesaggio come una struttura vitale percorsa dall'energia sottile detta qi. In epoca moderna, il fengshui ha subito modificazioni e talora distorsioni, diventando uno dei fattori del design contemporaneo di interni.
Attraverso una analisi dell'attività di creatore di giardini del poeta Tang Bai Juyi (772-846), e di alcune sue produzioni in poesia e prosa, lo studio cerca di mostrare l'influenza del pensiero buddhista Chan sulla formazione di una estetica del giardino cinese.
Lo studio si propone di sottolineare i principi estetici ricorrenti nei trattati sulla pittura di paesaggio nella Cina antica, a partire dal quinto secolo. Attraverso le fonti classiche cinesi, è possibile isolare alcuni elementi chiave che permettono la comparazione con un filone non secondario del pensiero estetico occidentale tradizionale, che da Platone passa a Dionigi l'Areopagita e infine a S. Tommaso d'Aquino.
Monografia sulla storia del Daoismo dai primordi all'era contemporanea, sui suoi contenuti dottrinali, sulle pratiche di realizzazione delle varie correnti storiche daoiste, sul pantheon e sul rituale daoista.
Studio sulle origini e lo sviluppo del fengshui, teoria e pratica cosmologica della Cina tradizionale, fondato sulla analisi delle fonti dall'antichità alla modernità
Saggio sull'estetica del giardino del letterato durante i Bei Song (960-1127), attraverso l'analisi delle fonti letterarie
Partendo dall'approccio di Lacan ad alcune fonti classiche cinesi, lo studio riconsidera alcuni punti dottrinali e linguistici delle tradizioni daoista e confuciana, in particolare i concetti di Dao, wei, e xing.
Il saggio analizza le prime produzioni della trattatistica sulla pittura di paesaggio in Cina (quinto-nono secolo d.C.), rilevando le influenze dottrinali taoiste e buddhiste e le differenze con il concetto occidentale moderno di naturalismo. Il tema del "paesaggio vero" (zhenjing), fondato sulla "trasmissione del qi", si mostra nelle fonti come una realtà ben lontana dal tema della verosimiglianza esteriore.
L'articolo descrive attraverso una scelta di fonti cinesi del periodo classico (IV_II sec. a.C.) la presenza di un simbolismo fondato sul concetto di Centro e di Asse nelle pratiche di realizzazione spirituale
L'articolo analizza i giardini cinesi della dinastia Ming (1368-1644). Attraverso lo studio delle fonti, la creazione del giardino si mostra in quest'epoca come una operazione intellettuale, che ha radici dottrinali profonde che legano il giardino alle arti del pennello.
This study is focused on the influence Nestorianism (Jingjiao) had on Ongut people between Jin and Yuan dynasties. The second half of the paper, through Chinese and Western sources, is an analysis of the figure of Ongut King George (who died in 1298-99), and of the ties he had with Italian Father John of Montecorvino.
Attraverso l'uso di fonti cinesi di trattatistica pittorica risalenti al periodo tra il V e l'XI secolo, lo studio si propone di mostrare alcune affinità tra i fondamenti dell'estetica nella Cina tradizionale e un importante filone del pensiero estetico occidentale, che da Platone giunge sino al nostro Medio Evo.
Studio centrato sui jingbian, composizioni pittoriche buddhiste particolarmente presenti a Dunhuang. La natura dei jingbian e la loro origine dottrinale (legata soprattutto al Buddhismo della Terra Pura) si esprime anche attraverso l'adozione di una particolare resa prospettica, simile negli esiti alla "prospettiva degli antichi" rilevata da Panofsky, e fortemente ancorata all'importanza della visualizzazione nelle pratiche meditative.
Il saggio delinea la dottrina metafisica e le fonti cosmologiche riconducibili alla tradizione del Daoismo cinese
Il saggio si propone di analizzare la storia e i contenuti dottrinali della tradizione della geomanzia cinese (fengshui), attraverso una traduzione annotata di uno dei suoi più antichi testi di base, il Zangshu (Libro delle Sepolture). Particolare attenzione è data allo studio del vocabolario dottrinale presente nel testo, i cui termini essenziali sono elencati in un Glossario.
Saggio sulla concezione dell'oltretomba e degli Inferi nella società tradizionale cinese pre-buddhista
L'articolo analizza la figura simbolica di Kuixing, divinità preposta alle fortune dei letterati nella Cina antica, connessa al Polo celeste. Attraverso la comparazione con altre figure astrali o facenti parte della letteratura mitologica, caratterizzate da una omofonia (la comune lettura "kui") lo studio mette in rilievo la presenza di un comune simbolismo assiale e polare.
Il saggio analizza il ruolo e l'influenza del pensiero daoista sulla nascita e sull'evoluzione dell'arte del giardino cinese
Studio centrato sulle peculiarità del rituale daoista, e sul suo rifiuto degli aspetti cruenti del rito tradizionale in Cina, e sulla dietetica daoista.
Vengono analizzati attraverso un esame delle fonti letterarie due temi riconducibili al ricco simbolismo dell'axis mundi nella tradizione cinese: il monte Kunlun, e il personaggio mitico di Kui
Lo studio analizza le radici storiche della conversione degli Ongut alla fede nestoriana, e i rapporti simbolici e storici con altre entità etniche nel periodo compreso tra il X e il XIII secolo in Asia Orientale
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