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DHITECH DISTRETTO TECNOLOGICO HIGH-TECH SCARL
Acronimo
DTH
Partita Iva
03923850758
Codice ATECO
72.19.09
RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO
Data di costituzione
20/12/2005
Descrizione sintetica dell'oggetto sociale
Le competenze distintive del DHITECH storicamente afferiscono alle seguenti aree di specializzazione: -Nanotecnologie Molecolari per l’Ambiente e la Salute -Ingegneria Tissutale per la Medicina Rigenerativa -ICT per l’Innovazione nel Disegno di Prodotti e Servizi ad alto contenuto di conoscenza e sostenibili Le principali attività su cui si concentra l’azione del DHITECH riguardano: -La gestione e realizzazione di complessi Progetti di Ricerca, Innovazione e Formazione che coinvolgono gli attori dell’Ecosistema; -La gestione e la promozione dell’Edificio Tecnologico, dotato di infrastrutture tecnologiche all’avanguardia, quale “luogo dell’innovazione e del trasferimento tecnologico”, all’interno del quale sviluppare nuove competenze specialistiche. -La consulenza a Imprese, Enti, Centri di Ricerca e Università nella progettazione, presentazione, gestione e rendicontazione di Progetti di Ricerca, Innovazione e Formazione finanziati dai Programmi Comunitari, Nazionali, Regionali.
It is a well-known fact that collaborative supply chain management and planning reduces overall costs. Nevertheless it is not being exploited due the fact that partners are reluctant to share the necessary, but sensitive data. This is due to inherent risks associated with exposing this private data. This project proposes to use secure computation to overcome this data sharing problem in supply chain management and enable the secure collaboration and interoperation of supply chain partners to gain the advantages of knowledge-based collaborative supply chain planning, forecasting, benchmarking and management. We are extending existing techniques to more elaborate theoretical settings: first for the use case of an airplane manufacturing organization where several mutually distrustful SMEs need to collaborate in a partially integrated supply chain and second inter-enterprise where all companies in the supply chain are interoperating. We start by defining the requirements and necessary computations for each of the two use cases. We then extend the theoretical results to cover the cases of these computations if they do not exist already. Such a result is a protocol enabling this computation as part of a tool for generating the new knowledge of the computation result and managing the existing knowledge of the collaborating partners, such that it remains private. Based on the theoretical foundation we want to develop prototypes to evaluate the practical performance of the protocols. In parallel to the technical implementation track, the business track needs to identify the obstacles for the technology to be exploited. We need to identify the criteria for user acceptance of the technology and a benefit distribution model needs to be developed, such that all partners in the supply chain share the profit in a fair manner. The results of the business and technical track are combined when it comes to building the demonstration of the results.
Nei prossimi anni e'previsto un crescente sviluppo ed impiego delle nanotecnologie in ambito aeronautico. Uno degli obiettivi dell'industria aeronautica è quello di implementare i nanomateriali negli attuali compositi di largo utilizzo con l'obiettivo di migliorarne le performance.Un filone molto avvincente è senza dubbio quello di migliorare le caratteristiche dei materiali compositi attraverso l'introduzione nel materiale di nanoparticelle disperse capaci di conferire al materiale caricato delle sorprendenti caratteristiche meccaniche e funzionali.
L'agenda di ricerca della Piattaforma Tecnologica Europea Manufuture si pone come obiettivo la transizione delmanifatturiero europeo verso un approccio competitivo, sostenibile e basato sulla conoscenza.Nel contesto della Piattaforma Manufuture e con riferimento all'area di ricerca ICT based intelligent manufacturing, ilprogetto KHIRA affronta il tema della competitività e della sostenibilità concentrandosi sulla problematica dellagestione della conoscenza lungo il ciclo di vita del prodotto.Questo tema è presidiato, allo stato dell'arte, in modo parziale, secondo una logica basata sui silos disciplinari eattraverso un approccio di tipo open loop che non razionalizza ed istituzionalizza i processi, disperde le conoscenze enon ne favorisce il riuso, riducendo la capacità di gestione del programma.Transitare verso un modello knowledge based significa estendere il paradigma del Product Lifecycle Management(PLM) verso una logica che integri persone, processi, pratiche, regole e tecnologie lungo tutte le fasi del ciclo di vitadel prodotto e soprattutto sia olistica nell'approccio.La soluzione PLM sviluppata nel progetto dovrà essere di guida e sostegno all'ingegnere olistico verso soluzioni ditipo industriale, che siano coerenti con i requisiti tecnici, normativo-procedurali ed ambientali visti nel loroinsieme,permettendo il principio di strutturazione ed integrazione delle soluzioni in ottica piattaforma ed abilitando laconcezione di prodotti definiti in termini di sistemi, sottosistemi e componenti, con criteri di parametrazione spintadelle conoscenze che in seguito potranno essere riusate o migliorate.Obiettivo primario del progetto è quello di creare un framework tecnologico e metodologico che ridefinisca il PLMsecondo la logica della nuova ingegneria olistica e che costituisca il fondamento per una start-up, localizzata nellaregione Puglia ma operante nel mercato del manifatturiero complesso su scala globale.Strumento rilevante per la realizzazione dell'obbiettivo specificato è la costituzione di una comunità di attoriincentrata sui soci del DHITECH coinvolti nel progetto quali nodi di una più ampia rete di imprese e centri di ricercaoperanti sulla scala nazionale ed internazionale, e organizzata nella logica dei Living Laboratory, quale modellointegrato di ricerca, formazione ed innovazione.I risultati attesi del progetto sono:-la creazione di una massa critica di giovani con competenze specificamente ispirate alla visione olistica del ciclo divita del prodotto, capaci di misurarsi sulla dimensione dei processi e dell'impresa, garantendo al contempo una pienaconsapevolezza del contesto politico, economico e sociale nel quale il prodotto viene introdotto.-la realizzazione e la validazione di un framework di processi, metodologie e tecnologie di virtualizzazione che,sfruttando le soluzioni ICT standard di mercato opportunamente inserite in un ambiente di integrazionemulti-dsciplinare, traguardi l'intero ciclo di vita del prodotto, presidiando tutti i processi e garantendo la cattura, lafruibilità ed il riutilizzo della conoscenza nel rispetto delle politiche di sicurezza.-la definizione ed implementazione di un ambiente di PLM in grado di supportare processi decisionali di tipoknowledge based traendo informazioni rilevanti da tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto al fine di fissare emantenere nel tempo, non soltanto i requisiti del cliente e le normative di prodotto, ma tutti i vincoli di qualità,efficienza e contesto, necessari a rendere il prodotto competitivo e sostenibile.Il contesto di riferimento del progetto è quello delle produzioni complesse con specifico riferimento al settoreAeronautico ed a segmenti significativi della meccanica avanzata che rappresentano ambiti di estrema rilevanza nelcontesto del manifatturiero Europeo, non solo per l'importante contributo al bilancio economico dell'Unione maanche per la capacità di innovazione tecnologica che i settori manifestano
Il progetto di ricerca i-Design Foundation intende porre le basi per abilitare un nuovo modello di Sviluppo Nuovo Prodotto di tipo collaborativo all'interno di value network del settore aeronautico, costruendo un framework che abiliti la collaborazione inter-aziendale, garantendo al contempo elevati standard di sicurezza e protezione della proprietà intellettuale.
Il programma d'investimento congiunto con: Dipartimento di Ingegneria Economico-Gestionale (DIEG) - Facolta di Ingegneria - Universita di Napoli Federico II, Engineering Ingegneria Informatica S.p.A., DHITECH SCARL, AERMEC SUD S.A.S. DI GIANNETTI ALDO S.A.S., Euro.Soft S.r.l., AVIO S.p.A. intende sviluppare un framework in grado di abilitare l'interoperabilità, la cooperazione, la sicurezza, l'estrazione e l'elaborazione di informazioni rilevanti con tecniche di data mining. Tale framework intende inserirsi nel contesto delle tecnologie Open Source ed utilizzare la logica process based integrata con l'ingegneria dei servizi. L'ambito di intervento scelto nel contesto del Made in Italy è il sistema della meccanica avanzata.
La proposta progettuale si inserisce nell'ambito del Sistema Socio-tecnico "ICT per l'Innovazione nel Disegno diProdotti e Servizi ad alto contenuto di conoscenza e sostenibili", uno dei tre componenti dell'Ecosistema diImprenditorialità Innovativa High-Tech di cui il Distretto Dhitech intende facilitare ed orchestrare lo sviluppo nellaRegione Puglia.In particolare il progetto si sviluppa nell'area dell' "Ingegneria dei Servizi Internet-based", dedicata alla ricerca dimetodi di analisi scientifica per la progettazione, produzione ed erogazione di servizi innovativi, e si posizionaall'interno della emergente Scienza dei Servizi.Nell'ambito di quest'area, il progetto di ricerca mira alla concezione ed alla messa a punto di un intervento di caratterestrategico, organizzativo e tecnologico "future internet driven", finalizzato all'innovazione nei servizi per la"sustainable knowledge society".Il mercato di riferimento del progetto di ricerca è rappresentato dai "Knowledge Intensive Services" (KIS) , unacategoria in ascesa nel terziario innovativo, e trasversale ai settori economici, alla quale viene attribuito un ruolocardine nel processo di ristrutturazione che seguirà la crisi economica mondiale grazie al positivo impatto sullaproduttività e l'innovazione degli altri settori economici.Il progetto si pone l'obiettivo di creare una nuova cultura dei servizi nel territorio regionale, segnando unadiscontinuità nei modelli di sviluppo tradizionali del territorio, e guidando la transizione della Regione Puglia verso ilparadigma del cosiddetto "territorio intelligente", inteso come un sistema multiplayer in grado di massimizzare,attraverso la predisposizione di una adeguata infrastruttura tecnologica e digitale, la capacità innovativa e di gestionedegli asset di conoscenza degli attori presenti.Per raggiungere quest'obiettivo il progetto prevede la realizzazione di una serie di risultati classificabili comeinnovazioni di processo, nuove formulazioni e prodotti innovativi.In particolare, il progetto propone un'innovazione radicale nei processi di concezione, progettazione, realizzazione ederogazione dei servizi, che attribuisce al destinatario finale dei servizi un ruolo centrale che anticipa il suocoinvolgimento, e per la cui realizzazione si richiede l'applicazione di una metodologia creata nei laboratori M.I.T.USA, mutuata dai paesi europei, caratterizzata come user-driven open innovation e codificata come "Living-Lab".Le nuove formulazioni riguardano la definizione di un set di metodologie e tecnologie per l'Ingegneria dei Servizigenerate a partire da un modello di servizio di prossima generazione disegnato per rispondere alle esigenze diinclusione, partecipazione e personalizzazione.I prodotti innovativi che il progetto prevede di realizzare consistono ina. un'infrastruttura tecnologica pervasiva, pensata per agire da sistema nervoso del "territorio intelligente", declinarein modo olistico il concetto di Future Internet, fornire strumenti e ambienti di deployment di supporto alla ServiceInnovation;b. una dotazione di capitale umano qualificato formato sul profilo dell' "Ingegnere Innovatore ed Imprenditore",dotato di capacità ed attitudini adatte a cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie in nuovi modelli dibusiness per creare valore economico e sociale (Imprenditorialità tecnologica);c. una start-up specializzata nell'Ingegneria dei Servizi, pensata in linea con la sfida della Commissione Europea dicreare in Europa dei "service innovation leaders", strutturati come ambienti in grado di favorire lo sviluppo di serviziinnovativi "technology-based".La contestualizzazione sul territorio regionale della Puglia del nuovo modello di servizio proposto interesserà, comeprimo passaggio di una riforma strutturale che nel nostro ambizioso obiettivo potrà essere molto ampio, i servizi dinuova generazione della Pubblica Amministrazione e del Turismo Integrato.
Il Progetto MAAT mira alla creazione di una piattaforma tecnologica di ricerca industriale basata su processi diNanotecnologia Molecolare per lo sviluppo di nuovi sistemi e apparati funzionali per l'Ambiente e la Salutedell'Uomo.La piattaforma tecnologica che si ambisce implementare si pone in particolare l'obiettivo generale di creare erafforzare la massa critica necessaria per una competizione internazionale vincente nell'ambito delle nanotecnologiedi ultima generazione basate su materiali eco-compatibili ibridi organici/inorganici e processi produttivi a bassoconsumo energetico. Le Nanotecnologie molecolari, intese come progettazione, ingegnerizzazione di materialiorganici funzionali e loro assembly controllato in dispositivi attivi micro/nanostrutturati, costituiscono in questoambito la nuova frontiera della scienza dei materiali e della dispositivistica avanzata nel settore ambientale e dellasalute dell'uomo, offrendo enormi opportunità di innovazione e creazione di nuovi mercati. Obiettivo finale delprogetto sarà la realizzazione di nuovi prodotti, basati su tale piattaforma tecnologica, capaci di rivoluzionare i lorosettori commerciali di riferimento:1) Smart panel semitrasparenti di colore modulabile in cui sono combinate funzionalità di produzione di energia (cellesolari), d'illuminazione (OLEDs) e di schermatura controllata (fotovoltacromico);2) Lab-on-Chips (LOCs) di basso costo in cui sorgenti di eccitazione OLEDs sono integrate direttamente neldispositivo. Il primo prodotto ambisce a rivisitare il concetto di Intelligent House a basso impatto ambientale e ridottoconsumo energetico, il secondo rivoluziona il design dei LOCs permettendo un rilevante abbassamento dei costi, conconseguente allargamento del mercato di riferimento.Il Progetto di ricerca MAAT punta a rilanciare la competitività del territorio Pugliese mediante un processo costante ditrasferimento tecnologico dal mondo della ricerca al tessuto industriale locale. A tal fine verranno adottati modelli diLiving Labs, ossia strutture dinamiche in cui personale delle industrie si confronterà e lavorerà insieme con iricercatori scientifici. Tale organizzazione permetterà un costante incontro delle esigenze industriali con le possibilisoluzioni offerte dagli strumenti scientifici disponibili, nonchè uno sviluppo continuo di nuova conoscenza e progettisecondo uno schema End-user Driven Research. Nell'ambito dei Living Labs verrà avviato inoltre un programmastrutturato di disseminazione e coinvolgimento del tessuto industriale locale (Confindustria, PMI, etc), cheaccompagnerà tutte le fasi di R&D, al fine di stimolare l'innovazione dei prodotti esistenti e la progettazione di nuovi.La piattaforma tecnologia che si intende implementare si baserà sulla consistente comunità scientifica e industriale giàpresente sul territorio. I partner proponenti CNR, UniLe, UniBA e IIT hanno nei passati anni maturato know how etecnologia allo stato dell'arte a livello internazionale nel settore delle Nanotecnologie Molecolari con un core di oltre70 ricercatori attivi nel settore. Tale personale di ricerca ha consolidato solidi rapporti con industrie, maturando unacultura del trasferimento tecnologico unica a livello italiano. Si distinguono tra questi i joint labs tra CNR e UniLEcon le due società proponenti del progetto MAAT, T.R.E., attiva nel settore delle energie rinnovabili e risparmioenergetico, ed ST, attiva nel settore della componentistica elettronica e della Salute dell'uomo.La sinergia tra il know-how tecnico-scientifico delle strutture di Ricerca, il collegamento con una fitta rete dicollaborazioni internazionali di prestigio, nonché il profilo manageriale delle società industriali coinvolte, sonoimportanti caratteristiche di questo progetto che mira al raggiungimento di standard qualitativi oltre lo stato dell'arte ea collocare la Puglia al vertice del panorama internazionale del settore.
Il presente progetto riguarda il consolidamento e l'avviamento di nuove attività di ricerca industriale per la fabbricazione di sorgenti luminose innovative per applicazioni nel settore automotive e dell'illuminazione artificiale. Esso ha come obiettivi finali (OB) la realizzazione di due tipologie di prototipi di dispositivi:- OB1: Fabbricazione di nuove sorgenti di illuminazione basate su diodi organici di larga area ad emissione di luce bianca (WOLED) - OB2: Fabbricazione di nuovi dispositivi per segnalazione nel settore automotive basati su diodi organici di larga area ad emissione di luce rossa (ROLED)
La Medicina Rigenerativa e l'Ingegneria dei Tessuti (Tissue Engineering) si propongono di riparare organi adultiumani danneggiati, con l'intento di restituire loro l'integrità strutturale e funzionale dell'organo sano, attraversol'identificazione della sorgente cellulare capace di rigenerare al meglio il tessuto danneggiato e la ricostruzione delmicroambiente più adatto per ospitare e istruire le cellule rigeneranti. La Tissue Engineering rappresental'avanguardia del settore biomedico del XXI secolo, e coinvolge un mercato globale di prodotti ad alto contenutotecnologico, stimato conservativamente in oltre 500 miliardi di euro per il 2015.L'obiettivo del progetto è quello di sviluppare e testare, in vitro e in vivo, approcci innovativi di Tissue Engineering,finalizzati alla rigenerazione di tessuti nervosi ed osteocartilaginei. Il razionale del progetto si basa sulle conoscenze esulle competenze già disponibili nel Distretto DHITECH nel settore dell'Ingegneria dei Tessuti. La Rete Nazionale diTissue Engineering ha infatti uno dei suoi Nodi fondamentali nell'Università del Salento che, dalla strettacollaborazione con enti di ricerca di eccellenza sia nazionali che internazionali, ha sviluppato negli anni proprietàintellettuale su tematiche inerenti la rigenerazione di tessuti nervosi e osteocartilaginei. Tra le altre, la collaborazionescientifica, già particolarmente fruttuosa, con l'Ospedale S. Raffaele di Milano (HSR) risulta più che mai strategica intermini di potenziale crescita ed implementazione clinica del settore Tissue Engineering in Puglia, in vista del nuovoinsediamento di HSR in Puglia.Come risultati attesi dal progetto, lo sviluppo di diverse terapie acellulari e/o cellulari per la rigenerazione di tessutinervosi e osteocartilaginei costituirà la base per: i) l'acquisizione di nuova proprietà intellettuale nonché ilrafforzamento di quella esistente; ii) la costituzione di almeno 2 società Spin-off da ricerca, basate sulla proprietàintellettuale sviluppata nel corso del progetto. Il progetto infatti, attraverso la valorizzazione della massa critica giàpresente sul territorio, si propone di potenziare il ruolo del Distretto DHITECH come fulcro di un network di Centri diRicerca, Cliniche, Imprese del settore e Spin Off da ricerca, per realizzare in tal modo un sistema dinamico edintegrato di ricerca, sviluppo e formazione. Tale sistema, sulla scorta di un modello di sviluppo già sperimentato negliStati Uniti, nell'area di Boston, si dimostra vincente in termini di valorizzazione dei risultati della ricerca,valorizzazione del capitale umano e creazione di valore, sia umano che imprenditoriale, sul territorio, consentendo: i)l'attrazione di ricercatori e professionalità altamente qualificate nel settore della Tissue Engineering; ii) la crescitadelle imprese del settore Biotech già presenti sul territorio; iii) l'attrazione sul territorio di nuove imprese ed enti diricerca, che possono trarre vantaggio da un investimento nel Distretto, in un settore altamente strategico e con grossimargini di sviluppo quale quello dell'Ingegneria Tissutale.
Il progresso scientifico e l'innovazione tecnologica rappresentano i principali motori della crescita socio-economica diun territorio. La creazione di una massa critica di capitale umano dotato di cultura scientifico-tecnologica e di unmindset ed attitudini imprenditoriali diventa cruciale per stimolare lo sviluppo e la competitività delle Regioni dellaConvergenzaIn tale scenario, il progetto di ricerca VINCENTE mira a concepire, realizzare e sperimentare una piattaformametodologica, tecnologica e di servizi per la creazione di ecosistemi per l'imprenditorialità sostenibile, ossia cheottimizzano l'uso delle risorse, valorizzano la conoscenza, rispettano l'ambiente e i valori etici ed assicuranol'inclusione sociale.Il progetto definisce e sperimenta un nuovo approccio alla imprenditorialità tecnologica facendo leva su rilevantifiloni scientifici quali Open Innovation, Collective Intelligence, Enterprise Social Software.L'obiettivo progettuale è in linea con quanto discusso in sede di UE, WEF, World Bank e Fondazione Kauffmansull'importanza che riveste lo sviluppo di cultura e competenze imprenditoriali (in particolare quelle legate ai settoritechnology-intensive) per creare nuovo valore socio-economico e rispondere efficacemente alle sfide del XXI secolo.Tali dinamiche sono particolarmente rilevanti per la generazione dei "nativi digitali", immersi nei processi diglobalizzazione, nelle tecnologie e nella Rete, per i quali i tradizionali modelli e strumenti di comunicazione,apprendimento e collaborazione si rivelano inadeguati, e l'intelligenza collettiva esistente nei loro network socialidiventa una risorsa abituale.Il progetto intende pertanto studiare e sviluppare metodologie, tecniche, strumenti e servizi per supportare e stimolare implicitamente) presente nelle reti sociali (sia interne che nel Web) per promuovere l'innovazione e migliorare ilproblem solving ed il decision-making. Pertanto la "saggezza della folla" e l'intelligenza collettiva emergenti dallacollaborazione di molteplici attori diventano strumenti per ideare e porre in essere idee d'impresa, che bilancinoopportunità tecnologiche e di business con accettabilità sociale e rischio di mercato.Gli elementi di innovazione tecnologica del progetto sono inseriti nel contesto del Future Internet, al fine di realizzare:i) strumenti per la creazione e scambio di contenuti multimediali; ii) ambienti collaborativi flessibili, modulari epersonalizzabili; iii) ambienti di crowdsourcing e crowdcasting per la definizione e attuazione di idee; iv) servizi webimmersivi, accessibili anche da dispositivi mobili.Gli elementi di innovazione organizzativa sono legati all'utilizzo delle comunità virtuali e degli Enterprise SocialSoftware come spazi per l'innovazione e l'apprendimento collaborativo, mediante l'impiego di strategie di ActionLearning e di sviluppo delle abilità creative.La piattaforma di servizi risultante sarà distribuita su un'infrastruttura cloud per l'ottimizzazione "trasparente" dellerisorse computazionali ed energetiche.La metodologia di ricerca del progetto si basa sul modello del Living Lab. Saranno messi a punto Living Lab "ibridi",concepiti come ambienti prevalentemente virtuali caratterizzati da processi, attori, relazioni, servizi e contenuti per"incubare" talenti e iniziative imprenditoriali su specifici domini tecnologici.La ricerca si focalizzerà inizialmente sui domini di attività del DHITECH: i) nanotecnologie molecolari perl'innovazione nel settore energetico; ii) ICT per l'innovazione nel design dei prodotti e dei servizi; iii) biotecnologieper l'innovazione nell'ingegneria tissutale.Nel corso del progetto, si esplorerà l'estendibilità dell'approccio ai paesi del Mediterraneo extra-UE, valutandone illivello di replicabilità ed applicazione rispetto alle specifiche dinamiche socio-economiche e culturali.
Il principale scopo del progetto "eXperience at Work" è quello di supportare modelli organizzativi emergenti che richiedono la collaborazione di knowledge worker distribuiti geograficamente, spesso appartenenti ad imprese differenti e con competenze complementari. Attraverso i risultati del progetto X@Work si intende superare il modo di lavorare tradizionale basato su processi di lavoro predefiniti abilitando approcci più flessibili ed evolutivi che permettono a project leader di creare team di lavoro virtuali aggregando knowledge worker di differenti domini e varia provenienza geografica e gestire tali team per la durata dell'intero progetto. Obiettivo di X@Work è quello di creare un framework che metta insieme tecnologie esistenti e tecnologie sviluppate ad hoc per il progetto, al fine di costruire una serie di componenti elementari di supporto ad un ampio spettro di modelli organizzativi che facciano riferimento alla struttura per progetto e enfatizzino il ruolo del knowledge worker che collabora in team. Il progetto intende raggiungere due distinti risultati: uno di carattere generale coincidente con quella che definiremo piattaforma tecnologica orizzontale ed uno specifico del dominio aerospaziale, per il quale sarà necessario sviluppare delle componenti ad hoc che definiremo componenti verticali della piattaforma. In particolare il progetto:- intende sviluppare un framework di riferimento ed una piattaforma tecnologica orizzontale che possa adattarsi ad un ampio spettro di modelli organizzativi orientati al progetto, abilitando, attraverso una possibile istanza della piattaforma X@Work, l'interazione di differenti comunità con differenti necessità in termini di modellazione di processi e formalismi, differenti ambienti culturali, differenti contesti organizzativi e molteplici tecnologie abilitanti. contestualizzando la piattaforma orizzontale, intende sviluppare un dimostratore che permetta di verificare l'efficacia delle soluzioni ideate al settore dello sviluppo nuovo prodotto in ambito aerospaziale. Il settore sviluppo nuovo prodotto in ambito aerospaziale presenta delle caratteristiche in termini di complessità delle conoscenza correlata, interconnessione di tecnologie critiche e complessità di gestione dei processi di progettazione tali da risultare un test estremamente impegnativo per la piattaforma ed allo stesso tempo un modo per individuare immediatamente la validità delle scelte fatte a livello architetturale nella fase di implementazione della piattaforma orizzontale. Al fine di sviluppare una piattaforma che permetta il lavoro collaborativo a supporto dello sviluppo nuovo prodotto in ambito aerospaziale, sarà necessario individuare ed integrare tecnologie ad hoc, specifiche del settore aerospaziale, al fine di supportare un processo integrato di progettazione, che sfrutti a pieno le potenzialità del sistema di orchestrazione. I temi di ricerca che verranno sviluppati all'interno del progetto sono:- Evoluzione dei modelli organizzativi e piattaforme tecnologiche di supporto- Sistemi di orchestrazione del processo finalizzati allo sviluppo nuovo prodotto- Integrazione multidisciplinare- Simulazione dei processi di fabbricazione
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