Gestione Ecosostenibile della FERTirrigazione delle Colture Orticole


Acronimo

ECOFERT

Tipologia Ambito fonte

Regionale

Programma

DGR Puglia "Ricerca in Agricoltura" 2012-2014


Call / Bando / Intervento specifico

Avviso per Proposte proget. di Ricerca e Speriment. in Agricol.

Capofila/Coordinatore

Università Degli Studi Di Foggia

Soggetti Partner Non Pugliesi

  • Non Disponibile

Referente Scientifico

Conversa Giulia

Costo Totale del Progetto

133.000,00 €


Contributo Totale del Progetto

99.750,00 €

Data di inizio

2016

Data di fine

01/12/18


Abstract

Nonostante le implicazioni di carattere ambientale, economico e igienico-sanitarie, le scelte degli operatori agricoli in termini di dose, di modalità e momento di intervento della concimazione azotata e nella gestione irrigua (volumi e turni irrigui) si basano su considerazioni empiriche. Spesso non essendo considerato il costo del fertilizzante e dell'acqua un limite nei costi generali di produzione, si riscontrano forti sprechi con pesanti ricadute ambientali, anche laddove si ricorre a sistemi più efficienti di distribuzione dell'acqua e dell'N, quali la fertirrigazione. La possibilità di aumentare la efficienza d'uso dell'acqua tramite la fertirrigazione si basa infatti sulla stima precisa della quantità di acqua e di N necessaria ad una coltura durante la crescita e lo sviluppo, caratteristica del genotipo (specie e cultivar), delle condizioni pedo-climatiche e di allevamento, aspetti che l'agricoltore poco conosce o non considera. La proposta progettuale prevede l'implementazione di uno sistema di supporto alle decisioni (DSS) innovativo nella gestione della fertirrigazione del pomodoro da industria. Questa coltura è la più importante coltura orticola della Regione che viene largamente coltivata in zone individuate come vulnerabili all'inquinamento da nitrati (ZVN). Il DSS che si propone, denominato "GesCoN" anche se potenzialmente applicabile a tutte le colture fertirrigate è particolarmente indicato in sistemi orticoli che insistono su aree individuate come ZVN. Esso individua su base giornaliera i fabbisogni azotati e irrigui della coltura sulla base della modellizzazione di: 1) crescita della coltura e accrescimento dell'apparato radicale, 2) asportazione di N della coltura, 3) mineralizzazione della sostanza organica nel terreno, 4) consumi idrici della coltura, 5) distribuzione dell'acqua nel terreno alla capacità idrica di campo (CIC), ossia forma e dimensione delle zone bagnato in corrispondenza del gocciolatore, 6) interazione tra zone umide e apparati radicali, 7) quantificazione degli stress idrici e termici e loro effetto sulla crescita. Il DSS stima la crescita della cottura attraverso un modello logistico non lineare determinando l'accumulo di biomassa in funzione dei gradi giorno. L'asportazione di N della coltura è stimata facendo riferimento alla curva di diluizione critica dell'N. La mineralizzazione della sostanza organica nel terreno è stimata secondo il modello Hénin e Dupuis (1945). L'esigenza irrigua della coltura è stimata mediante il bilancio idrico giornaliero dove la evapotraspirazione della coltura (Ero) rappresenta la perdita e la irrigazione e le piogge utili rappresentano gli apporti. Per definire la Fro il programma sulla base dei dati climatici disponibili usa il modello Penman-Monteith. La scelta dell'uno o dell'altro modello dipende dalla natura dei dati climatici disponibili presso la stazione meteorologica più prossima alla azienda: temperatura massima e minima, radiazione solare, massima e minima umidità relativa, velocità del vento nel caso del primo modello, soltanto temperatura massima e minima nel caso del secondo. Il software consente di calibrare il modello Hargreaves modello Penman¬Monteith. Per calcolare la evapotraspirazione effettiva (ETc) il software può usare selettivamente un coefficiente singolo o doppio (quota evaporazione e quota traspirazione) . In caso di pioggia il programma stima la pioggia utile che entra nel bilancio idrico sulla base del metodo del Curve Number e determina le quote di dilavamento di nitrato e dì acqua drenata. Il volume di acqua trattenuto dal suolo alla capacità idrica di campo disponibile per le piante è dato dalla differenza del contenuto in acqua (CIC) e il contenuto al punto di appassimento (PA). Il software computa giornalmente per ciascuna pianta, quella parte della umidità che l'apparato radicale riesce ad attingere raggiungendo i bulbi bagnati prossimi alla pianta (TAW), il cui numero dipende dalla tessitura del terreno, dal sesto e densità di impianto. Quando si esaurisce la frazione di acqua prontamente disponibile (RAW) si avvia un intervento irriguo per riportare il grado di umidità del bulbo bagnato alla CIC.