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Andrea Tucci
Ruolo
Professore Ordinario
Organizzazione
Università degli Studi di Foggia
Dipartimento
Dipartimento di Giurisprudenza
Area Scientifica
Area 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/05 - Diritto dell'Economia
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH2 Institutions, Values, Environment and Space: Political science, law, sustainability science, geography, regional studies and planning
Settore ERC 3° livello
SH2_4 Legal studies, constitutions, human rights, comparative law
La pubblicazione esamina il problema della validità del contratto relativo alla prestazione di servizi di investimento (c.d. contratto quadro), sottoscritto dal solo cliente e dell’ammissibilità di una successiva convalida, nel contesto della disciplina dei servizi di investimento e, in particolare, del c.d. formalismo di protezione.
Il contenzioso generato dalla negoziazione di strumenti finanziari derivati non standardizzati continua a offrire occasione per un confronto con temi classici del diritto delle obbligazioni e dei contratti, fra i quali il problema del controllo dell’ordinamento sulle manifestazioni dell’autonomia contrattuale e il rapporto fra regole di comportamento e regole di validità del contratto. Nella sentenza oggetto del commento, la Corte di Cassazione statuisce che la riscontrata non idoneità dello strumento finanziario negoziato a realizzare l’interesse del cliente alla copertura da un rischio preesistente, oltre a essere sintomatica di una inadeguatezza dell’operazione di investimento, sotto il profilo della non rispondenza agli obiettivi del cliente, può determinare la non meritevolezza degli interessi realizzati dalle parti, ai sensi dell’art. 1322, comma 2, c.c. Il commento suggerisce un possibile coordinamento fra disciplina di settore e diritto comune dei contratti, con particolare riferimento alle conseguenze civilistiche della violazione delle regole di condotta nella prestazione dei servizi di investimento.
Recenti arresti della giurisprudenza di legittimità hanno fornito un’originale rivisitazione del problema delle conseguenze civilistiche della violazione delle regole di condotta degli intermediari finanziari. In particolare, la Suprema Corte ha applicato la regola contenuta nell’art. 1322, 2° co., c.c., nella valutazione dell’assetto di interessi concretamente realizzato nelle operazioni di investimento, pervenendo a conclusioni, che parrebbero contraddire la netta contrapposizione fra regole di comportamento e regole di fattispecie, enunciata dalle Sezioni Unite. Traendo spunto dalle recenti pronunce di legittimità, il saggio analizza il problema del coordinamento fra diritto generale dei contratti e disciplina speciale dei contratti di investimento.
Il saggio affronta il problema dell'ammissibilità di società di fatto fra società di capitali e del conseguente fallimento del socio "in estensione", ex art. 147 l. fall., in caso di insolvenza della società di fatto, anche alla luce della recente sentenza della Corte di Cassazione, 21 gennaio 2016, n. 1095.
il lavoro esamina il problema della rilevanza degli interessi moratori nella determinazione del "tasso soglia", Ai fini dell'applicazione dell'art. 644 c.p., e dell'art. 1815 c.c.
analisi critica della disciplina dei contratti di investimento, alla luce delle regole speciali, contenute nel d. lgs. n. 58/98 e della disciplina generale contenuta nel codice civile
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