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Nicola Triggiani
Ruolo
Professore Ordinario
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO JONICO IN "SISTEMI GIURIDICI ED ECONOMICI DEL MEDITERRANEO: societa', ambiente,culture
Area Scientifica
AREA 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/16 - Diritto Processuale Penale
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Lo studio approfondisce l'istituto della messa alla prova dell''adulto, introdotto nel nostro ordinamento dalla legge n. 67/2014, analizzandone genesi, profili operativi e criticità.
Lo studio affronta le problematiche relative al complesso rapporto tra processo penale e informazione, analizzando la disciplina dei molteplici divieti di pubblicazione di notizie, atti e immagini previsti dalla legge a tutela di interessi processuali ed extraprocessuali. Dall'indagine - che prende avvio dall'ontologico conflitto tra diritto di cronaca e altri valori costituzionalmente tutelati (regolare amministrazione della giustizia, presunzione di non colpevolezza, diritto alla riservatezza) - emerge un profondo divario tra dato normativo e prassi quotidiana: a fronte di un'articolata e apparentemente rigida regolamentazione, il cui nucleo fondamentale è costituito dall'art. 114 c.p.p., risulta assai frequente la violazione dei divieti di pubblicazione di atti del procedimento penale posti a tutela del segreto investigativo ovvero di atti lesivi della riservatezza dell'indagato o di altri soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nel procedimento, come nel caso della pubblicazione del contenuto di brani di intercettazioni telefoniche assolutamente irrilevanti ai fini processuali, senza dire della corrente divulgazione di foto o riprese video di soggetti in manette o sottoposti ad altri mezzi di coercizione fisica. La ricerca - anche alla luce delle proposte di riforma discusse negli ultimi anni - suggerisce possibili soluzioni per scongiurare i pericolosi effetti distorsivi derivanti dal c.d. "processo mediatico". Al di là di eventuali modifiche alle norme di diritto penale sostanziale e processuale, per tentare di raggiungere un corretto ed equilibrato rapporto tra media e giustizia penale resta comunque centrale il richiamo alla deontologia e al senso di responsabilità per tutti gli operatori della giustizia e del mondo dell'informazione.
Lo studio analizza lo strumento investigativo delle "videoriprese", atto di indagine atipico il cui assetto sistematico è frutto di successivi interventi della Corte di cassazione (anche a Sezioni Unite) e della Corte costituzionale, incentrati sulla distinzione tra "atti comunicativi" e atti non comunicativi": distinzione che, peraltro, lascia residuare ampi margini di incertezza sul terreno applicativo. Di qui l'auspicio di un intervento legislativo chiarificatore.
Lo studio analizza e ricostruisce tutta la disciplina della testimonianza dal punto di vista statico (artt. 194-207 c.p.p.), alla luce dei più recenti orientamenti dottrinali e giurisprudenziali.
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