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Giuseppe Piccioli Resta
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Storia Società e Studi sull'Uomo
Area Scientifica
Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Settore Scientifico Disciplinare
M-GGR/01 - Geografia
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Human planning have caused great, and often destructive, changes to coastal areas. The resulting social costs have been high since these changes have led to the loss of important areas of natural beauty, as well as to huge economic damage, despite in underwater areas the impact is often hard to distinguish. Coasts, seas and seabeds, have often been seen as a separate entity, whereas a modern and correct environmental management should necessarily include both the coastline and the corresponding geographical inland area, in terms of population and economy, as well as the sea and its seabed, so as to produce models for planning and intervention which are valid and scientifically on the cutting edge. Hence the premise for this research, which touches on some investigative fields such as phyto-sociology, or auto-ecology and looks at a species of tropical alga, Caulerpa racemosa. It has been colonising ever-increasing areas of the Mediterranean seabeds for some years now, and is causing growing concern in the scientific world for its impact on some of the most important Mediterranean biotic communities. The aim is, on the basis of the little and still incomplete data available, to predict the repercussions that this phenomenon could cause in the economic sector relating to fisheries and coastal tourism.
The aim of this work is to examine the seabed off the coast of Gallipoli (Ionian Sea, Southern Italy), which, after many preliminary investigations carried out using scuba divers and sonar scanning, has been shown to host a very important ecosystem. This area is the basis for a deep sea ecological system and rewards researchers by enabling applied studies to be carried out and to discover ways of protecting this ecological and geomorphological system which can be considered a sanctuary for biodiversity. It’s well known, in fact, that some of the species to be found here, such as the gorgonian Gerardia savaglia, are known for the extreme longevity of their colonies and for their enormous scientific importance. The location of the site contributes both to its importance and fragility, since it is very close to fishing areas located in the Gallipoli marine district. On the other hand this ecosystem must be considered so important as to be preserved for future generations. Thus the aim is to provide: complete and scientifically valid photographic and video documentation; modern and high resolution GIS cartography, using 3D graphic elaboration derived from inspection using MultiBeam Sonar ultrasonic scanning and georeferenced by Differential GPS (DGPS) with the goal of producing extremely high resolution modelling.
Si pone l'attenzione sui potenziali danni che le attività turistiche legate al fenomeno della pratica subacquea in grotta può portare a questo tipo molto particolare e delicato di bene ambientale
Uno dei luoghi maggiormente predisposti a una interpretazione distorsiva della realtà è il mondo subacqueo. Ciò è forse dovuto al fatto che i panorami sommersi sono visti ma, paradossalmente sono soprattutto non visti, come se fossero cioè gli ultimi depositari di una forma di immaginifico speciale reso possibile solo da pochi e fortunati eletti che hanno avuto la possibilità e la volontà di interessarsi alla esplorazione delle acque marine. Costoro rappresentano una minoranza assoluta dell'umanità (basti pensare al rapporto tra sommozzatori e non sommozzatori), però la testimonianza diretta di ciò che hanno incontrato nelle varie discese ha una presa e un potere tale sull'immaginario comune che spessissimo si è capaci di immaginare scenari subacquei di immane grandiosità, mistero, bellezza, pericolo; addirittura si può giungere alla rappresentazione di queste realtà senza neanche averle osservate. È ciò che è accaduto quando i grandi esploratori si recarono in terre lontanissime, ammantate da mistero e le loro cronache riuscirono a stimolare lo spirito di avventura di intere generazioni di ardimentosi giovani e meno giovani, avvinti proprio dalla straordinarietà dei luoghi. Davvero, come avviene tra un bambino e un genitore, si instaura un momento di tale permeazione, di così forte empatia da parte di chi ascolta o apprende una esperienza altrui, che si instaura un momento di pura e semplice fede. Il totale abbandono che segue nell'accogliere il racconto rende possibile una straordinaria capacità di astrazione, di immaginazione e di interpretazione della realtà che si vuole indirettamente conoscere da riuscire, sovente, a creare sia un paesaggio molto simile a quello esistente, sia un paesaggio ancora più straordinario, in cui le leggi della fisica, della geologia, della biologia marina, iniziano a differire dalla norma. I limiti del possibile si fanno allora più elastici, assumono una sorta di vibrazione paragonabile al tremolio di un miraggio e al contempo rendono la realtà inesistente ancora più interessante e intrigante di quella originale da cui ha avuto spunto e origine tutto. L'attore che scende sott'acqua, quindi, è suo malgrado tramite del passaggio della sua esperienza diretta all'ascoltatore che la modella a suo piacimento o, meglio, a seconda della sua stessa sensibilità, del suo vissuto, della sua cultura, dei suoi costrutti logici. Ecco come la narrazione di un palombaro in una osteria nel porto si trasforma nella idealizzazione del luogo più affascinante, terribile, misterioso del mondo, l'apoteosi di tutte le distorsioni. Ma l'ambiente subacqueo è per sua natura un ambiente in cui regna l'effimero: la permanenza in esso è per l'uomo molto limitata, la visione è possibile solo attraverso uno straordinario sistema di rifrazione della luce che cambia più volte mezzo di trasmissione (aria atmosferica, acqua, vetro della mascher a, aria nella maschera, pupilla, umore oculare); la stessa luce subisce, attraversando l'acqua, l'assorbimento selettivo delle sue componenti cromatiche; le distanze sembrano variare (un oggetto immerso pare un terzo più vicino e un quarto più grande della realtà); non c'è il senso dell'alto e del basso, la gravità può essere annullata; infine, illusione e distorsione totale, l'orecchio non è più l’organo dell'udito, poichè tutto il corpo diviene un amplificatore. Tutto ciò ha rappresentato la fortuna dell'epopea relativa alla cinematografia subacquea, che ha avuto in Folco Quilici e nelle sue straordinarie cronache di viaggi il primo e più riuscito rappresentante. Con questo spirito, quindi, ci si accinge a descrivere l'ambiente costiero subacqueo dello jonio salentino, certo che questo wonderland sommerso sia fra gli ambienti che più di altri si offrono per stupire e impressionare
Descrizione delle possibilità di sviluppo e problematiche ambientali legate alla portualità pugliese
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