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Maria Grazia Nacci
Ruolo
Ricercatore
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE
Area Scientifica
AREA 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/09 - Istituzioni di Diritto Pubblico
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Il lavoro consiste nel commento sistematico di alcune norme del Testo Unico degli enti locali (aggiornato alle più recenti novelle legislative) concernenti lo status degli amministratori locali. In particolare il presente commento verte sull'art.81 (Aspettative).
Il lavoro consiste nel commento sistematico di alcune norme del Testo Unico degli enti locali (aggiornato alle più recenti novelle legislative) concernenti lo status degli amministratori locali. In particolare il presente commento verte sull'art.81 (Aspettative).
A più di dieci anni dalla revisione del Titolo V Cost., che ha, tra l’altro, inserito il Consiglio delle Autonomie Locali fra gli ‘organi costituzionalmente necessari’ ed in un momento in cui ormai tutte le Regioni (con la sola eccezione della Basilicata) si sono dotate di nuovi statuti che disciplinano tale organo, l’articolo si propone di fare il punto dell’esperienza sin qui maturata da tale nuova forma organizzativa stabile di raccordo tra le Regioni ed il sistema delle autonomie locali, al fine di valutare il ruolo finora effettivamente esplicato, nonché quello ulteriore eventualmente esplicabile dai CAL - anche nell’ambito dei complessi processi di riforma dell’ordinamento italiano tornati al centro dell’agenda politica del Paese. More than ten years after the review of the Italian Constitution’s “Titolo V” which included the Board of Independent Local Authorities among the “constitutionally essential bodies”, and at a time when nearly all the Italian Regions (the only exception being Basilicata) have passed new statutes to regulate the Board, this article aims to weigh up what has been achieved so far by this new type of permanent organization that acts as a link between the Regions and independent local authorities, in order to evaluate its effectiveness and its potential role in the broader process of institutional reform which is back in evidence in the Italian political agenda.
Il lavoro, partendo dall'enucleazione dei principi, costituzionali e comunitari, della politica ambientale, propone una ampia ed articolata analisi degli strumenti giuridici di tutela dell'ambiente, con particolare attenzione agli strumenti di tipo amministrativo, sia tradizionali che c.d. marked oriented, senza, tuttavia, trascurare i profili di tutela penale. Successivamente si propone una ricostruzione critica delle principali discipline di settore (inquinamento atmosferico, delle acque, acustico ed elettromagnetico).
A 13 anni dalla entrata in vigore della Riforma del Titolo V Cost.ed in un momento in cui risulta avviata una importante riforma ordinamentale che prefigura un nuovo assetto dei poteri locali, l'articolo si propone di indagare il grado di conformazione del sistema regionale pugliese al modello costituzionale vigente sotto il profilo dell’attuazione del principio di sussidiarietà, anche in vista delle implicazioni ulteriori che sull’ordinamento locale è destinata a produrre la c.d. “legge Delrio”.
Il lavoro intende indagare, sul piano del diritto costituzionale, il profilo dei limiti «possibili» all’esercizio dei diritti politici da parte dei magistrati, con particolare riguardo all'elettorato passivo, limiti ulteriori rispetto a quelli attualmente esistenti, quale strumento di ripristino dei confini tra il potere giudiziario ed il potere politico e legislativo.In tale prospettiva si propone una una ricognizione critica dell’attuale quadro normativo, al fine di evidenziare i profili problematici della disciplina vigente, quale passaggio prodromico rispetto alla prospettazione delle possibili direttrici di una riforma della materia il più possibile rispettosa dei vari valori e principi costituzionali che entrano in gioco nel caso di specie.
Il lavoro affronta il tema dei limiti alla libertà di associazione dei magistrati. Attraverso un excursus normativo e giurisprudenziale che va dalla legge sulle guarentigie della magistratura alla tipizzazione degli illeciti disciplinari, si affrontano nello specifico il tema del rapporto magistrati-associazioni segrete, con particolare riguardo al cd. fenomeno dell'associazionismo massonico, nonchè quello del rapporto magistrati-partiti politici.
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