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Emma Sabatelli
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
Area Scientifica
AREA 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/04 - Diritto Commerciale
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Gli interventi legislativi di modifica e aggiornamento del T.U.B. non sono intervenuti sulla disciplina delle crisi delle imprese bancarie, neanche per attuare la necessaria opera di coordinamento conseguente alla riforma della legge fallimentare. Il saggio esamina i tradizionali problemi posti dalla disciplina dell’accertamento giudiziale dell’insolvenza della banca, ma si propone anche di offrire alcune ipotesi di armonizzazione con le corrispondenti norme contenute nella novellata legge fallimentare.
Muovendo dalla elaborazione della nozione di e-commerce e dall’esame delle fonti normative, che lo disciplinano, il capitolo ricostruisce ogni singola fase della formazione e della esecuzione del contratto telematico (dalle informazioni che devono essere fornite al potenziale contraente e dalla valutazione della condotta precontrattuale delle parti all’adempimento), quale strumento privilegiato dell’e-commerce. In conclusione vengono esaminati i profili di responsabilità del provider.
Il saggio affronta le problematiche conseguenti all’entrata in vigore dell’art. 23, comma 43, d.l. n.98/2011, conv. in l. n. 111/2011, che consente alle imprese agricole - di qualsiasi dimensione – di utilizzare i procedimenti di cui all’art. 182-bis l. fall. (accordo di ristrutturazione dei debiti) e all’art. 182-ter l. fall. (transazione fiscale).
Prima della riforma della legge fallimentare l’esercizio provvisorio dell’impresa nel corso del fallimento era un istituto scarsamente praticato in ragione della finalità prevalentemente liquidatoria della procedura. Il saggio esamina la disciplina vigente allo scopo di individuare gli interessi ad essa sottesi, pervenendo alla conclusione che, al di là di possibili equivoci derivanti dalla non chiarissima formulazione della normativa, la tutela dell’interesse dei creditori mantiene una posizione prioritaria anche rispetto all’interesse alla conservazione dell’impresa.
Prendendo le mosse dalla infelice esperienza della collocazione del prodotto finanziario denominato My Way, il saggio affronta il problema della qualificazione giuridica del contratto di fi-nanziamento e del contratto di investimento (della cui combinazione il prodotto finanziario citato è il risultato), pervenendo ad ipotizzare la possibilità che esso, al pari di ogni altro prodotto con analoghe caratteristiche e destinazione, possa essere invalido per violazione del principio di equità, qualora l’informazione fornita non fosse idonea a consentire all’acquirente-consumatore una consapevole valutazione di convenienza.
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