Effettua una ricerca
Ferruccio De Natale
Ruolo
Professore Ordinario
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI (DISUM)
Area Scientifica
AREA 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Settore Scientifico Disciplinare
M-FIL/01 - Filosofia Teoretica
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Perché lo sbadiglio e il sorriso sono contagiosi? Perché il tifo sportivo e il panico sono fenomeni collettivi? Le emozioni si contagiano al pari delle infezioni da microrganismi? Questa raccolta di saggi affronta queste domande da una prospettiva differente da quella classica della psicologia sperimentale. Ne ricerca cioè le manifestazioni e le motivazioni nella storia e nella filosofia delle emozioni, con esiti che aprono nuove ed originali prospettive alla comprensione del fenomeno
It is not a usual routine to try to identify the implicit philosophical aspects in Giovanni Pascoli’s poems. The poet recognized to himself this role only. The beginning of a story about “Pascoli as a philosopher” starts from the style of his poetry, that is from some characteristics such as the evocative power of images and the centrality of the words in order to arrive, all in all, to the rediscovery of thaumazein.
After placing the theme of the game in twentieth century' sciences and philosophies, the essay focuses particularly on L.Wittgenstein, E.Fink and H.G.Gadamer, arriving to state the game as a symbol of philosophy, or philosopher as a player who creates the rules of his game (of his own thought) and, thanks to them, helps us to understand more differently the world and to live in. The game, then, even in the case of philosophy, only works if you put it not as absolute but as a dialogue: with other philosophies and other games.
Il volume ricostruisce le vicende della ricezione e rielaborazione della fenomenologia husserliana in Italia a partire dai primi studi di Antonio Banfi negli anni Venti del secolo scorso, passando per l’interpretazione di Enzo Paci e dalla sua scuola negli anni Sessanta, per arrivare sino ad oggi – al perdurare e complicarsi di un interesse fenomenologico che, nelle sue varie evoluzioni e trasformazioni, appare più che mai vivo e produttivo nel nostro Paese. Chiamando a scrivere, sui loro maestri, gli allievi e gli studiosi più vicini ai vari esponenti delle diverse scuole e tradizioni fenomenologiche italiane, i curatori hanno voluto offrire non soltanto una ricostruzione storica e una valutazione teoretica, ma un vero e proprio esercizio fenomenologico, in cui gli odierni studiosi riflettono sugli “antichi” studiosi di fenomenologia, delineando – in questo duplice passaggio interpretativo – una lettura tanto più ricca e critica del pensiero husserliano, quanto più nutrita dei risultati sedimentati nella plurivoca e mai (del tutto) interrottasi tradizione fenomenologica italiana.
La filosofia, come ogni produzione culturale, ha la sua storiografia, ricca di metodologie e tecniche di indagine consolidate, ma il suo passato non si lascia trattenere entro i limiti di una conoscenza che lo mantenga "con puntelli di ferro" ancorato al suo tempo. Non si tratta solo del succedersi di interpretazioni di pensatori vissuti secoli o millenni or sono: il passato della filosofia riemerge per comprendere il presente. Così per comprendere il nichilismo del Novecento, può essere più efficace il ritorno ai Presocratici che la lettura di un testo di scienze umane. Ci si può volgere al passato allo scopo di gettare luce sulla trama di relazioni concrete nel cui tessuto è sorto un pensiero filosofico. Ma si può, in filosofia, ritornare al passato ritrovandovi possibilità di pensiero non successivamente sviluppate o inattuali rispetto ai propri tempi e, a partire da queste, costruire la comprensione del proprio presente storico. Questo libro ricostruisce quarant'anni di un dibattito che, attorno a queste questioni si è sviluppato in Italia dal secondo dopoguerra alla metà degli Ottanta.
In these pages, which originate from a Seminar held at the Galilean School of Padua May 17th 2013, we analyze some lines of development of the Italian studies on the phenomenology of Husserl in the last three decades of the last Century. In particular: we focus on the possible factors which have led to depletion of the phenomenological momentum about the school of Enzo Paci in the Seventies; we focus on the particular view that researches take in the Eighties; we emphasize the rise, in the Nineties, of a phenomenological model as “analysis of the experience”, as an alternative to the model of phenomenology as a “transcendental philosophy”.
Condividi questo sito sui social