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Michele Capriati
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE
Area Scientifica
AREA 13 - Scienze economiche e statistiche
Settore Scientifico Disciplinare
SECS-P/02 - Politica Economica
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
The following review aims to explore some of the connections between the capabilities approach and innovation economics to discover affinities and possible integrations. We begin the paper by presenting a brief overview of the two lines of enquiry: the relationship between innovation and growth and Sen’s contribution to the capabilities approach and human development. Then, we start exploring the various interconnections between human development and innovation. This paper shows that these two lines of economic analysis and practice, which follow very different intellectual and practical paths, have many interesting connections in the common ground of economic development. The core conclusion of this review is that the capabilities approach and the human development theory can provide a normative framework for the development of the social and institutional context in which innovation systems (ISs) develop and that ISs approach can offer a strategy for growth which is conducive to the expansion of capabilities.
L’obiettivo di questo lavoro è di contribuire all’individuazione di nuovi indicatori di innovazione più adatti alla descrizione delle differenti tipologie territoriali di cambiamento tecnologico. A tal fine, abbiamo in primo luogo discusso i limiti e i vantaggi degli indicatori più comunemente utilizzati (essenzialmente la spesa in R&S e i brevetti). Siamo quindi passati all’analisi della diffusione territoriale di altre forme di protezione della proprietà intellettuale: invenzioni, modelli di utilità, disegni industriali e marchi d’impresa, ottenendo due risultati. Il primo riguarda il nesso tra grado di sviluppo e tipologia di PPI prevalente. Nelle regioni più avanzate del Centro-nord prevale la brevettazione delle invenzioni la cui quota nel tempo sul totale delle forme di protezione è crescente. Al contrario, nelle regioni meno sviluppate del Sud sono relativamente più importanti le forme di protezione legate alla modifica e adattamento dei prodotti/processi. Un secondo risultato riguarda la distribuzione territoriale di queste forme di PPI. Una maggiore intensità di brevetti caratterizza le province del Nord-, mentre sia modelli che disegni sono distribuiti in modo più uniforme sul territorio nazionale. I marchi di impresa sembrano invece seguire la presenza di grandi aree metropolitane e la disponibilità di servizi di promozione, pubblicità e marketing, risultando quindi più concentrati territorialmente. Nella parte finale sono stati proposti, al fine di meglio distinguere processi a monte (ricerca-invenzione) da quelli a valle (modifica-adattamento), due nuovi indici: output di ricerca e innovazione incrementale. Con l’ausilio di alcune semplici relazioni tra questi indicatori ed altre grandezze abbiamo esplorato le possibilità di arricchire il quadro descrittivo tentando alcune classificazioni delle regioni per gruppi omogenei. Nel complesso, questi primi esercizi descrittivi ci confermano nell’idea che è possibile arricchire il quadro conoscitivo dei modelli regionali di innovazione, rendendolo più completo e complesso e quindi più utile per l’adeguamento delle politiche industriali a livello territoriale.
The aim of this work is contributing to the individuation of indicators of innovation which better describe different territorial types of technological change. To this end, I have first of all assessed the advantages and limitations of the indicators most commonly used (mainly expenditure in r&d and patents). I have then moved on to analysing the territorial diffusion of other forms of protection of intellectual property (pip): inventions, utility models, industrial designs and trade marks. In so doing, I obtained two interesting results. The first concerns the connection between level of development and prevalent type of pip. In the most developed regions in the Central-Northern area of the country we mostly find the patenting of inventions whose share increases over the total of the protection over time. Conversely, in the least developed Southern regions we mainly find forms of protection linked to the modification and adaptation of products and processes. The second result concerns the territorial IPP distribution. In the Central- Northern area there is a higher intensity of patents, while models and designs are more uniformly distributed across the national territory. Trademarks seem to be effected by the presence of large metropolitan areas, the availability of promotion services, advertising and marketing, to the effect that they are more territorially concentrated. In the final part I have put forward two new indicators: research output and incremental innovation. These indicators aim at providing a better distinction between upstream processes (research-invention) and downstream ones (modificationadaptation). Using few simple relations between these indicators and other magnitudes, we have explored the possibility of enriching the descriptive picture by attempting some classifications of the regions in homogeneous groups. Overall, these initial exercises confirm that it is possible to enrich the cognitive framework of the regional models of innovation, making it more complex and exhaustive, and thus better suited to inform industrial policies at the territorial level.
Il lavoro ha l’obiettivo di analizzare le relazioni tra spesa pubblica e sviluppo umano nelle regioni italiane. A tal fine si è calcolato un indice di libertà effettiva che amplia le dimensioni incluse nell’analisi di sviluppo umano a livello regionale effettuata da altri autori. Si sono quindi esaminate le voci di spesa pubblica regionalizzata, totale, in conto corrente e in conto capitale. Questi dati sono stati utilizzati per confronti temporali, territoriali e per verifiche di convergenza dello sviluppo regionale. Nella parte finale sono state selezionate le variabili di spesa pubblica che influenzano maggiormente lo sviluppo umano delle regioni. I principali risultati mettono in evidenza una geografia dello sviluppo umano regionale molto diversa da quella basata sul PIL procapite. Inoltre, nel periodo considerato vi è una debole convergenza territoriale del benessere. Lo sviluppo delle regioni sembra dipendere in misura significativa dalla spesa per il Lavoro e la sicurezza sociale, Capitale umano e Ambiente mentre un contributo negativo sembra provenire dai trasferimenti in conto capitale per le attività produttive.
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