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Maria Stefania Montecalvo
Ruolo
Ricercatore
Organizzazione
Università degli Studi di Foggia
Dipartimento
Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione
Area Scientifica
AREA 10 - Scienze dell'antichita,filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore Scientifico Disciplinare
L-FIL-LET/05 - Filologia Classica
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH5 Cultures and Cultural Production: Literature, philology, cultural studies, anthropology, study of the arts, philosophy
Settore ERC 3° livello
SH5_1 Classics, ancient literature and art
Il volume comprende l'esame dettagliato del Nachlaß di d'Ansse de Villoison (1750-1805) conservato tra la Bibliothèque Nationale de France, la British Library, gli archivi dell'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, nonché l'edizione di scritti inediti significativi della produzione e degli interessi di questo studioso dell'antichità,
In the «Magasin encyclopédique» of 1799 the young Boissonade published an article announcing a French translation of Aristainetos. The article was a sort of praefatio including a description of the Vindobonensis manuscript and remarking the relationship with the diplomat Bast, who was attending to a new edition of the Greek author. The aim of this paper is to investigate the French translations - some of them criticised by Boissonade, who never edited his translation ¬ as well as the interest of European scholarship for this text (Bast, Polyzois Kontos, Boissonade) between the end of XVIIIth century and Boissonade's edition (1822).
Strenuo difensore della libertas e della res publica, possibile teorico del principato: la parabola politica di Cicerone rappresenta, agli occhi di Cassio Dione, in età severiana, la decadenza dell’ordinamento repubblicano. Dall’opera dello storico emerge un ritratto fortemente critico: in parte erede della tradizione anticiceroniana, Dione mette in luce l’incoerenza e incostanza, non solo politica, dell’oratore, e inoltre biasima alcuni tratti del suo carattere, l’ambizione e la vanagloria, la codardia, la presunzione. Lo storico bitinico però non è un semplice detrattore: la gestione dell’affaire Catilina e il progetto di amnistia generale all’indomani dell’assassinio di Cesare riscuotono la sua approvazione. La Storia Romana di Dione merita di essere considerata tenendo presente il complesso intreccio tra fonti e il rispetto delle norme che regolano la composizione di un’opera di storia, quali il principio dell’unità stilistica, la selezione degli eventi degni di essere narrati, la scelta di imitare Tucidide, e di includere relativamente pochi discorsi, in punti nevralgici della narrazione, insieme con lo sfondo culturale nel quale essa si colloca, la colta e classicheggiante Seconda Sofistica. In quest’ottica si vaglia la ‘presenza’ di Cicerone in Dione, non solo per comprenderne la valutazione, ma per saggiare la conoscenza, diretta o meno, che egli ebbe delle opere ciceroniane.
La riflessione storiografica di Cicerone è accompagnata da una esemplificazione di passi della sua opera in cui l'oratore dà prova delle sue conoscenza di storia greca e da un bilancio complessivo, organizzato per periodi e personaggi.
Edizione, traduzione e commento del cap.244 (Diodoro Siculo) della Bibliotheca di Fozio, alle p. XCI (nota critica); 659-687 (testo e traduzione); 1149-1151 (note) della presente edizione.
Edizione, traduzione e commento del cap. 279 (Elladio) della Bibliotheca di Fozio, alle p. XCIII (nota critica); 925-937 (testo e traduzione); 1209-1210 (note) della presente edizione.
Edizione, traduzione e commento del cap. 162 (Eusebio di Tessalonica) della Bibliotheca di Fozio, alle p. LXXXVIII (nota critica); 189-193 (testo e traduzione); 1054 (note) della presente edizione.
Edizione, traduzione e commento del cap. 97 (Flegonte di Tralle) della Bibliotheca di Fozio, alle p. LXXXVIII (nota critica); 152-153 (testo e traduzione); 1030-1031 (note) della presente edizione.
Vol. I: Edizione della corrispondenza inedita del baron de Sainte-Croix (1746-1809); Vol. II: Biografia.
Biografia ed edizione delle lettere del Baron de Sainte- Croix, antichista, rilevante per le ricerche su Alessandro Magno, i culti misterici, lo studio del federalismo antico, delle colonie, delle legislazioni dell'antica Grecia.
An analysis of repetitions in Homer in the perspective of Alexandrinian textual criticism
Ricostruzione del diario di viaggio di Millin, contenente anche epigrafi latine e greche inedeite, trascritte durante il viaggio in Puglia (1812-1813)
Edizione, traduzione e commento del cap. 187 (Nicomaco di Gerasa) della Bibliotheca di Fozio, alle p. LXXXIX (nota critica); 254-259 (testo e traduzione); 1080-1083 (note) della presente edizione.
Between 1812 and 1813 Aubin Louis Millin (1759-1818), at that time a significant representative of French culture, director of Magasin encyclopédique and expert on natural history and history of ancient art, crossed the south of Italy. He made known the excavations of the Canosa tombs, the description of which he published in 1816 and took note of monuments and inscriptions in his travel notes, unpublished and preserved in Paris at the Bibliothèque de l’Arsenal. In particular, in Canosa he was able to see, still intact, two inscriptions: one, unpublished, attests the name of the gens Tagullia, the other, partially walled at the time of Mommsen’s first visit in 1846 (CIL, IX 375 = ERC 126), preserves, as described by Millin, the gentilitial names of Apronius and Calvisius.
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