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Beatrice Stasi
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Studi Umanistici
Area Scientifica
AREA 10 - Scienze dell'antichita,filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore Scientifico Disciplinare
L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH5 Cultures and Cultural Production: Literature, philology, cultural studies, anthropology, study of the arts, philosophy
Settore ERC 3° livello
SH5_2 Theory and history of literature, comparative literature
Analisi delle costanti e delle varianti che caratterizzano il riuso della stessa trama nel passaggio dal romanzo al dramma, finalizzata a mettere in rilievo la sovversione delle strutture tradizionali dei due diversi generi letterari.
Presentazione del nuovo testimone della commedia sveviana "Un marito", ritrovato a Parigi presso l'Archivio di Paul-Henri Michel
Alcune lettere inedite dei carteggi di Livia Veneziani conservati presso il Museo Sveviano di Trieste escludono il carattere autografo di due testimoni dattiloscritti di importanti testi sveviani, come "La novella del buon vecchio e della bella fanciulla" e la "Conferenza su James Joyce".
Storia della prima traduzione francese della "Coscienza di Zeno", ricostruita sulla base di importanti materiali finora mai visionati prima dagli studiosi, ritrovati nell'abitazione del traduttore Paul-Henri Michel.
Lettura della commedia sveviana con una nuova interpretazione tanto del ruolo dei personaggi quanto della implicita morale della favola veicolata dal testo, sulla base del riconoscimento di una rappresentazione prefreudiana del complesso di Edipo.
Ristampa di un profilo critico dell'Ermetismo (2000)
Lettura metaletteraria della "Coscienza di Zeno", nel tentativo di interpretare i riferimenti alla psicanalisi in funzione di un'apologia della letteratura come mistificazione del reale paradossalmente in grado di curarlo, in un quadro di rimandi biblici che utilizza le suggestioni metodologiche provenienti da "Giuseppe e i suoi fratelli" di Mann in quanto riflessione sul mito.
Non navigano, le donne di Otranto del Quattrocento e neanche la narratrice novecentesca che le introduce, nel romanzo di Maria Corti L’ora di tutti (1962) : pure, la presenza costante del mare nel loro orizzonte geografico ed esistenziale, permette di individuare nel loro modo di guardarlo un tratto distintivo della loro personalità e del loro immaginario. Rispetto al coro delle comparse, la figura della protagonista, Idrusa, si staglia con netta e prepotente evidenza anche grazie a un suo diverso atteggiamento nei confronti del mare, alla sua pervicace disponibilità a entrarci in contatto.
La scelta di chiudere il libro dei "Canti" con delle traduzioni dal greco conferma la centralità del tradurre nell'esperienza poetica leopardiana e consente di formulare una ipotesi inedita sulla "morale della favola" che quella scelta conclusiva consegna al lettore.
Le diverse letture, reali o virtuali, di Schmitz-Svevo e Zeno Cosini consentono di mettere a fuoco alcuni tratti caratteristici dei profili culturali e psicologici tanto del personaggio storico quanto del personaggio letterario.
I giudizi divaricati di Leopardi sul Monti poeta e sul Monti traduttore consentono di mettere a fuoco le diverse concezioni del poetare e del tradurre dei due scrittori.
Il ritrovamento della copia della "Coscienza di Zeno" preparata da Svevo in vista della traduzione francese presenta tagli e varianti d'autore: se i tagli rappresentano delle scelte obbligate imposte all'autore dall'editore francese, le pur minime varianti apportate nel corso della rilettura fanno di questa copia un testimone importante nella tradizione testuale del capolavoro sveviano.
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