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Giovanni Poggeschi
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Scienze Giuridiche
Area Scientifica
Area 12 - Scienze giuridiche
Settore Scientifico Disciplinare
IUS/21 - Diritto Pubblico Comparato
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH2 Institutions, Values, Environment and Space: Political science, law, sustainability science, geography, regional studies and planning
Settore ERC 3° livello
SH2_4 Legal studies, constitutions, comparative law
The analysis of financial autonomy in Spain witnesses the strong influence that Catalonia, the richiest Autonomous Community of Spain, imposes on the whole State. The comparison with Scotland is relevant because of the similar claims that those two "Nations without a State" show. The analysis must neverthless conducted in the frame of the international economic situation.
Diritto e lingua hanno fra loro varie relazioni. Il diritto impiega la lingua per i suoi atti, che devono essere interpretati: di qui un breve excursus sulla teoria dell'interpretazione giuridica. Vi è poi un aspetto dei diritti (e doveri9 linguistici legato a fattori identitari, sia della maggioranza che delle minoranze. Nel diritto comparato vi sono numerose esperienze di regolamentazione linguistica molto rilevanti, fra cui quella della Catalogna e quella dell'India. Un terreno nuovo da esplorare è quello dei diritti e doveri linguistici degli stranieri.
Il risultato del referendum scozzese del settembre 2014 sancisce la volontà di rimanare all'intrno del Regno Unito. La dottrina delle Corti si sta da tempo manifestando in maniera sempre più britannica e meno europeo, anche relativamente alla CEDU.
L'Accademia della Crusca è utile a stabilire gli standard per l'apprendimento della lingua italiana da parte degli stranieri, in un contesto sempre di più interculturale. Essa agisce dunque nei cosiddetti diritti e doveri linguistici di prima specie.
L'esperanto ha vocazione di strumento di integrazione, di diritto linguistico di prima specie, ma è una lingua minoritaria e dunque espressione dei diritti linguistici di seconda specie.
I Rom ed i Sinti sono la più numerosa minoranza dell'Europa, presente in tutti i suoi Stati. Sono noti i problemi di emarginazione che queste comunità vivono: esse sono anche portatrici di una specifica identità linguistica. Benché la lingua non appaia fra le preouccupazioni principali, si sta diffondendo sia fra Rom e Sinti sia fra (ancora pochi) attori istituzionali l'idea che è possibile una protezione del patromonio linguistico Rom e Sinti, insieme alla necessaria conoscenza della lingua maggioritaria in contatto.
La novità dei diritti linguistici in Italia consiste essenzialmente nell'imposizione del dovere di un esame di lingua agli stranieri legalmente residenti per ottenere il permesso di soggiorno.
Il pluralismo lingusitico indiano si riflette anche nel testo costituzionale. Vi sono 22 lingue ufficiali, ed il ruolo coagulante lo svolge la lingua inglese.
La Costituzione indiana possiede un ricco catalogo di diritti fondamentali, e rileva per il tentativo di combattere il sistema secolare delle caste.
La Spagna ha un grande corpus di diritti linguistici, ma la situazione è complicata dalla questione catalana, dove la lingua è fattore fondamentale di identità.
La storica sentenza del TC 31/2010 ha dichiarato incostituzionali 14 articoli dello Satuto catalano del 2006. Uno di essi riguarda il termine "preferenziale" riferito all'uso della lingua catalana nella pubblica amministrazione.
I diritti linguistici sono espressione dei più generali diritti delle minoranze. Possono essere analizzati sotto vari punti di vista, come quello del linguaggio giuridico (connesso quindi al tema della certezza del diritto) , della traduzione (connesso alle diverse tradizioni giuridiche) ed infine del rapporto fra maggioranze e minoranze. Quest'ultimo approccio è quello privilegiato nel libro, e parte da un'analisi del concetto di nazione dominante e gruppi minoritari oppressi o solo trascurati. La chiave dell'opera sta nella distionzione fra diritti linguistici di prima, seconda e terza specie. I primi sono quelli dell'integrazione, che avviene tramite l'apprendimento della lingua della maggioranza e ufficiale: nati per essere destinati ai soli cittadini, riguardano oggi anche gli stranieri. I diritti linguistici di seconda specie sono quelli che riguardano le minoranze tradizionali, e trovano il terreno più fertile laddove esiste una struttura federale o regionale: l'esempio più preclaro di questi si trova in Catalogna. Infine i diritti linguistici di terza specie riguardano gli stranieri ed il, seppur parziale riconoscimento, delle loro lingue. Attraverso l'analisi di varie esperienze del mondo (Italia, USA, Francia, Spagna, Cina, India, Israele,Malesia, ecc.), il libro evidenzia l'evoluzione della regolamentazione del fenomeno linguistico in tutto il mondo, e della sua influenza sulle forme di governo. L'approccio privilegiato è quello del diritto comparato
Il diritto al nome ed al cognome atteggia in modo diverso le differenti storie nazionali, e può essere inteso come un diritto individuale ma anche dal punto di vista del potere dello Stato che controlla meglio i suoi cittadini. La storia testimonia di molti cambiamenti del nome e del cognome inflitti ai membri delle minoranze, e la globalizzazione ed il conseguente conflitto fra diverse legislazioni nazionali impone una più stretta collaborazione in materia.
La devolution scozzese affonda le sue radici in una storia secolare, che ha avuto vari momenti decisivi, dal 1707, anno dell'Unione, al 2016, anno della Brexit L'autonomia di cui oggi la Scozia gode, e che la Brexit può trasformare in richiesta di indipendenza, è stata preparata dagli anni sessanta.
Immigration is traditionally a reserved matter for teh central State in federal and regional countries, but there is an increasing will some sub-state entities to have an important say on it. Catalonia is a very relavant study case of the mentioned trend.
La sentenza del TC spagnolo sullo statuto catalano, n. 31 del 2010, ha in parte affievolito l'autonomia della Catalogna, lasciando una forte autonomia ma mettendo al contempo sicuri paletti su una ipotetica secessione
Les droits linguistiques en Italie historiquement concernent les minorités dites historique. La récente massive immigration fait changer le paradygme: il faut tenir compte de la possible (mais reduite) reconnaissance des langues des étrangers.
La Catalogna è una nazione storica che sta tentando di divenire, fra mille difficoltà e contraddizioni, una Repubblica, per ora immaginaria
La Catalogna è il modello delle altre Comunità autonome spagnole anche per il sistema di autonomia finanziaria, che si muove fra autonomia e solidarietà.
La proprietà è un diritto individuale per eccellenza, specialmente nella tradizione liberale europea. Esistono però anche forme di proprietà collettiva, soprattutto presso i popoli indigeni, che la Commissione interamericana dei diritti umani sta cominciando a riconoscere, con la possibilità che tale scelta influenzi la CEDU in un prossimo futuro.
La protezione dei diritti linguistici in Italia è molto varia, e va da quella della minoranza tedesca (molto forte) sino a quella debole derivante dalla legge 482/1999. Per il futuro rileva la questione della protezione delle lingue degli stranieri.
La protezione delle minoranze linguistiche nella Regione Puglia, che si attua sia con legge statale che con legge regionale, è condizionata dallo scaorso numero di parlanti arbereshe, franco-provenzale e grico.
Language rights are developing all around the world. They are a peculiar way of the showing off of the contemporary juridical global governance. They are of three types, respectively regarding majorities, minorities and foreigners.
Se è difficile stabilire cosa sono le minoranze, è più semplice definire cosa sono le iperminoranze: esse sono ad esempio i popoli indigenil le donne delle minoranze, i rom e gli stranieri.
Place names in Spain are the mirror of the linguistic regulation of the States and the plurilingualism. Catalonia and the Basque Country are the most actice Autonomous Communities in enhancing the use of place names in the regional languages
La satira è una sottocategoria della libertà di espressione. In USA gli unici veri limiti alla libertà di espressione esistono per motivi commerciali. In Francia la grande libertà di espressione conosce negli ultimi tempi qualche intoppo per la questione del terrorismo. Vi sono alcune similtudini ed anche differenze tra i due paesi.
The Charter of Regional and Minority Langiages of the Council of Europe is a demanding document. The undertakings of Article 10 about public administration are a good example of it.
Sin dalla nascita della sua unità amministrativa, l'Italia ha regolato il tema del plurilinguismo, dapprima con attenzione alla lingua francese, poi, dall'adozione della Costituzione del 1948, con attenzione verso tutte le minoranze linguistiche, senza però specificarle. Quindi sin dagli anni cinquanta la tutela è stata asimmetrica, forte per le minoranze linguistiche compatte e rivendicative, e meno per le altre. Più che una tutela delle minoranze, sarebbe consigliabile una tutela delle lingue, comprese quelle degli immigrati.
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