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Manuela Pellegrino
Ruolo
Professore Associato
Organizzazione
Università del Salento
Dipartimento
Dipartimento di Storia Società e Studi sull'Uomo
Area Scientifica
Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Settore Scientifico Disciplinare
M-STO/03 - Storia dell'Europa Orientale
Settore ERC 1° livello
Non Disponibile
Settore ERC 2° livello
Non Disponibile
Settore ERC 3° livello
Non Disponibile
Ricordo personale del Professor Gabriele De Rosa con particolare riferimento al suo interesse scientifico e agli studi da lui promossi per la storia dell'Ucraina, l'Europa centro-orientale nonchè alle sue riflessioni sul ruolo di quest'ultima all'interno di un'Europa "allargata".
Si propongono delle riflessioni sul tema della modernizzazione (o quanto meno del tentativo di modernizzazione) attuata in Russia in epoca staliniana in riferimento ad alcuni aspetti del regime totalitario che da quella esperienza è emerso (in particolare l'atteggiamento assunto da chi deteneva il potere nei confronti della società russo/sovietica). Uno sguardo particolare è rivolto ad una delle linee di intervento politico adottate dal regime dell'epoca: la campagna antireligiosa che, tra l'altro, portò alla persecuzione dei cattolici, vittime anch'essi delle repressioni nella Russia sovietica staliniana e "totalitaria". Sembra assumere in tal senso un interessante significato, ai fini della ricerca storica condotta attraverso le fonti vaticane, l'esperienza "anche" di queste vittime delle repressioni del sistema totalitario e la posizione della S. Sede nei confronti del totalitarismo. Si propone anche quella che sembra la posizione delle attuali dirigenze politiche russe di fronte ai crimini commessi in epoca staliniana dopo un lungo periodo in cui da parte russa non ci si è espressi con una condanna ufficiale.
Il lavoro è dedicato all’approfondimento della storia e della cultura siberiane, soprattutto in relazione ai cosiddetti “piccoli popoli” che abitano il Nord di questa vastissima area geografica. Accanto alla ricostruzione delle tappe fondamentali della storia di questi gruppi etnici e dell’area siberiana da essi popolata, l’approccio culturale si è rivelato fondamentale nel ricostruire la peculiarità di questa zona “periferica” dell’Impero russo rispetto al centro. Partendo dal significato che il termine “Siberia” ha assunto nell’immaginario comune, si procede ad una descrizione dell’ambiente geografico siberiano, per poi passare all’individuazione dei gruppi etnici che lo popolano: “i piccoli popoli del Nord”, con la loro storia e la loro cultura (dunque il loro epos) soggette ad influenze asiatiche e colonizzazione russa. Si è voluto sottolineare come proprio quest’ultima, nell’ottica nazionalistica di russificazione e di sfruttamento del territorio, sia stata causa di persecuzioni nei confronti delle popolazioni locali e della libera espressione della loro identità etnica e dunque culturale. Si analizzano poi le tappe fondamentali nello studio delle popolazioni siberiane e della loro cultura locale, in particolare da parte di due grandi istituzioni russe: la Società geografica russa e l’Accademia delle Scienze. Si è voluto sottolineare il grande contributo da esse fornito al dibattito sul significato della colonizzazione popolare della periferia siberiana e sull’essenza stessa di questa “periferia” (con l’apporto fondamentale degli oblastniki o sibirjaki, i regionalisti siberiani che davano voce agli impulsi indipendentisti siberiani), sulla sua capacità di autogovernarsi o sull’impossibilità di emanciparsi dal centro russo, riflettendo dunque sull’esistenza o meno di una narodnost’, uno “spirito nazionale” regionale siberiano. Si passa dunque alla definizione di quelle che sono alcune caratteristiche peculiari della cultura siberiana, la cui analisi è complementare allo studio della storia delle etnie prese in considerazione in questo lavoro: la tradizione animistico-sciamanica, la tradizione favolistica orale (fondamentale per tramandare la storia e la cultura dei singoli popoli, dal momento che la scrittura è stata introdotta per la maggior parte di essi solo negli ultimi decenni) e la concezione del mondo delle popolazioni oggetto dello studio. Nella parte finale del lavoro sono analizzati alcuni esempi della tradizione orale siberiana che si inseriscono nel filone del canto epico, di quello leggendario, di quello di matrice russa, del racconto di caccia. Attraverso il tema del viaggio (filo comune individuato nei racconti), gli esempi analizzati mirano a comprendere meglio la storia e la cultura di questi popoli (molto studiati dalle istituzioni locali, soprattutto negli ultimi decenni, ma ancora poco in Italia) e a definire meglio l’immagine della Siberia che oggi, nella realtà del terzo millennio, è capace di far rivivere un mondo ancorato alle tradizioni e ad un folclore antichi trasmessi di generazione in generazione, pur se con sempre maggiore difficoltà, attraverso il racconto soprattutto orale. Data l’esiguità di un aggiornato apparato bibliografico su questo settore in Italia e la scarsità di materiale qui disponibile e consultabile (a parte alcuni testi rinvenuti presso la Biblioteca Nazionale di Roma), per documentarsi sull’argomento è stato necessario utilizzare dati, informazioni, immagini, testi, documenti multimediali concernenti le popolazioni e le culture siberiane, fruibili attraverso i canali dei rispettivi siti e portali Internet e forniti da diverse Associazioni, Società scientifiche e Organi Accademici russi e internazionali (tutti, ovviamente, accreditati). Di seguito alcuni dei principali: - Российск
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