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Riccardo Di Cesare
Ruolo
Ricercatore
Organizzazione
Università degli Studi di Foggia
Dipartimento
Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione
Area Scientifica
AREA 10 - Scienze dell'antichita,filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore Scientifico Disciplinare
L-ANT/07 - Archeologia Classica
Settore ERC 1° livello
SH - Social sciences and humanities
Settore ERC 2° livello
SH6 The Study of the Human Past: Archaeology and history
Settore ERC 3° livello
SH6_3 General archaeology, archaeometry, landscape archaeology
After the Persian Wars, the main Athenian building programmes are promoted by Themistokles and Kimon. The until now deserted Kimonian programme was rediscovered thanks to a detailed analysis of the monuments (civil and sacred) and literary testimonia. The so called Kimonian phase was characterized by a political attitude: the main stream of theme in rebuilding the polis was the memory of Persian attack to the city and the victory of the Greeks under the leadership of Athens. Athens was considered the capital of the Delian League and also a community regarding the Spartan polis as a model.
L’inchiesta condotta in questo volume prende in esame un momento di dinamismo e crescita nella storia di Atene e del suo volto monumentale: l’età di Cimone (ca. 478-461 a.C.), immediata precorritrice del più celebre ‘secolo’ di Pericle. Dopo che il sacco persiano nell’anno attico 480/79 ha profondamente scalfito il paesaggio urbano e il suo patrimonio monumentale, Cimone promuove una fervida attività edilizia che tocca i principali luoghi funzionali e simbolici della polis, proponendo un’immagine di Atene adeguata all’inedito scenario internazionale in cui la città, guidata dal figlio di Milziade nell’ambito della cosiddetta Lega delio-attica, assume una posizione egemone. L’indagine esamina la base documentaria di ogni monumento e ne propone un’interpretazione storica, da cui emergono i tratti peculiari del programma edilizio, i risvolti finanziari, il progetto politico, le affinità e le distanze con la città di Temistocle e quella di Pericle. Dall’Acropoli trasformata in spettacolo della rovina e museo della guerra, passando per il cuore storico di Atene elevato, con il rimpatrio delle ossa di Teseo, a baricentro del nascente ‘impero’, dall’Agora del Ceramico e dal cimitero di Stato dei caduti in guerra lungo un percorso eroico culminante nel ginnasio dell’Accademia, la città di Cimone, diventata anche una capitale dell’arte, assume una sua identità in bilico tra l’attualità e il passato. In un momento di rifondazione la città chiama in causa le figure esemplari della sua tradizione. Teseo, campione nazionale, assurge al rango di eroe per tutti gli alleati; mentre l’antichità primordiale della polis è richiamata dalla figura di Cecrope, il primo re, autoctono figlio della Terra. Il titolo del libro si ispira a una delle poche voci letterarie contemporanee a Cimone, il poeta del suo circolo, Melanzio, che celebra in versi la bellezza della “piazza cecropia”, ornata in quegli anni di magnifiche pitture. La citazione è preziosa e metaforica e può essere estesa a tutta la città di Cecrope, che nella dialettica tra rovina e ricostruzione riscopre, produce e reinventa la sua memoria storica.
This paper aims at studying the areas devoted to trades of Alba Fucens in the context of the historical, urban and monumental development of the Latin colony. The attention focuses in particular on the tabernae of late Republican period, which were built according to modular patterns in relation with the central axes of the road network (“via del Milario” and “via dei Pilastri”), next to the public buildings facing the Forum. As the recent excavations have shown, these underwent a series of structural and functional transformations trough time, sometimes related to destructive events and subsequent reconstructions. We will focus on three main issues: a critical review of the old data; the discussion of the evidence from the new archaeological research, in particular that of the University of Foggia in the south-eastern area of the Forum; the architectural study of the taberna III located along the Forum, which has allowed us to produce a graphic reconstruction.
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