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COPAGRI Lecce
Acronimo
Non Disponibile
Partita Iva
93106310753
Codice ATECO
01
COLTIVAZIONI AGRICOLE E PRODUZIONE DI PRODOTTI ANIMALI, CACCIA E SERVIZI CONNESSI
Data di costituzione
Non Disponibile
Descrizione sintetica dell'oggetto sociale
Non Disponibile
Nel 2013 è stato isolato e identificato il batterio Xylella fastidiosa subspecie pauca negli oliveti salentini. Nell’ultimo anno sono stati accertati casi riguardanti la presenza di Xylella fastidiosa anche in Francia, Inghilterra e Germania. Ad oggi, oltre agli studi fitopatologici ed epidemiologici, poco è stato fatto sul piano della ricerca scientifica in ambito dell’interazioni pianta-vettore, della resistenza varietale, di studi eco-sistemici. Il progetto GE.S.OLIV. (Tecniche di GEstione Sostenibile dell’OLIVeto) intende approfondire le conoscenze scientifiche sul ruolo della pianta nell’interazione con il patogeno batterico e il vettore per ottenere strategie alternative all’eradicazione e contrastare la diffusione della malattia. L’approccio è di tipo multidisciplinare utilizzando criteri sostenibili per la gestione dell’oliveto, nel rispetto dell’ambiente, della salute umana e animale. Attraverso sinergie scientifiche nella accurata gestione dell’ecosistema, nell’uso di bioinsetticidi, di prodotti naturali e nella innovativa capacità biotecnologica, GESOLIV indagherà sui meccanismi naturali di resistenza e tolleranza delle varietà di olivo al CODIRO e valuterà l'efficacia di alcune molecole di origine naturale nel controllo dell'infezione nella pianta e ne determinerà le adatte metodologie di applicazione. Saranno infine definiti dei protocolli di gestione degli oliveti per divulgare i risultati del progetto su ampia scala.
Il presente progetto pilota ha come scopo prioritario quello di individuare prodotti commerciali a basso o nullo impatto ambientale in grado di contrastare significativamente la sintomatologia associata alla presenza di Xylella fastidiosa. Attraverso l'utilizzo di tali prodotti, utilizzati da soli o in combinazione tra loro, si intende mettere la pianta di olivo nelle migliori condizioni nutrizionali e fisiologiche tali da permettere loro di produrre quelle sostanze antimicrobiche (fitoalessine) che normalmente è capace di produrre, ossia aumentare le difese precostituite tali da rendere le piante più tolleranti/resistenti al CoDiRO. Infatti, si intende mettere a punto un protocollo strategico che tenga conto anche delle ordinarie azioni contemplate nelle ‘buone pratiche agronomiche’ a supporto dell’efficacia dell’applicazione dei prodotti ad azione protettiva o di contenimento non solo nei confronti del patogeno X. fastidiosa, ma anche nei confronti di altre malattie fungine che sono la causa di un rapido generalizzato processo di deperimento. La sperimentazione prevede indagini di laboratorio prima, durante e alla fine dei trattamenti, allo scopo di delineare le azioni svolte dai singoli prodotti sul contenimento del patogeno e sul metabolismo delle piante.
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