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CCBC DI M. BRAMBILLA E V. COTA & C.
Acronimo
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Partita Iva
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Codice ATECO
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Data di costituzione
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Descrizione sintetica dell'oggetto sociale
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Da sempre gli uomini tentano di prevedere il futuro. La scommessa di questo progetto consiste nel tentare di ‘prevedere il passato’. In particolare l’oggetto riguarda i paesaggi e i sistemi insediativi che hanno caratterizzato una determinata porzione di territorio nelle epoche passate. ArchaeoScapes è un neologismo: nasce da un gioco di parole tra Archaeology e Landscape e fa esplicito riferimento alle prassi e ai metodi dell’Archeologia dei paesaggi (Landscape Archaeology), proponendo un’evoluzione verso la conoscenza e ricostruzione di paesaggi archeologici attraverso l’adozione di nuovi strumenti diagnostici, di tecniche e tecnologie innovative, di metodi predittivi.L’archeologia dei paesaggi costituisce una delle innovazioni principali della moderna archeologia, soprattutto grazie ad ‘analisi al microscopio’ realizzate in specifici comprensori territoriali. Con un approccio globale e con l’uso di fonti e strumenti diversi e fortemente integrati è infatti possibile tentare di ricostruire la ‘storia totale’ di un territorio. Il paesaggio attuale, infatti, è un complesso palinsesto di paesaggi stratificati. In essi si conservano le tracce, i ‘segni’, del passato, delle innumerevoli trasformazioni impresse dalla natura e dall’uomo nel corso dei millenni. In tal senso il paesaggio stratificato è parte integrante dell’identità di un territorio e di quanti vi abitano.L’obiettivo principale di questo progetto consiste sia nell’individuare nuove modalità per poter cogliere le tracce archeologiche presenti nel paesaggio per finalità sia di conoscenza sia di tutela, oggi particolarmente sentita in relazione alle pratiche di Valutazione dell’Impatto Archeologico (VIAR), finalmente sancito in Italia anche con una specifica legge dello Stato, che recepisce direttive dell’UE. In tal senso le tecnologie ICT costituiscono uno straordinario strumento per implementare le tradizionali capacità diagnostiche grazie all’estrazione di informazioni da fonti complesse e molteplici; ad esse si aggiunge l’esigenza di affinare l’utilizzo di modelli predittivi in grado di sostenere i processi decisionali attuati dagli archeologi nella propria azione a supporto degli enti e del territorio.Il progetto è quindi finalizzato alla sperimentazione di tecniche diagnostiche innovative con modalità elaborative basate su sistemi intelligenti per l’estrazione dell’informazione, la classificazione e la fusione di dati multidimensionali e multisensoriali per la diagnostica automatica di siti archeologici.Il complesso di queste tecniche assieme all’applicazione di specifici modelli predittivi, realizzati su base ontologica e finalizzati alla valutazione dell’impatto archeologico, costituiscono il dimostratore dei risultati di progetto.Un elemento di grande novità è costituito inoltre dall’organica fusione di diverse competenze e molteplici approcci, grazie alla stretta integrazione di archeologi, esperti di topografia e archeologia dei paesaggi, aerofotografia a fini archeologici, telerilevamento, informatica applicata all’archeologia, con esperti di tecnologie informatiche, trattamento delle immagini, matchmaking semantico, logiche descrittive, ecc., con ricercatori di ambito umanistico e scientifico-tecnologico afferenti a tre università pugliesi e al CNR ed esperti di qualificate imprese operanti nel settore, in alcuni casi già da tempo impegnati in progetti congiunti e in sperimentazioni molto innovative.
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