Effettua una ricerca
BonassisaLab
Acronimo
Non Disponibile
Partita Iva
03550920718
Codice ATECO
71.20.10
ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA E D'INGEGNERIA; COLLAUDI ED ANALISI TECNICHE
Data di costituzione
26/09/2007
Descrizione sintetica dell'oggetto sociale
La qualità e l’affidabilità delle più moderne tecnologie analitiche, l’eccellenza e la professionalità dei suoi ricercatori permettono a BonassisaLab di essere il punto di riferimento per le attività di ricerca e analisi di piccole e grandi aziende impegnate nei settori dell’Agricoltura, dell’Alimentazione, dell’Ambiente e della Sicurezza sul Lavoro. Settori nei quali la certezza e la correttezza dei risultati si traducono in salute e benessere. BonassisaLab non si ferma ad un eccezionale presente ma è sempre proiettato verso il futuro. L’obiettivo da raggiungere per il 2016 è quello di costituire un network nazionale di eccellenza che possa sposare e promuovere la filosofia che è alla base dei successi di BonassisaLab.
Il progetto si propone di realizzare e validare nuovi dispositivi per il monitoraggio ed il trattamento extracorporeo di pazienti affetti da sepsi severa. Attraverso un’ottica multidisciplinare e una convergenza di know-how specializzati nelle singole attività previste, il progetto valuterà gli aspetti più critici che insorgono nei pazienti affetti da sepsi severa che rappresenta una delle più frequenti cause di morbilità e mortalità nel mondo (210.000 e 135.000 decessi/anno, rispettivamente negli USA e in Europa). A questo scopo, il progetto sperimenterà, inizialmente su un modello animale, nuove linee ematiche di CPFA (coupled plasma filtration adsorption), su cui saranno applicati dispositivi per il monitoraggio on-line del glucosio e del lattato. La CPFA è considerata un trattamento promettente per la sepsi severa. La presenza di iperglicemia e aumento del lattato sono marker di sfavorevole outcome nella sepsi e, spesso, precedono l’insorgenza della disfunzione d’organo e della insufficienza renale acuta. Il dosaggio del glucosio e del lattato saranno effettuati con appositi dispositivi prototipati nel corso del progetto, i biosensori amperometrici, che saranno opportunamente applicati alle linee ematiche per la CPFA. La suscettibilità genetica alla sepsi sarà valutata con la realizzazione di un DNA chip dedicato. I gruppi di ricerca si occuperanno anche di studi di proteomica per valutare il profilo proteico di adsorbimento delle resine contenute nelle cartucce per CPFA, con lo scopo di migliorarne la performance. Il progetto, inoltre, si propone di prototipare un rene bioartificiale, in grado di mimare le funzioni delle cellule tubulari renali, utilizzando tecniche specifiche che prevedono l’utilizzo di cellule staminali e scaffolding. La massa critica di ricercatori coinvolta nel progetto, consentirà di mettere in rete competenze specialistiche e tecnologie all’avanguardia che contribuiranno a conseguire obiettivi determinanti sia da un punto di vista sociale, economico e scientifico. La sperimentazione di un modello integrato per il monitoraggio ed il trattamento della sepsi severa potrà contribuire all’identificazione di nuovi protocolli terapeutici riducendo il numero dei decessi e gli alti costi sanitari sostenuti per il trattamento di questa patologia. Il progetto si propone di ingegnerizzare dispositivi innovativi (biosensori e biofiltri), prodotti in collaborazione con imprese pugliesi, e avrà un impatto significativo sul sistema economico regionale. Questo obiettivo sarà perseguito grazie alle valutazioni che emergeranno dalla trasferibilità dei risultati della ricerca. Obiettivo qualificante del progetto sarà quello di coinvolgere giovani ricercatori, post-doc che avranno terminato la loro formazione presso centri di eccellenza italiani o esteri, e giovani laureati e/o ricercatori che avranno partecipato al corso formativo, anche oltre la conclusione del progetto. La presenza di “core facilities” di eccellenza messe a disposizione dai partner del progetto consentiranno di raggiungere questo importante obiettivo.
La ricerca intende risolvere alcune importanti lacune tecnologiche della filiera ittica e sviluppare innovativi trasformati ittici nutraceutici ad elevata shelf life, ovveroprodotti a base di pesce che consentono di migliorare la salute e prevenire diverse patologie. Il progetto intende rivisitare in chiave nutraceutica le principali tecnologie produttive della filiera dei trasformatici ittici basandosi su un approccio alla ricerca market pull per ottenere massimo potenziale di sfruttamento industriale dei risultati. In tale senso la ricerca affronterà sia lo studio di tecnologie prettamente specifiche della nutraceutica che innovative tecnologie di caratteretrasversale. Tutte le attività saranno svolte in chiave unitaria e volte alla creazione una filiera verticalmente integrata per l' ittica nutraceutica. Oggetto dello studio saranno le seguenti tematiche-tecnologie per trasformati ittici freschi ad elevata azione antiossidante anticolerestolemica antiischemica ed antitrigliceridemia;-bioteconologie per trasformati ittici probiotici;-biotecnologie per trasformati ittici fermentati;-tecniche di produzione sostenibili di nuove specie ittiche alimentate con mangimi vegetali;-integratori di finissaggio ad azione antiossidante-packaging attivo ad azione antimicrobica per trasformati itticiQueste tecnologie, oltre ad essere di alto interesse tecnico scientifico, sono all'avanguardia nella ricerca industriale internazionale e presentano un elevato potenziale di mercato.Nel mercato mondiale dei prodotti ittici infatti non sono rintracciabili prodotti a lunga shelf life nella forma di trasformati freschi. Analogamente nel mercato degli alimenti funzionali e nutraceutici -pur esistendo numerosi integratori alimentari a base di estratti di pesce- non esistono "alimenti" nutraceutici nella forma di trasformati ittici freschi o fermentati.Per raggiungere questi obiettivi particolarmente sfidanti, è stato strutturato un partenariato di progetto altamente qualificato di adeguata massa critica e con tutte le competenze polispecialistiche necessarie. Il partenariato industriale ecostituito dai principali elementi della filiera produttiva dell'ittica. Sono comprese infatti aziende di produzione e sperimentazione mangimi, aziende di produzione ittica, aziende di lavorazione e trasformazione del pesce, aziende di analisi per l'agroalimentare esperta in nutraceutica. Accanto ai partner industriali si collocano due partner di ricerca esperti in nutraceutica e processi di trasformazione econfezionamento (Biagromed), nonché nello sviluppo di nuovi mangimi e nelle tecniche di produzione in acquacoltura (UniBari).
Condividi questo sito sui social