Verità, menzogne e Storia nei 'Gulliver's Travels'
Abstract
Gulliver’s Travels mostra bene come Swift abbia partecipato all’intenso dibattito settecentesco su come si dovesse scrivere la Storia. Lo scrittore irlandese affidò proprio al marinaio-chirurgo il racconto di una fantastica avventura, dove, ‘giocando con le parole’, capovolgendo fonti classiche (da Tucidide a Luciano di Samosata) e presentando straordinarie finzioni, si discusse anche di Storia. Il saggio passa in rassegna i quattro ‘viaggi’ del marinaio-chirurgo, dai maliziosi giochi di parole dei primi due ‘viaggi’ all’‘isola degli stregoni o maghi’, dove la voce dei morti (Alessandro Magno, Annibale, Cesare, Pompeo e Bruto) racconterà a Gulliver la ‘verità’, sempre diversa dalla Storia tramandata e dalla storiografia. Swift fa parlare le fonti di prima mano. Difficile smentire la fonte diretta. Il sarcastico sorriso dell’autore intendeva mostrare che la Storia affidata agli storiografi di professione aveva proposto solo mendaci racconti.
Anno di pubblicazione
2010
ISSN
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ISBN
9788884206015
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