Stratigrafie testuali della “Grande bellezza”

Abstract

Al culmine di una formidabile serie di premi cinematografici internazionali, "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino ha ricevuto anche l’Oscar 2014 come miglior film straniero, spinto certamente dal fascino di una fotografia inusuale per il cinema italiano e dall’interpretazione magistrale degli attori, Tony Servillo in testa. La pellicola ha diviso, ça va sans dire, la critica italiana, soprattutto in ordine ai debiti che essa contrae con "La dolce vita", col conseguente dibattito intorno all’ossessione dell’originalità. Nelle pagine che seguono si propone una riflessione – laica e filologica – intorno alla scrittura del film, nella quale, accanto al capolavoro felliniano, compare una ricca rete di allusioni letterarie, musicali e figurative, che ne fa uno dei ‘ragionamenti’ più amari e consapevoli della post-realtà contemporanea. C’entra qualcosa il misterioso ringraziamento rivolto dal regista a Maradona?


Autore Pugliese

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  • PEGORARI D.M.

Titolo volume/Rivista

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Anno di pubblicazione

2014

ISSN

2281-1583

ISBN

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